Domenica 3 agosto intorno alle ore 15, Gaia Mangolini, 24 anni, parrucchiera di Strambino, località del Canavese, si è lanciata con il parapendio dal Col de Falinère, ad una quota di circa 2.500 metri. Dopo alcuni metri di volo, una folata improvvisa ha fatto chiudere la vela, provocando una caduta di circa 20 metri sulla zona di atterraggio vicino al lago di Chamois.
Sul posto sono intervenuti il 118, il Soccorso alpino valdostano e la Guardia di Finanza, che ha ricostruito la dinamica dell’incidente tramite le testimonianze di altri piloti. I tentativi di rianimare Gaia Mangolini sono risultati vani: i soccorritori hanno potuto solo constatare il decesso. Il corpo è stato trasferito ad Aosta, dove i genitori si sono recati per il riconoscimento.
Gaia Mangolini lavorava come parrucchiera nel salone di famiglia insieme alla madre Rossana e alla sorella Marta. Era una figura molto nota e apprezzata nel suo paese. Sportiva e appassionata di parapendio fin da giovane, aveva praticato anche atletica. La passione per il volo l’aveva portata a Chamois per lanci in compagnia di amici.
A Strambino, la comunità è rimasta profondamente scossa: il funerale di Gaia Mangolini si è svolto mercoledì 6 agosto nella chiesa parrocchiale di Strambino, in un clima di commozione profonda. Il parroco don Maurizio Morella, che aveva celebrato da poco il matrimonio della sorella e del fratello di Gaia, ha parlato di un dolore “straziante” per la famiglia e la comunità. Messaggi di cordoglio sono arrivati da tutta Strambino, inclusa la sindaca Sonia Cambursano, e dal mondo scolastico, con la professoressa Maria Antonietta Ciciola che ha ricordato Gaia come «dolce, fiduciosa nella vita».
Dopo il funerale, le spoglie sono state trasferite al tempio crematorio di Mappano. Sulla vetrina del salone di famiglia è apparso un cartello: «il salone rimarrà chiuso per lutto. Un dolore troppo grande sta attraversando i nostri cuori».