Martedì 22 luglio 2025, un ragazzo francese di 15 anni, Liam Daniel Henry Rezac, in vacanza in Valle d’Aosta con la famiglia, originaria di Erbrée, comune della Bretagna, è partito alla volta della Becca di Viou, a quota 2.856 metri, sopra Saint‑Christophe. Durante la salita si è separato dai genitori e dal fratello, che erano stanchi e volevano rientrare, ed ha continuato l’escursione sul sentiero 105, ma alle ore 18.38 ha telefonato alla madre, dicendole «mi sono perso sul sentiero», ed allegando la sua posizione GPS.
Dopo le ore 20 è scattato l’allarme e sono entrati in azione i Vigili del fuoco, gli operatori del Soccorso alpino valdostano e della Guardia di Finanza (Sagf) e del Corpo forestale, con l’ausilio di droni e dell’elicottero della Protezione civile. Le ricerche sono proseguite fino all’alba ed alle prime luci del mattino, un sorvolo ha individuato il corpo senza vita del giovane, precipitato in un’area impervia a circa 2.000 metri di quota.
Sembra che il ragazzo, avendo imboccato un sentiero sbagliato, forse per accorciare la strada o per l’ansia dovuta allo smarrimento, sia scivolato per una cinquantina di metri, precipitando nella gola e morendo probabilmente sul colpo a causa dei gravi traumi. Il telefono, ancora acceso e funzionante, era poco lontano. Le autorità (tra cui il Sagf della Guardia di Finanza) stanno approfondendo la dinamica dell’incidente.
Una tragedia che sconvolge, soprattutto per l’età del ragazzo e l’imprevedibile evolversi di una gita in montagna.