A Cogne preoccupazione per la scomparsa di 15 gatti a Lillaz e Sonveulla

Un gatto in un fienile a Cogne
Un gatto in un fienile a Cogne

Nel mese di luglio 2025 almeno 15 gatti sono scomparsi tra le frazioni di Lillaz e Sonveulla, a Cogne: gli animali, abituati alla convivenza con la fauna selvatica, sono spariti «dalla sera alla mattina» senza lasciare tracce evidenti: un dato straordinario in un contesto alpino dove volpi e lupi sono comuni.

Voci crescenti tra i residenti indicano elementi sospetti: in un prato è stato rinvenuto un collarino GPS disattivato, mentre dee gatti sono stati trovati senza vita all’interno di sacchetti di plastica, abbandonati in un cassonetto. Questi ritrovamenti suggeriscono un’azione volontaria e premeditata, piuttosto che il lavoro di predatori naturali. Il Comune di Cogne ha lanciato lunedì 29 luglio un appello ufficiale, invitando la cittadinanza a segnalare subito le sparizioni alle autorità competenti, come Carabinieri o Polizia locale.
Almeno cinque denunce sono già state presentate, mentre le indagini sono in corso per chiarire le cause.

Il gatto col gps, ritrovato spento in un prato di Cogne
Il gatto col gps, ritrovato spento in un prato di Cogne

L’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) parla apertamente dell’eventualità di un «serial killer di gatti», sottolineando che la frequenza e le modalità delle sparizioni sembrano incompatibili con attacchi naturali. Ha successivamente incaricato un profiler (psicologo criminale) per elaborare un identikit psicologico del possibile serial killer, analizzando luogo e dinamica delle sparizioni, offrendo una ricompensa di mille euro a chi contribuirà con una denuncia formale che permetta di identificare il responsabile. L’associazione invita la cittadinanza alla massima attenzione: i gatti vanno tenuti al riparo, e ogni informazione utile, anche minima, può essere decisiva per risolvere il caso.

La Lndc Animal Protection ha formalizzato un esposto alle autorità e chiesto esami necroscopici sui corpi ritrovati per accertare le cause dei decessi. La presidente Piera Rosati, esclude l’ipotesi di cause naturali e parla di «episodi sicuramente opera di qualcuno senza scrupoli che agisce indisturbato». Lndc chiede anche che vengano disposti esami necroscopici sui gatti trovati morti per chiarire le cause del decesso. L’ipotesi di un atto deliberato e ripetuto resta al momento la pista più concreta.

Uno dei gatti scomparsi a Cogne
Uno dei gatti scomparsi a Cogne

Residenti e turisti stanno aumentando le misure di prevenzione: gatti tenuti al chiuso, con ronde spontanee e telecamere installate nei punti strategici. L’atmosfera nei borghi è segnata dalla diffidenza: «c’è chi controlla ogni vialetto quando un gatto si allontana», raccontano gli abitanti ed è cresciuto il timore che una persona senza scrupoli stia sfruttando il silenzio e la bassa densità abitativa per compiere atti volontari contro animali domestici.

La Procura di Aosta ha avviato un’inchiesta per far luce sulla vicenda: sarebbero ben 25 i gatti scomparsi tra fine giugno e fine luglio.
La speranza ora è in una svolta delle indagini: conoscere le cause e, se del caso, individuare i responsabili.
Nel frattempo, il Comune ha rinnovato l’appello alla massima vigilanza: tenere in casa i gatti, non lasciarli liberi fino a nuove certezze, e segnalare ogni caso sospetto alle autorità.

articolo aggiornato dopo la pubblicazione iniziale