Per la Banca d’Italia l’economia valdostana è ancora in crescita, ma rallenta l’industria

L'insegna della filiale di Aosta della Banca d'Italia
L'insegna della filiale di Aosta della Banca d'Italia

Banca d’Italia ha pubblicato l’aggiornamento congiunturale 2025 sull’economia della Valle d’Aosta, diffuso senza la consueta conferenza stampa ma solo sul proprio sito, redatto dalla sede di Torino, con il coordinamento della ricercatrice Luciana Aimone Gigio e con la collaborazione della Filiale di Aosta, il cui responsabile è Simone D’Inverno. Il quadro mostra una crescita ancora positiva ma più contenuta, con l’Indicatore trimestrale dell’economia regionale (Iter) che stima per il primo semestre un +0,7% del prodotto reale, leggermente superiore alla media del Nord e dell’Italia.

Settori: turismo e costruzioni trainano, industria ferma

Il turismo si conferma motore principale: nei primi nove mesi del 2025 gli arrivi sono aumentati dell’11,3% e le presenze del 12,2%, grazie a un ritorno dei visitatori stranieri e a una solida tenuta del mercato interno. Bene anche i servizi privati, dove oltre i tre quarti delle imprese intervistate segnalano vendite in aumento.

Diversa la situazione dell’industria, dove la Banca d’Italia rileva un indebolimento dell’attività produttiva e un calo del fatturato per la maggior parte delle imprese, soprattutto quelle di dimensioni medio-grandi. Le esportazioni, che nel 2024 erano cresciute dell’11%, nel primo semestre 2025 sono rimaste stagnanti (+0,3%), frenate da metallurgia, macchinari e bevande. In termini reali, la variazione è stata dell’1,8%, con vendite in calo verso Stati Uniti, Regno Unito e Asia, e in crescita verso Germania, Francia e Svizzera.

Il settore edile invece continua a espandersi, spinto dai cantieri Pnrr e dagli interventi contro il dissesto idrogeologico. A luglio risultavano 93 gare bandite in Valle d’Aosta per opere pubbliche finanziate dal Piano, per un valore di 78 milioni di euro; il 91% delle gare è già stato aggiudicato. Le ore lavorate in edilizia sono aumentate dell’1,8% nel primo semestre.

Luciana Aimone Gigio, ricercatrice della sede di Torino della Banca d'Italia
Luciana Aimone Gigio, ricercatrice della sede di Torino della Banca d’Italia

Lavoro e famiglie: più occupati, ma potere d’acquisto fermo

Il numero di occupati è cresciuto dello 0,7% nei primi sei mesi dell’anno, ma a un ritmo più lento rispetto al 2024. Il tasso di disoccupazione si attesta al 4,3%, in leggero aumento per effetto della maggiore offerta di lavoro.
Il potere d’acquisto delle famiglie è eroso da un’inflazione tornata all’1,0% (era 0,1% nel 2024) e da un reddito reale in crescita solo dello 0,5%. I consumi aumentano modestamente (+0,7%), mentre l’acquisto di auto è in calo (-3,9%).

Sul fronte del credito, la flessione dei mutui per la casa si è attenuata (-0,9% a giugno su base annua), con nuove erogazioni in crescita (55 milioni nel semestre contro 42 milioni del 2024). Quasi nove mutui su dieci sono a tasso fisso, e i tassi medi restano stabili al 3,6%.
Il credito al consumo continua a crescere (+3,8%), ma a ritmi inferiori rispetto al 2024.

Imprese e credito: liquidità solida, ma banche più caute

La quota di imprese che prevede di chiudere l’anno in utile resta alta, oltre l’80% nel campione sondato da Bankitalia. Tuttavia, le banche sono più prudenti: i prestiti complessivi alle imprese crescono del 15,2%, ma solo grazie al forte aumento dei finanziamenti al comparto energetico. Escludendolo, il credito alle aziende si riduce del 6,9%, un calo che ad agosto raggiunge l’8,5%.

La qualità del credito peggiora lievemente: i nuovi prestiti deteriorati passano al 2,1% per le imprese (2,0% a fine 2024) e allo 0,7% per le famiglie.
I depositi bancari tornano a salire dopo due anni di calo: +9,9% su base annua a giugno 2025, trainati soprattutto dalle imprese (+22,8%) e, in misura minore, dalle famiglie (+3%).

Simone D'Inverno, responsabile della filiale di Aosta della Banca d'Italia
Simone D’Inverno, responsabile della filiale di Aosta della Banca d’Italia

Prospettive 2026: fiducia nei servizi e nelle costruzioni

Nonostante l’incertezza geopolitica e commerciale, le aspettative per i prossimi mesi restano positive: fiducia stabile nei servizi e nelle costruzioni, e un lieve miglioramento per l’industria.

L’aggiornamento congiunturale di Bankitalia sull’economia della Valle d’Aosta