La “Squadra mobile” della Questura di Aosta ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dall’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinarsi a tutti i luoghi frequentati dalla vittima, a carico di un cittadino residente ad Aosta, per il delitto di “maltrattamenti in famiglia” nei confronti della moglie.
Dalle indagini è emerso che l’uomo sottoponeva la vittima a quotidiani comportamenti vessatori, denigratori e violenti, accusandola di non essere “una brava moglie”, né “una brava madre”. Inoltre, la costringeva ad eseguire le faccende domestiche riprendendola violentemente in caso di imprecisioni o ritardi per i quali la redarguiva dando in escandescenze e lanciandole oggetti.
I comportamenti dell’uomo sfociavano, inoltre, in dimostrazioni di gelosia morbosa, accusandola falsamente di tradimento e controllando in modo ossessivo il telefono cellulare, nonché percuotendola con frequenza e minacciandola che “sarebbe uscita di casa solo con i piedi distesi”, colpendola e cagionandole lesioni.
L’uomo era già stato sottoposto in passato alla misura dell’allontanamento dalla casa familiare per analoghi comportamenti maltrattanti con successiva condanna. Nonostante ciò la donna ha consentito il rientro a casa dell’uomo, ma le condotte pregiudizievoli non erano però cessate. La vittima ha trovato il coraggio di denunciare, chiedendo l’intervento della Polizia di Stato, dopo essere stata colpita per l’ennesima volta dal marito per banali motivi, accettando le cure e la collocazione in una struttura protetta.
Le indagini, condotte dalla “Squadra mobile” e coordinate dal sostituto procuratore Carlo Introvigne, hanno permesso di raccogliere gli elementi di prova indispensabili per l’adozione della misura cautelare.
Fonte: Questura di Aosta