È stata presentata nel pomeriggio di giovedì 11 settembre 2025 la lista di Alleanza Verdi Sinistra – Rete Civica VdA che candida Eugenio Torrione a sindaco e Katya Foletto a vicesindaca, che hanno voluto con loro le consigliere comunali uscenti, e ricandidate, Sara Burgay e Gabriella Massa, con la presenza, tra il pubblico del sindaco Gianni Nuti. La lista rivendica la continuità con la Giunta 2020–2025 e mette al centro una “Aosta accogliente”: diritti, accessibilità universale, mobilità dolce, casa, scuola e servizi alla persona.
Il contesto politico
Eugenio “Gege” Torrione (figlio di Gianni Torrione, sindaco di Aosta per sei mesi, da febbraio a giugno 1975, per il Psi e poi consigliere regionale nella VIII legislatura
tra il 1983 e il 1988) ha ricostruito il percorso che ha portato AVS – Rete Civica a correre da soli, dopo i veti incrociati fra l’Union Valdôtaine e le forze di centro e la scelta del Partito Democratico di aderire a quella coalizione: «a un certo punto eh ci siamo trovati da soli, ma così possiamo portare avanti un programma coerente, senza compromessi», ha detto, ribadendo l’impossibilità di un percorso comune con Valle d’Aosta Aperta «con la quale non abbiamo avuto interlocuzioni per il Comune di Aosta perché, purtroppo, per la parte regionale avevamo ricevuto un rifiuto completo rispetto alla possibilità di fare alleanza».
Le priorità del programma
- Città “accogliente” e accessibile: il concetto di accessibilità come diritto universale, non solo legato alla disabilità (riferimento alla Convenzione ONU 2006);
- mobilità e spazio pubblico: difesa e miglioramento della ciclabile («fare politica significa anche fare scelte impopolari in cui si crede» ha sottolineato Torrione), più segnaletica, informazione e stalli; incentivi a muoversi a piedi, in bici e con mezzi pubblici elettrici;
- casa e quartieri: aggiornamento partecipato del Piano regolatore, completamento degli interventi nei quartieri Cogne e Dora (con fondi dal Pnrr, se disponibile), censimento degli alloggi sfitti e incentivi alle locazioni residenziali per contrastare l’eccesso di affitti turistici;
- welfare e inclusione: progetti individualizzati per le persone con disabilità;, sostegno ad anziani e caregiver, servizi 0-3 anni con obiettivo costo zero per le famiglie;
- scuola e sport: più palestre scolastiche e riqualificazione degli impianti;
- economia di prossimità: sostegno al commercio di vicinato anche con un servizio comunale di supporto organizzativo per eventi (assicurazioni, permessi, logistica);
- turismo integrato e cultura: valorizzazione del patrimonio storico-culturale e dell’artigianato in chiave sostenibile;
- trasporti e università: potenziare collegamenti per le frazioni collinari, attenzione a ferrovia Torino – Aosta e tratta Aosta – Pré-Saint-Didier, l’Università come volano economico e sociale.

L’intervento di Gianni Nuti
Il sindaco uscente di Aosta, chiamato a parlare vicino a candidati di AVS – Rete Civica da Eugenio Torrione, più volte applaudito durante la presentazione, ha rivendicato il metodo del programma come «patto con i cittadini»: un testo «con soggetto, verbo e complemento», concreto, situato e puntuale, che ha guidato cinque anni di scelte. Ha respinto l’accusa di “ideologismo” rovesciando l’argomento: «l’ideologia – ha detto – è il “no” a priori, mentre la visione proposta punta alla modernità con un equilibrio tra uomo e natura e tra l’uomo e sé stesso».
Nel passaggio più politico, Gianni Nuti ha legato la progettualità cittadina a un clima più ampio di pace e convivenza civile, avvertendo sui «venti di guerra» e sul rischio dei populismi personalistici: senza un fronte coeso, «faremo di questo programma carta straccia». Da qui l’appello all’unità del campo progressista e civico, con un ringraziamento esplicito a Progetto Civico Progressista e Rete Civica per la lealtà dimostrata nei confronti del lavoro della Giunta uscente.