AVS–Rete Civica scrive al sindaco di Chamonix: «Grazie per il “no” al raddoppio del Bianco»

Éric Fournier, sindaco della cittadina francese di Chamonix
Éric Fournier, sindaco della cittadina francese di Chamonix

Alleanza Verdi e Sinistra – Rete Civica Valle d’Aosta ha inviato una lettera aperta al sindaco di Chamonix, Éric Fournier, per ringraziarlo della posizione contraria al raddoppio del Traforo del Monte Bianco e per aver definito i tre mesi e mezzo di chiusura autunnale del tunnel come «un momento di respiro» per la valle francese. Nel testo, AVS – Rete Civica VdA sottolinea che le chiusure non hanno avuto impatti economici significativi e che l’arresto del traffico ha migliorato la qualità dell’aria, elementi divenuti anche asset turistici.

Secondo AVS – Rete Civica VdA, la soluzione per la sicurezza del traforo non è una seconda canna ma una regolamentazione più severa dei Tir, privilegiando quelli con origine o destinazione locale e spostando su ferro i flussi di lunga percorrenza.

Il contesto: chiusura autunnale e la linea di Fournier

Il traforo è totalmente chiuso al traffico dalle ore 17 di lunedì 1° settembre 2025 fino alle ore 17 di venerdì 12 dicembre per il secondo cantiere-test sulla volta (254 metri), come comunicato dal gestore Geie-Tmb.

Sul raddoppio, Éric Fournier ribadisce da anni il “no” della sua amministrazione, chiedendo anche a Parigi una presa di posizione netta: nel febbraio 2025 ha sollecitato il Governo francese a esprimersi contro il progetto ed a inizio settembre ha definito la lunga chiusura un «momento di respiro» per la valle di Chamonix.
Nel marzo 2025 il Consiglio comunale di Chamonix ha approvato un documento che riafferma l’opposizione a qualsiasi raddoppio del traforo (e, più in generale, a nuove infrastrutture stradali nella valle).
Già nel 2023 il sindaco ricordava che tre ministri francesi dei trasporti avevano escluso il raddoppio come tema “d’attualità”, posizione confermata anche negli anni precedenti da stampa locale e specializzata.

Cosa chiede AVS – Rete Civica VdA

  • Stop al raddoppio del traforo;
  • limitazione del transito pesante alle sole tratte con origine/destinazione nelle due valli;
  • trasferimento su ferro delle merci di lunga percorrenza;
  • collaborazione transfrontaliera per una mobilità sostenibile (anche alla luce dell’elettrificazione della linea ferroviaria verso il Piemonte).

«Per chi ha a cuore la salute degli abitanti e la protezione dell’ambiente è confortante leggere la Sua dichiarazione […] Non bisogna raddoppiare il tunnel, ma vietare il transito ai grandi camion senza origine/destinazione locale e spostare le merci lontane sulla ferrovia», scrive AVS nella lettera a Fournier.

La chiusura autunnale 2025 del Traforo del Monte Bianco è stata programmata e scelta dalle Amministrazioni e daii gestori l’hanno come finestra meno impattante per turismo ed economia locale, dopo il primo cantiere-test del 2024.