Circa 500 persone partecipano, nella mattina di venerdì 3 ottobre 2025 al secondo presidio all’Arco d’Augusto convocato dalla Cgil, dopo quello dello scorso 20 settembre, con l’adesione del Savt “in difesa della missione umanitaria Flotilla per Gaza, dei valori di pace e della popolazione civile palestinese”. In piazza sventolavano bandiere della Palestina e della Pace, sui cartelli scritte come “fate silenzio quando i bambini dormono, non quando muoiono”, “stop genocidio”, “Bombing children is not self defense”.
Il presidio, nato nell’ambito dello sciopero generale, si è trasformato un in corteo fino a piazza Deffeyes, verso Palazzo regionale, al quale si sono aggregati numerosi studenti, con la partecipazione che si è allargata superando le 1.500 persone.

Le parole di Vilma Gaillard e Claudio Albertinelli
La segretaria generale della Cgil Valle d’Aosta Vilma Gaillard, che festeggia il suo compleanno proprio in questa giornata, ha ripercorso la vicenda della Global Sumud Flotilla e gli sviluppi del conflitto: «Siamo in piazza per chiedere il cessate il fuoco a Gaza e per sostenere un’azione umanitaria che ha riportato il tema al centro del dibattito pubblico». Gaillard ha criticato l’attacco politico allo sciopero: «dire che “il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme” significa non avere rispetto di chi lavora. Basta populismo, basta propaganda: i cittadini sanno distinguere».
La Cgil parla di «atto di gravità estrema» a proposito del blocco della Flotilla, chiede «riconoscimento dello Stato di Palestina» e denuncia «il mancato rispetto del diritto internazionale».
Per Claudio Albertinelli, segretario generale del sindacato Savt, «voltare le spalle oggi sarebbe folle. Ci sono temi che vanno oltre il mondo del lavoro: la pace è uno di questi. Dispiace non vedere in piazza tutti i sindacati».

“Luci sulla Palestina” all’ospedale Parini
Nella serata di giovedì 2 ottobre, davanti all’ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta, circa 250 persone hanno preso parte al flash-mob Luci sulla Palestina: 100 ospedali per Gaza promosso dalle reti #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza. Con torce e lumini i partecipanti hanno “illuminato simbolicamente la notte di Gaza” leggendo i nomi di 1.677 operatori sanitari uccisi nella Striscia. L’iniziativa ha coinvolto circa 200 strutture sanitarie in tutta Italia.