Tre eccezioni alla chiusura delle attività disposta dal DPCM del 22 marzo: le ditte interessate devono comunicarlo alla Regione

Scritto da aostapresse

24 Marzo 2020 - 14:30
Renzo Testolin, presidente della Regione

La Presidenza della Regione, in una nota “informa che, con il Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 22 marzo 2020, al fine di contrastare e contenere il diffondersi del virus “covid-19”, sono state sospese dal 23 marzo fino al 3 aprile, sul territorio nazionale, tutte le attività produttive industriali e commerciali ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 al DPCM stesso, espressamente indicate mediante “codice Ateco”, che sono pertanto consentite senza ulteriori adempimenti”.

“Il Decreto ha, tuttavia, stabilito alcune eccezioni con riferimento all’esercizio di alcune attività, in particolare quelle previste all’articolo 1, comma 1, lettere d) e g) – precisa la nota – nel caso della lettera d) è stabilito che restano sempre consentite anche le attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla lettera e), previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, nella quale sono indicate specificamente le imprese e le amministrazioni beneficiarie dei prodotti e servizi attinenti alle attività consentite. La lettera g), invece stabilisce che sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti”.

“In entrambi i casi, il Prefetto, in Valle d’Aosta, il presidente della Regione nell’esercizio delle funzioni prefettizie – prosegue la nota – può sospendere le attività soggette a comunicazione, qualora ritenga che non sussistano, nel caso della lettera d), le condizioni di funzionalità ad assicurare la continuità delle filiere di cui all’allegato 1, oppure, nel caso della lettera g), che dall’interruzione non derivi un pregiudizio all’impianto o pericolo di incidenti. Sino alla comunicazione degli eventuali provvedimenti di sospensione da parte del Presidente della Regione nell’esercizio delle funzioni prefettizie, le relative attività sono legittimamente esercitate sulla base delle dichiarazioni rese”.

“Un’ulteriore ipotesi eccezione – specifica la Presidenza della Regione – è, infine, prevista dall’articolo 1, comma 1, lettera h) del citato DPCM che consente le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale, previa autorizzazione del Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva. Si sottolinea che in tal caso, ai fini del lecito svolgimento dell’attività, non è sufficiente una mera comunicazione, ma è necessaria l’acquisizione della preventiva autorizzazione del Prefetto, in Valle d’Aosta il presidente della Regione nell’esercizio delle funzioni prefettizie”.

A questo link si possono scaricare “per le imprese interessate, i modelli da utilizzare per le comunicazioni di cui alle lettere d) e g) dell’articolo 1, comma 1, del DPCM 22 marzo 2020 nonché per la richiesta di autorizzazione prevista ai sensi della lettera h). Si precisa inoltre che d’ora innanzi non saranno prese in considerazione comunicazioni redatte su moduli diversi da allegati. Le comunicazioni e le richieste di autorizzazione devono essere indirizzate al presidente della Regione nell’esercizio delle funzioni prefettizie ed inviate, esclusivamente via PEC all’indirizzo affari_prefettura@pec.regione.vda.it. Eventuali informazioni possono essere richieste inviando una mail all’indirizzo prefettura@regione.vda.it, avendo cura di indicare nel testo un numero telefonico al quale essere richiamati”.

Fonte: Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta

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