Aosta, presidio Cgil per Gaza: «fermiamo il massacro, corridoi umanitari subito»

Manifestanti al presidio della Cgil VdA per Gaza
Manifestanti al presidio della Cgil VdA per Gaza

La Cgil Valle d’Aosta è scesa in piazza venerdì 19 settembre 2025 all’Arco d’Augusto, ad Aosta, con un presidio di un’ora e mezza per chiedere la fine delle operazioni militari a Gaza City, l’apertura di corridoi umanitari e lo stop agli accordi commerciali e militari con Israele, nel solco della mobilitazione nazionale lanciata dalla Confederazione, presidio al quale hanno partecipato circa 200 persone, tra cui molte famiglie.

La Cgil ha ribadito il sostegno alla richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina e di iniziative immediate per fermare la guerra e garantire la protezione dei civili. L’appuntamento di Aosta si inseriva nella giornata di scioperi, presidi e manifestazioni promossa a livello nazionale dal sindacato nazionale  per il 19 settembre.

La segretaria regionale Vilma Gaillard ha legato la rivendicazione di pace al tema del lavoro: «la pace porta lavoro, lavoro dignitoso. Le guerre producono precarietà, insicurezza, impoverimento. Oggi siamo qui per guardare oltre i confini e ricordare che a Gaza centinaia di migliaia di persone,  bambini, giovani, anziani,  sono costrette a fuggire sotto le bombe verso luoghi che non sono sicuri». Gaillard ha richiamato anche la testimonianza raccolta in collegamento da un sindacato palestinese degli insegnanti, definendo «estremamente grave» il quadro riportato.

Vilma Gaillard durante il presidio della Cgil VdA per Gaza
Vilma Gaillard durante il presidio della Cgil VdA per Gaza

La manifestazione di Aosta si è svolta senza incidenti e con un forte coinvolgimento di associazioni e cittadini. In città, la mobilitazione sul tema è proseguita anche nei giorni successivi con altri appuntamenti promossi da realtà diverse, ad esempio un presidio in piazza Chanoux il 22 settembre, a conferma di un’attenzione alta dell’opinione pubblica valdostana.

La Cgil ha inserito l’iniziativa valdostana in un più ampio cartello di presidi e scioperi organizzati in tutta Italia, con la richiesta di fermarsi il massacro a Gaza, rimuovere l’embargo umanitario e convocare, sotto egida ONU, una conferenza di pace.

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