Un marito violento denunciato dalla Polizia ed allontanato dall’abitazione, dove picchiava e minacciava la moglie: «uscirai da qui solo con i piedi distesi»

Scritto da aostapresse

24 Febbraio 2020 - 11:25
Emanuela Cognigni, dirigente della 'Squadra mobile' della Questura di Aosta

La “Squadra mobile” della Questura di Aosta ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dall’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinarsi a tutti i luoghi frequentati dalla vittima, a carico di un cittadino residente ad Aosta, per il delitto di “maltrattamenti in famiglia” nei confronti della moglie.

Dalle indagini è emerso che l’uomo sottoponeva la vittima a quotidiani comportamenti vessatori, denigratori e violenti, accusandola di non essere “una brava moglie”, né “una brava madre”. Inoltre, la costringeva ad eseguire le faccende domestiche riprendendola violentemente in caso di imprecisioni o ritardi per i quali la redarguiva dando in escandescenze e lanciandole oggetti.
I comportamenti dell’uomo sfociavano, inoltre, in dimostrazioni di gelosia morbosa, accusandola falsamente di tradimento e controllando in modo ossessivo il telefono cellulare, nonché percuotendola con frequenza e minacciandola che “sarebbe uscita di casa solo con i piedi distesi”, colpendola e cagionandole lesioni.

L’uomo era già stato sottoposto in passato alla misura dell’allontanamento dalla casa familiare per analoghi comportamenti maltrattanti con successiva condanna. Nonostante ciò la donna ha consentito il rientro a casa dell’uomo, ma le condotte pregiudizievoli non erano però cessate. La vittima ha trovato il coraggio di denunciare, chiedendo l’intervento della Polizia di Stato, dopo essere stata colpita per l’ennesima volta dal marito per banali motivi, accettando le cure e la collocazione in una struttura protetta.
Le indagini, condotte dalla “Squadra mobile” e coordinate dal sostituto procuratore Carlo Introvigne, hanno permesso di raccogliere gli elementi di prova indispensabili per l’adozione della misura cautelare.


Fonte: Questura di Aosta

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

Una Land Rover Freelander 2 si ribalta nel centro di Aosta, dopo essersi scontrata con un’Alfa Romeo Giulietta

Uno spettacolare incidente, senza gravi conseguenze, si è verificato nella serata di domenica 8 agosto ad Aosta, nell’incrocio tra via Tourneuve, via Monte Solarolo e via Monte Pasubio: poco prima delle ore 19 una berlina “Alfa Romeo Giulietta jtdm” bianca del 2018 ed un suv “Land Rover Freelander 2 ed4s” nero del 2010 si sono scontrate, e quest’ultima ha avuto la peggio, finendo a ruote all’aria nella stretta via che collega piazza della Repubblica con corso Saint-Martin de Corléans.

La Corte dei conti evidenzia la «grave negligenza e trascuratezza» nella gestione della crisi del Casinò da parte del Consiglio Valle del 2014

Nelle 109 pagine della sentenza che conferma condanne ed assoluzioni, pur riducendole per l’aumento di capitale da sessanta milioni di euro alla Casino de la Vallée, deliberato dal Consiglio Valle il 23 ottobre 2014, la terza sezione giurisdizionale centrale d’Appello della Corte dei conti, ha confermato, fondamentalmente, le tesi della Procura contabile di Aosta, che in fase di appello, aveva chiesto risarcimenti più consistenti, dagli oltre quattordici milioni di euro da parte di Aurelio Marguerettaz, attuale consigliere regionale, ai quasi tredici milioni di euro per l’ex presidente della Regione Augusto Rollandin, anche lui rieletto in Consiglio Valle.

La Corte dei Conti abbassa sensibilmente i risarcimenti chiesti per i finanziamenti al Casinò, confermando condanne ed assoluzioni

Scende da trenta a sedici milioni il risarcimento complessivo chiesto dalla Corte dei Conti ai diciotto tra consiglieri ed ex consiglieri regionali che, tra il 2012 ed 2015 avevano approvato il finanziamento di 139.965.096,56 euro al Casino de la Vallée di Saint-Vincent: la terza sezione giurisdizionale centrale d’Appello della Corte dei conti, nella sentenza pubblicata venerdì 30 luglio, ha confermato, decurtando i relativi risarcimenti, tutte le condanne di primo grado, comprese le assoluzioni.

X