La campagna vaccinale obbligatoria contro la dermatite nodulare contagiosa (Lumpy skin disease, Lsd) avviata il 9 agosto è sostanzialmente conclusa. Restano da gestire circa 500 bovine, alcune eccezioni e i dinieghi di singoli allevatori: queste situazioni saranno prese in carico dall’Azienda Usl secondo la normativa. L’obiettivo dichiarato della Regione è arrivare ad una copertura al 100% per tutelare il patrimonio zootecnico e mettere in sicurezza l’intera filiera lattiero–casearia.
I numeri e le prossime tappe
- Copertura vaccinale: entro il 29 agosto era stata completata la vaccinazione nella zona di sorveglianza e raggiunto circa l’82% sull’intero territorio regionale; il traguardo ora è il 100%;
- Movimentazioni esterne: fuori Valle sono autorizzate solo se tutti gli stabilimenti e i capi regionali risultano vaccinati da almeno 60 giorni;
- Ultimi passaggi operativi: la prossima settimana i tecnici dell’Assessorato incontreranno Associazioni ed Enti per definire le regole sulle movimentazioni interne e la partecipazione dei capi alle rassegne autunnali;
- Zona di sorveglianza: in corso un confronto con il Ministero della Salute per una revoca anticipata parziale (in scadenza il 27 settembre);
- Piemonte: agli allevatori piemontesi non vaccinati è stato chiesto di procedere alla demonticazione dei capi entro il 12 settembre 2025, come da determinazione regionale piemontese del 21 agosto 2025.
Latte e formaggi: deroga già in vigore per Fontina DOP e Toma
Dal 29 agosto è in vigore la deroga ministeriale (Dg Igiene e sicurezza alimentare e Dg Salute animale, con supporto CeSME) che consente l’utilizzo e la movimentazione di latte e prodotti a latte crudo anche se provenienti da allevamenti in zona di sorveglianza (Zs), senza rischi per la salute umana. La condizione è che il latte deve essere destinato ad impianti che assicurino la produzione di Fontina DOP e Toma con stagionatura di almeno 60 giorni; le forme intere possono completare la stagionatura in più stabilimenti, purché tutti in Valle d’Aosta.
Secondo il Ministero, la mancanza di focolai in Valle e l’alta copertura vaccinale hanno permesso la deroga: non vi è rischio di diffusione della malattia tramite i prodotti a latte crudo valdostani.
La Regione ribadisce la linea di fermezza verso eventuali dinieghi vaccinali: la copertura totale è ritenuta indispensabile sia per la biosicurezza del comparto, sia per riaprire pienamente mercati e movimentazioni.
Il Governo regionale ha ringraziato i Servizi veterinari dell’Azienda Usl, Anaborava, Arev, Institut Agricole régional, gli allevatori e tutti i soggetti coinvolti: in meno di un mese il piano ha messo in sicurezza stalle e prodotti, consentendo di riprendere la programmazione autunnale.