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PNE 2025, l’ospedale di Aosta azzera le aree critiche e cresce nelle eccellenze

redazione aostapresse.it

mercoledì 10 Dicembre 2025 • h. 10:00

PNE 2025, l’ospedale di Aosta azzera le aree critiche e cresce nelle eccellenze

di redazione aostapresse.it | Mer 10 Dic 25 – h. 10:00

L’ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta esce dal Programma nazionale esiti (Pne) 2025 senza alcuna area critica e con un netto rafforzamento delle aree di eccellenza, sulla base dei dati di attività 2024 analizzati da Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, pubblicati martedì 9 dicembre 2025.
Per la prima volta dopo quattro anni, il treemap dell’Agenas mostra per Aosta solo aree verdi e gialle, segno di performance almeno adeguate e, in diversi casi, superiori alla media nazionale.​

Nessuna area “scarsa” o “insufficiente”

L’Azienda Usl della Valle d’Aosta, da parte sua, sottolinea che nessuna delle otto macro‑aree cliniche valutate dal Pne (cardiocircolatorio, nefrologia, gravidanza e parto, nervoso, chirurgia generale, osteomuscolare, chirurgia oncologica e respiratorio) si colloca più nelle fasce “scarsa” o “insufficiente”. Le aree di eccellenza sono passate da zero a tre, mentre quelle con risultati superiori alla media italiana sono salite da una a due; le tre aree che negli anni scorsi risultavano critiche hanno tutte raggiunto almeno valori medi.​

Secondo l’azienda sanitaria regionale, cinque macro‑aree (nefrologia, gravidanza e parto, chirurgia generale, osteomuscolare e chirurgia oncologica) risultano in miglioramento, due (nervoso e respiratorio) si confermano stabili su livelli elevati e una (cardiocircolatorio) mostra un lieve peggioramento in alcuni indicatori, pur restando in fascia verde. Il direttore generale Massimo Uberti ha parlato di «obiettivo significativo frutto di un lavoro capillare e metodico svolto in quattro anni», precisando però che «non vi è nessun trionfalismo» e che restano aperte criticità come i tempi di attesa.​

Indicatori chiave: cardiologia, nefrologia, ostetricia

Nel settore cardiocircolatorio spicca il dato sulla tempestività del trattamento dell’infarto miocardico acuto con angioplastica entro 90 minuti: Aosta si attesta al 60,38%, sopra la media nazionale del 57,58% indicata da Agenas. Per lo scompenso cardiaco e la riparazione dell’aneurisma dell’aorta addominale i risultati sono in linea con il quadro italiano, inserendo comunque l’area cardiologica nel segmento positivo del treemap.​

In nefrologia si registra un crollo della mortalità per insufficienza renale cronica, scesa all’1,63% rispetto all’11,25% dell’anno precedente, dato letto dall’Azienda Usl come effetto di un miglioramento organizzativo e clinico. Anche l’area gravidanza e parto mostra un uso più appropriato delle procedure: i tagli cesarei primari passano dal 37,35% al 32,62% e le episiotomie dall’2,43% all’1,06%, con volumi di parti vaginali in linea con la media nazionale.​

Il treemap 2024 del Pne dell'Agenas dell'ospedale 'Parini' di Aosta

Il treemap 2024 del Pne dell’Agenas dell’ospedale ‘Parini’ di Aosta

Ortopedia e chirurgia oncologica in crescita

Sul fronte osteomuscolare, la percentuale di interventi per frattura di femore eseguiti entro 48 ore è salita dal 35,6% al 51,9%, avvicinando l’ospedale di Aosta agli standard indicati a livello nazionale. Le protesi di anca e ginocchio presentano esiti considerati “molto buoni”, in termini sia di volumi sia di risultati clinici.​

La chirurgia oncologica registra un aumento dei volumi e un miglioramento degli esiti per tumori di mammella e colon. In particolare, la mortalità a 30 giorni per tumore del colon è scesa allo 0,57%, contro una media italiana del 3,52%, collocando l’ospedale valdostano tra le realtà con performance migliori su questo specifico indicatore.​

Ictus e Bpco: esiti molto buoni

Le aree nervosa e respiratoria si confermano ai livelli più alti della valutazione Agenas. Per l’ictus ischemico la mortalità a 30 giorni è pari al 3,04%, circa un terzo della media nazionale, mentre per le riacutizzazioni di broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) il tasso di mortalità a 30 giorni è dell’1,66%, contro un valore medio italiano del 9,16%.​

L’Azienda Usl attribuisce questi risultati a un insieme di fattori: l’introduzione sistematica di audit clinici, la formazione continua degli operatori e una maggiore accuratezza nella codifica dei dati, che rende più affidabile la fotografia restituita dal Pne.
A livello nazionale, Agenas ricorda che l’edizione 2025 del Programma ha valutato 1.117 strutture per acuti e 218 indicatori, confermando il Pne come strumento centrale per la governance del Servizio sanitario nazionale, ma anche mettendo in luce forti differenze territoriali e un persistente divario Nord‑Sud.​

L'assessore regionale alla sanità Carlo Marzi

L’assessore regionale alla sanità Carlo Marzi

Le reazioni della politica sanitaria regionale

L’assessore regionale alla sanità Carlo Marzi, pur ribadendo le perplessità sulla «corsa a pagelle e voti» che ha caratterizzato il dibattito sulla sanità valdostana negli ultimi anni, ha definito «soddisfacenti» i risultati per il 2024 ed ha sottolineato come la linea basata su «collaborazione, trasparenza, ascolto, impegno e unità» stia producendo «primi importanti risultati di miglioramento», ricordando che restano aperte questioni strutturali sui servizi al cittadino.​

Uberti, dal canto suo, ha indicato già il prossimo traguardo: fare meglio nei dati 2025 che saranno oggetto del Pne 2026, usando il riconoscimento del report Agenas come leva motivazionale interna più che come autocelebrazione.
Per l’ospedale di Aosta, l’edizione 2025 del Programma nazionale esiti segna così la chiusura del ciclo delle aree critiche e l’ingresso in una fase in cui la sfida principale sarà consolidare le eccellenze e ridurre il più possibile la distanza tra i buoni indicatori clinici e la percezione dei cittadini su accessibilità e tempi di risposta del sistema sanitario.