Una tragedia ha colpito la comunità di La Thuile nella mattinata di domenica 28 ottobre. Due coniugi, Giocondo Jacquemod, di 84 anni, e Adelina Roulet, di 81, sono stati trovati senza vita nella loro abitazione di frazione Buic, uccisi dal monossido di carbonio sprigionato da una caldaia a gasolio difettosa.
A lanciare l’allarme, poco dopo mezzogiorno, sono stati alcuni parenti che attendevano la coppia per il pranzo. Non ricevendo risposta alle telefonate, si sono recati a casa loro, dove hanno trovato l’abitazione piena di fumo. Entrati con le chiavi, hanno scoperto i due a letto, ormai privi di vita.
Le prime ricostruzioni
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco professionisti e volontari, i carabinieri, il Soccorso alpino valdostano con elicottero e medico a bordo e il personale del 118. Secondo una prima ricostruzione, la canna fumaria della caldaia si sarebbe sganciata dalla sua sede, provocando la fuoriuscita dei fumi che hanno saturato l’appartamento. I Vigili del fuoco hanno posto sotto sequestro l’impianto e il piano interrato dell’abitazione per consentire accertamenti tecnici.
Quattro familiari che avevano tentato di soccorrere la coppia sono stati a loro volta intossicati in modo lieve e portati al Pronto soccorso di Aosta per precauzione. Sono stati tutti dimessi nel pomeriggio.

Una coppia simbolo della comunità
La morte di Giocondo e Adelina ha suscitato profondo cordoglio in paese. Lui, maestro di sci in pensione, è stato tra i fondatori della scuola di sci di La Thuile, molto conosciuto e rispettato per la sua dedizione alla montagna e ai giovani. Lei, storica maestra elementare, era considerata una depositaria della memoria e del patois locale, punto di riferimento per generazioni di studenti e per la comunità.
L’Associazione maestri di sci della Valle d’Aosta ha espresso il cordoglio per la loro improvvisa scomparsa «stringendosi con affetto a tutta la famiglia».
I funerali della coppia si terranno mercoledì 29 ottobre alle 13.45, con partenza dal Buic di La Thuile. Giocondo e Adelina lasciano due figli, Ivan e Clementina, e un’intera comunità che si stringe nel dolore.








