Indagine per reati ambientali a Sarre: coinvolti Diego Empereur e i titolari della Rondoletto

L'area interessata dalle indagini
L'area interessata dalle indagini

L’ex sindaco di Sarre ed ex consigliere regionale Diego Empereur è tra gli indagati nell’inchiesta della Procura di Aosta su presunti reati ambientali legati alla gestione e alla rimozione di rifiuti in un’area di proprietà privata in località La Grenade, al confine con il capoluogo regionale. Coinvolti anche Paolo e Francesco Rondoletto, titolari della Rondoletto Srl, impresa con sede a Cigliano, in provincia di Vercelli, specializzata in scavi, demolizioni e recupero di inerti.

L’area in questione, dove dovranno sorgere due supermercati, era stata posta sotto sequestro preventivo il 24 ottobre 2025 dal Corpo forestale della Valle d’Aosta su disposizione del Pubblico ministero. Il provvedimento, disposto con urgenza, mirava a impedire che la disponibilità del terreno potesse aggravare le conseguenze del presunto illecito o permettere la commissione di nuovi reati.

Secondo quanto emerso, i lavori di bonifica erano iniziati il 29 settembre e affidati proprio alla Rondoletto Srl, mentre Empereur, proprietario del terreno, ne risulta responsabile dell’intervento. Gli inquirenti intendono accertare la natura dei rifiuti presenti nel sottosuolo, a una profondità stimata tra i cinque e i sette metri, e verificare la regolarità delle operazioni di smaltimento.

Il cartello di sequestro nell'area a Sarre
Il cartello di sequestro nell’area a Sarre

Venerdì 14 novembre la Procura conferirà l’incarico per accertamenti tecnici non ripetibili a un consulente, che dovrà esaminare i materiali e il contesto dell’area. Gli esiti delle analisi saranno determinanti per chiarire se si tratti di un’ordinaria attività di bonifica o se siano avvenute violazioni delle norme ambientali.

Nel procedimento, la Regione autonoma Valle d’Aosta figura come parte lesa, trattandosi di presunti reati ambientali avvenuti sul territorio regionale.

Diego Empereur, 71 anni, sindaco di Sarre per quattro mandati, dal 1990 al 2008, e consigliere regionale dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2013, è proprietario dell’area e responsabile della bonifica. Non risultano per ora provvedimenti personali nei suoi confronti: il sequestro ha riguardato esclusivamente il terreno oggetto dei lavori.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Aosta, proseguiranno nei prossimi giorni con rilievi e analisi tecniche sul sito, mentre resta sotto sequestro l’intera area destinata alla futura zona commerciale: non ci sono problemi di accesso e funzionalità nell’adiacente area.