Fitch conferma il rating BBB+ di CVA ma rivede l’outlook a “negativo”

La sede centrale di CVA, a Châtillon
La sede centrale di CVA, a Châtillon

L’agenzia internazionale Fitch Ratings ha confermato il rating “BBB+” del gruppo energetico valdostano Compagnia Valdostana delle Acque – CVA, ma ha rivisto l’outlook da stabile a negativo, segnalando un atteso aumento della leva finanziaria nei prossimi anni a seguito del Piano di investimenti in corso.

Secondo Fitch, il rapporto tra debito e flussi di cassa operativi (FFO net leverage) è destinato a salire fino a 2,9 volte nel 2026, rispetto a 1,0 nel 2024, superando la soglia di sensibilità di 2,5x fissata dall’agenzia. Il ritorno sotto tale soglia è previsto dal 2029, un anno più tardi rispetto alle stime precedenti.

Un Piano di investimenti da 900 milioni

L’aumento della leva è legato a un Piano di investimenti (capex) di circa 900 milioni di euro concentrato nel triennio 2025-2027, destinato alla diversificazione delle fonti di produzione rinnovabile (fotovoltaico ed eolico), al revamping degli impianti idroelettrici e al rafforzamento della rete di distribuzione locale.

Fitch stima inoltre una normalizzazione della produzione idroelettrica e un calo dei prezzi dell’energia elettrica attorno agli 85 euro/MWh entro il 2029, fattori che, combinati, peseranno sui margini nel breve periodo.

Nonostante ciò, l’agenzia conferma che il profilo di credito di CVA resta solido, grazie a:

  • una base di generazione a basso costo e a basse emissioni,
  • una posizione integrata e bilanciata tra generazione e vendita,
  • la flessibilità nella politica dei dividendi,
  • una gestione prudente della struttura del capitale.
Giuseppe Argirò, amministratore delegato di CVA
Giuseppe Argirò, amministratore delegato di CVA

Fitch: “CVA rimane un operatore affidabile e ben gestito”

Nel rapporto pubblicato il 28 ottobre 2025, Fitch sottolinea come la strategia del gruppo valdostano “resti focalizzata sulla diversificazione della produzione elettrica e sullo sviluppo di nuove fonti rinnovabili”, mentre la leadership nella Regione autonoma Valle d’Aosta continua a garantire “stabilità e prevedibilità” dei risultati.

L’agenzia considera inoltre “costruttivo” il contesto politico in vista del rinnovo delle concessioni idroelettriche in scadenza nel 2029, stimando che la posizione storica di CVA in Valle d’Aosta possa favorirne la conferma.

Nel confronto con altri operatori, CVA mantiene un profilo di credito simile ad Alperia (BBB/Stable) e leggermente inferiore a quello della norvegese Statkraft (BBB+/Stable), mentre è più solida di operatori focalizzati esclusivamente sulle rinnovabili, come ERG (BBB-/Stable).

La posizione del gruppo: “Gestione prudente e prospettiva di crescita”

In una nota, CVA ha confermato la propria intenzione di mantenere una gestione finanziaria prudente, sottolineando che “l’utilizzo dei proventi derivanti dagli investimenti previsti, unitamente ai flussi di cassa generati dalle nuove attività, dovrebbe sostenere le opportunità di crescita dell’azienda nel medio-lungo periodo”.

Il gruppo evidenzia inoltre che la conferma del rating BBB+ riconosce “la solidità del modello industriale integrato”, basato su una produzione a basso impatto ambientale, su attività regolate di distribuzione e su una presenza radicata sul territorio valdostano, che rappresenta un elemento di stabilità nel panorama energetico nazionale.