Erik Lavevaz, assessore regionale all’Istruzione, cultura e politiche identitarie, insieme alla sovrintendente regionale agli studi Marina Fey, ha incontrato giovedì 4 dicembre 2025 a Saint‑Vincent la ministra francese della Francofonia, Éléonore Caroit. L’appuntamento si è svolto a margine della partecipazione della ministra al Summit Grand Continent ed ha visto la presenza anche dell’ambasciatore di Francia in Italia, Martin Briens, rinsaldando così il dialogo avviato nelle scorse settimane tra le istituzioni valdostane e quelle d’Oltralpe.
Al centro del colloquio, illustrato da Lavevaz alla rappresentante del governo francese, c’è stato il programma che il nuovo Esecutivo regionale intende mettere in campo per rafforzare la Francofonia in Valle d’Aosta. Un punto cardine riguarda la prosecuzione e il consolidamento dell’educazione bilingue strutturale nelle scuole regionali, considerata una leva decisiva sia sul piano culturale sia per le opportunità di studio e di lavoro in ambito internazionale offerte agli studenti.
Durante l’incontro si è discusso anche di un nuovo percorso per ampliare la diffusione delle emittenti televisive francofone sul territorio valdostano, così da rendere ancora più vivo e quotidiano il contatto con la lingua e la cultura francese. Tra i temi affrontati figura inoltre la prospettiva di una partecipazione più attiva della Regione all’Organizzazione internazionale della Francofonia, in coerenza con la tradizione autonoma e plurilingue del territorio.
L’incontro a Saint-Vincent tra Erik Lavevaz ed Eléonore Caroit con la sovrintendente agli studi Marina Fey e l’ambasciatore francese Martin Briens
«Si è trattato di un incontro cordiale – ha sottolineato Erik Lavevaz – che ha confermato la disponibilità della ministra a dedicare un’attenzione particolare alla realtà valdostana. Riteniamo che esistano tutte le condizioni per dare al bilinguismo della nostra regione un nuovo slancio: la nostra tradizione culturale ci ha resi portatori di un patrimonio multilingue oggi ancora più prezioso».
Secondo l’assessore, l’obiettivo politico è valorizzare il fatto che chi conclude il proprio percorso scolastico in Valle d’Aosta padroneggia tre lingue, trasformando questa competenza in un vero “capitale” per le giovani generazioni. Un patrimonio che viene letto come un vantaggio competitivo evidente, culturale e professionale, per ragazze e ragazzi chiamati a muoversi in un mondo sempre più interconnesso e dove il plurilinguismo rappresenta una chiave di accesso a maggiori opportunità.
