Furti nella Plaine: rabbia sui social, Cosp annuncia potenziamento controlli

Una pattuglia dei Carabinieri a Charvensod
Una pattuglia dei Carabinieri a Charvensod

Nella scorsa settimana la Plaine, l’area pianeggiante che circonda Aosta, è tornata al centro dell’attenzione per una nuova ondata di furti in appartamento.
Una foto pubblicata sui social media, ritenuta del presunto autore di un colpo, ha scatenato una raffica di commenti: dalle invocazioni di giustizia sommaria a minacce di violenza, fino all’invito a organizzarsi in ronde. Il dibattito online si inserisce nel contesto delle misure annunciate dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp), riunitosi a Palazzo regionale martedì 23 settembre.

Tra i commenti raccolti sotto il post emergono frasi che chiedono vendetta: «Bloccarli in casa, dargliene tante… e farli sparire», «Non filmate… sparate», «Se lo trovo in casa esce con le gambe in avanti». Altre reazioni suggeriscono di diffondere la foto per «scoprirne il nome» e «andare a trovarlo a casa», e non manca chi dichiara di avere «una mazza da baseball pronta». Sono espressioni che mostrano paura e frustrazione, ma che allo stesso tempo sollevano seri rischi legali e di ordine pubblico.

Tra le voci dei residenti c’è anche chi, vittima di un furto, racconta di essersi attivato con ronde notturne: «Dopo il furto subito stiamo facendo ronda tutte le notti – ha scritto Deborah Latellale forze dell’ordine sono presenti e credetemi con impegno. Purtroppo questi soggetti sono in tanti, sono pericolosi e velocissimi. Se volete aiutarci, unitevi a noi: dobbiamo fermarli». L’appello mette in luce l’esasperazione della comunità ma apre anche il tema della sicurezza delle iniziative spontanee: le ronde non coordinate possono mettere a rischio i cittadini e ostacolare le indagini.

Cosa ha deciso il Cosp

Nella riunione del 23 settembre, il Comitato, presieduto dal presidente della Regione Renzo Testolin, con la partecipazione dei vertici di Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo forestale, e con la presenza dei sindaci di Aosta e Verrayes, ha analizzato l’aumento dei furti in appartamento nella Plaine, dove è emerso che tra agosto e settembre, sono state presentate una quindicina di denunce tra Charvensod e Gressan ed una ad Aosta.

I punti principali emersi:

  • potenziamento delle attività di controllo del territorio, con vigilanza rafforzata nelle fasce orarie più a rischio;
  • impiego mirato di pattuglie nelle aree maggiormente colpite e intensificazione dei servizi congiunti tra le forze di polizia;
  • condivisione degli esiti investigativi per facilitare l’individuazione dei responsabili;
  • appello ai cittadini a collaborare segnalando tempestivamente al 112 NUE targhe, persone o comportamenti sospetti, evitando iniziative estemporanee che possano ostacolare le indagini;
  • monitoraggio continuo della situazione e incontri periodici di aggiornamento tra le istituzioni.
Una delle foto pubblicate sui gruppi social dei Comuni della Plaine
Una delle foto pubblicate sui gruppi social dei Comuni della Plaine

Perché evitare la giustizia fai-da-te

Le invocazioni alla vendetta e le iniziative autonome nascondono rischi concreti: interventi fisici contro sospetti possono trasformare vittime in indagati, compromettere prove e mettere in pericolo chi interviene e i vicini. Lo Stato e le Forze dell’ordine restano gli unici soggetti legittimati ad accertare reati e applicare sanzioni; la partecipazione dei cittadini deve dunque restare nella forma della collaborazione informativa, non dell’azione diretta.

Cosa possono fare i cittadini subito:

  • segnalare prontamente al 112 NUE ogni elemento utile (targhe, orari, movimenti sospetti);
  • evitare il confronto fisico con sospetti e non diffondere immagini che possano compromettere indagini o configurare violazioni della privacy;
  • rafforzare la sicurezza domestica (porte, infissi, luci esterne, sistemi di allarme o telecamere, sempre nel rispetto della normativa sulla privacy);
  • coordinarsi con il Comune e la Questura per eventuali iniziative di vicinato: se organizzate e concordate, possono dare un contributo utile e sicuro.

La Plaine è attraversata da un clima di forte tensione che trova riverbero nei social. La risposta più efficace alla crescente ondata di furti sarà l’azione combinata: più controlli mirati e investigazioni efficaci da parte delle Forze dell’ordine, unite a una collaborazione civica attenta e responsabile.
Vigilanza sì, vendetta no: la sicurezza collettiva passa dalla prudenza individuale e dalla fiducia nelle istituzioni.