Il Capodanno di Aosta, mercoledì 31 dicembre 2025, si concentrerà ancora una volta al Jardin de l’Autonomie, ma con un pacchetto di regole stringenti su viabilità, vetro e lattine e uso di fuochi d’artificio, che il Comune collega alla sicurezza, alla tutela della salute e al rispetto dell’ambiente e degli animali.
La Giunta comunale ha confermato il Jardin de l’Autonomie come sede ufficiale dei festeggiamenti di Capodanno 2026, anche per non interferire con il Marché Vert Noël in piazza Chanoux. L’evento “Capodanno ad Aosta 2026” è organizzato dall’Associazione culturale Controvento, che ha ottenuto patrocinio comunale e occupazione di suolo pubblico dal 28 dicembre al 2 gennaio, con un budget massimo di 65mila euro IVA compresa stanziato dal Comune per l’organizzazione.
Per motivi di sicurezza e allestimento, il piazzale parcheggio di via Monte Vodice (sul lato sud‑est) sarà chiuso al transito e alla sosta di tutti i veicoli dalle ore 6 di domenica 28 dicembre alla mezzanotte di venerdì 2 gennaio 2026 (sull’ordinanza c’è scritto alle “ore 24”, orario che in realtà, non esiste), o comunque fino a fine operazioni.
Il 31 dicembre scattano ulteriori divieti di sosta: dalle ore 14 del 31 alle 3 del 1° gennaio negli stalli in linea di via Monte Vodice tra via Monte Pasubio e via Cesare Battisti, nei sei stalli blu a pettine verso piazza della Repubblica e in via Monte Solarolo, riservata ai mezzi dell’organizzazione e degli artisti.
Sempre il 31 dicembre, dalle ore 18 alle 3, sarà vietato il transito a tutti i veicoli nel tratto di via Monte Vodice compreso tra via Monte Pasubio e via Cesare Battisti e nel raccordo verso piazza della Repubblica e corso Battaglione Aosta, con obbligo di svolta a destra verso via Battisti; via Monte Solarolo potrà essere temporaneamente chiusa tra piazza della Repubblica e via Monte Pasubio in caso di necessità, con presidio a carico dell’organizzatore.

Il Jardin de l’autonomie, dove si terranno i festeggiamenti pubblici di Capodanno di Aosta
Niente vetro e lattine nell’area del concerto
Un’apposita ordinanza vieta la somministrazione e la vendita da asporto di bevande in contenitori di vetro e lattine in via Monte Solarolo, via Monte Vodice, piazza della Repubblica, via Monte Pasubio, corso Battaglione Aosta, viale Partigiani, via Cesare Battisti, via Tourneuve e in tutte le vie del centro storico, compresa piazza Chanoux.
Dalle ore 20 del 31 dicembre alle 6 del 1° gennaio le bevande dovranno essere servite in bicchieri di carta o plastica; in caso di bottiglie di plastica è imposto agli esercenti l’obbligo di aprire preventivamente i tappi, per evitare che diventino oggetti contundenti o vengano abbandonati integri.
Il divieto non si applica alla consumazione all’interno dei locali e alla vendita da asporto di enoteche e bottiglierie se non finalizzata al consumo immediato in loco, ma è vietato accedere all’area dell’evento con bottiglie o contenitori di vetro attraverso il varco presidiato sul lato sud‑ovest del Jardin de l’Autonomie.
Botti vietati: sicurezza, ambiente e benessere
Con un’ordinanza contingibile e urgente il sindaco vieta, su tutto il territorio comunale, dal 31 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026, l’esplosione di “botti”, mortaretti, fuochi d’artificio, razzi, aerostati con fiamma e qualsiasi articolo pirotecnico, anche solo luminoso, salvo specifiche autorizzazioni.
Nel provvedimento il Comune richiama i rischi per la pubblica incolumità (ferimenti, traumatismi, possibilità di innesco di incendi), l’ulteriore pressione sui pronto soccorso già sovraccarichi a fine anno e la presenza di strutture facilmente infiammabili come gli chalet in piazza Chanoux e le strutture del Jardin de l’Autonomie.
Viene evidenziato anche l’impatto sugli animali, domestici, vaganti e volatili, che possono spaventarsi per i boati, fuggire o ferirsi, e quello sugli edifici storici e le aree di pregio, oltre alle ricadute ambientali in termini di fumo, polveri e residui pirotecnici dispersi nell’aria e sul suolo, a fronte di un “divertimento” di pochi minuti considerato sostanzialmente inutile rispetto ai costi per la comunità.
Chi non rispetta il divieto rischia una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro, oltre all’eventuale sequestro e confisca dei materiali vietati, con possibilità di denuncia penale nei casi più gravi per violazione delle norme di pubblica sicurezza e disturbo alla quiete.
In sintesi, Aosta sceglie un Capodanno di festa ma senza vetro, senza lattine e soprattutto senza botti, puntando su musica e socialità e chiedendo ai partecipanti un comportamento responsabile verso persone, animali e città.









