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Stefano Aggravi: «servire l’istituzione». Le priorità 2026 del Consiglio Valle

redazione aostapresse.it

mercoledì 24 Dicembre 2025 • h. 17:00

Stefano Aggravi: «servire l’istituzione». Le priorità 2026 del Consiglio Valle

di redazione aostapresse.it | Mer 24 Dic 25 – h. 17:00

La Conférence de presse de fin d’année di lunedì 22 dicembre 2025 era iniziata con il discorso del presidente del Consiglio Valle Stefano Aggravi che ha lanciato un chiaro messaggio: il Consiglio regionale della Valle d’Aosta vuole partire da sé stesso, dai suoi strumenti e «dal suo modo di lavorare».
Aggravi ha fatto il punto sull’avvio della legislatura, «meno di due mesi», ha ricordato, e ha messo sul tavolo le priorità per il 2026: innovazione dei lavori consiliari, coinvolgimento dei giovani e memoria istituzionale.

Con lui, a rappresentare l’Ufficio di Presidenza, anche i vicepresidenti Loredana Petey e Massimo Lattanzi ed i consiglieri segretari Laurent Viérin e Corrado Bellora. Aggravi ha insistito sul “metodo” e sul clima interno: collaborazione «leale e fattiva», senza spettacolarizzazioni, ma «con discrezione e decisione».

“Chiarezza” e regole: piccoli cambiamenti, effetto immediato

La prima parola chiave è stata chiarezza. Tradotto: meno ambiguità negli atti e nei passaggi tecnici che spesso rendono i lavori d’Aula incomprensibili anche a chi li segue da vicino.

Tra le novità già introdotte, Aggravi ha citato:

  • una titolazione più chiara e coerente degli atti ispettivi e di indirizzo (per evitare “cosmesi” e slogan e rendere più immediata la comprensione dell’oggetto);
  • una procedura sperimentale per la presentazione degli emendamenti, concordata con il Governo regionale, per sciogliere il nodo dei pareri di compatibilità finanziaria e rendere più ordinato l’iter nelle fasi preparatorie;
  • il pieno avvio di Consilium, il portale digitale che mira a semplificare consultazione e accesso alla documentazione, con l’obiettivo dichiarato di modernizzare davvero l’esercizio del mandato dei consiglieri.
Loredana Petey e Stefano Aggravi

Loredana Petey e Stefano Aggravi

Nel 2026 la “partita grossa”: revisione del Regolamento

Il passaggio più politico, perché incide sul “campo da gioco”, riguarda la revisione del Regolamento interno del Consiglio. Aggravi l’ha definita una riforma non burocratica, da fare «per gradi» come una ristrutturazione delicata: non per comprimere il dibattito, ma per renderlo più lineare, comprensibile e funzionale.

Altro dossier: il rilancio dell’Osservatorio sulla legalità. Secondo Aggravi la legge istitutiva va corretta: l’Osservatorio deve diventare uno strumento operativo, capace di supportare politiche trasparenti e prevenzione delle condotte illecite. Con un principio: non creare nuovi contenitori, ma far funzionare quelli esistenti e rafforzare le sinergie con scuola, istituzioni, associazioni e forze dell’ordine.

Giovani e scuola: Portes ouvertes «meno gita, più educazione civica»

Sul fronte dei giovani, l’Ufficio di Presidenza intende rafforzare le Portes ouvertes: non solo visite all’Aula, ma occasioni strutturate di educazione civica. Una scelta concreta: garantire la presenza di almeno un componente dell’Ufficio di Presidenza a ogni visita, e valutare, con le scuole che lo vorranno, attività collegate come concorsi di idee o elaborati degli studenti.

Il Consiglio, ha detto Aggravi, ha anche «una missione culturale»: raccontare e trasmettere la storia istituzionale con uno sguardo contemporaneo. Da qui l’idea di un calendario integrato di eventi e ricorrenze fino al 2028 (80° dello Statuto speciale) e al 2029 (80° del primo Consiglio eletto nel 1949).

Il primo appuntamento è già stato fissato per sabato 10 gennaio 2026, per l’80° anniversario della prima riunione del Consiglio del CLN nei locali di via Ollietti, con la presenza dei rappresentanti del Comité de coopération interparlementaire Vallée d’Aoste, Wallonie-Bruxelles e Jura e, nel pomeriggio, un’apertura straordinaria degli spazi con i giovani del FAI Valle d’Aosta.

La chiusura: «non occupare uno scranno»

In chiusura Aggravi ha riassunto il senso della sua Presidenza con una frase che suona anche come avviso ai naviganti: «governare un’assemblea non significa occupare uno scranno, ma servire un’Istituzione». E ancora: «continueremo a lavorare con serietà, senza promesse roboanti, ma con l’impegno quotidiano che questa Valle merita».