Il Comune di Aosta ha aggiornato il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, confermando e rimodulando l’elenco dei beni che potranno essere messi sul mercato nel triennio 2026‑2028, tra fabbricati dismessi, ex sedi di servizi e terreni non più strategici per l’Ente. La delibera approvata dal Consiglio comunale mercoledì 17 dicembre 2025 recepisce le novità rispetto al precedente piano 2025‑2027, mantenendo l’impianto complessivo ma con alcuni aggiustamenti sui lotti, sui valori e sul cronoprogramma delle possibili vendite.
Un piano triennale “di rotazione” del patrimonio
Il Piano alienazioni è lo strumento con cui il Comune di Aosta seleziona i beni non più funzionali alle proprie attività, programmando la loro eventuale dismissione in un orizzonte di tre anni. Entrare nel Piano non significa una vendita automatica, ma la possibilità di attivare procedure di valorizzazione o cessione, tramite gara o altre forme previste dalla legge ,in coerenza con le esigenze di bilancio e di razionalizzazione del patrimonio.
Il documento 2026‑2028 si inserisce nel percorso avviato a marzo con l’aggiornamento 2025‑2027, che aveva già ampliato e riordinato l’elenco degli immobili potenzialmente alienabili. Con il nuovo atto, il Comune conferma l’indirizzo “di rotazione” del patrimonio non strategico: liberare risorse da edifici e aree inutilizzate o sottoutilizzate, destinandole a investimenti e manutenzioni su scuole, spazi pubblici e servizi ritenuti prioritari.
Le principali strutture in vendita
Dalla lettura congiunta del Piano aggiornato e dell’allegato con l’elenco dei beni emerge un paniere composito che spazia da immobili di maggior rilievo a lotti minori. Tra le principali strutture inserite nel perimetro delle possibili alienazioni figurano ex sedi comunali o scolastiche oggi non più utilizzate, porzioni di fabbricati in centro e in semicentro, soprattutto nel quartiere Cogne, locali ad uso commerciale e artigianale, oltre ad alcuni terreni edificabili o agricoli in diverse zone della città.
Il documento distingue fra beni già inseriti nel Piano precedente, per i quali si intende proseguire nel tentativo di valorizzazione, e nuovi inserimenti, frutto di una ricognizione aggiornata del patrimonio disponibile. Per ogni cespite vengono indicati categoria, ubicazione, destinazione urbanistica, stato di utilizzo e valore di stima, così da fornire un quadro di riferimento chiaro sia agli uffici che agli eventuali soggetti interessati.

Le arcate del Plot, in via Monte Solarolo ad Aosta
Le arcate del “Plot” nel Piano alienazioni
Le arcate del Plot sono uno dei pezzi più significativi del nuovo Piano alienazioni, sia per il peso economico, sia per il valore simbolico che l’immobile ha nella storia urbana di Aosta.
Il fabbricato, risalente al 1893 e nato come mercato del bestiame nell’area dell’antica piazza d’armi cittadina, è oggi una struttura in gran parte fatiscente e inutilizzata da decenni, collocata sulla cosiddetta “porta ovest” del capoluogo, lungo via Monte Solarolo.
Corrado Cometto, assessore comunale con la delega al patrimonio ha spiegato che l’inserimento nel Piano consente il passaggio dal patrimonio indisponibile a quello disponibile: le arcate potranno così essere oggetto di valorizzazione, concessione o partenariato pubblico‑privato, con l’obiettivo dichiarato di «dare una scossa» a un immobile bloccato da troppo tempo più che di procedere a una vendita secca.
Casa Deffeyes resta invenduta
Tra i beni che il Comune punta a dismettere figura anche l’ex Casa Deffeyes di via Croce di Città 93, storico fabbricato di proprietà comunale per il quale, nonostante ripetuti tentativi, non si è ancora trovato un acquirente. Nel luglio 2025 la Giunta ha dato mandato al Servizio patrimonio di avviare una nuova procedura di vendita sul libero mercato, con una base d’asta fissata a 864.150 euro (dopo averla pagata un valore corrispondente a 447.386 euro nel momento dell’acquisizione, nell’aprile 1998), cauzione al 5 per cento e presentazione delle offerte entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’avviso all’Albo pretorio, tenendo però conto, negli atti, delle “condizioni di estrema precarietà dell’immobile”.
La determinazione dirigenziale di agosto ha approvato avviso di gara, modulistica e criteri, ma il fatto che l’immobile torni nel Piano alienazioni aggiornato conferma le difficoltà di collocare sul mercato un edificio vincolato e bisognoso di importanti interventi di recupero, per il quale l’Amministrazione continua a cercare una soluzione che consenta di alleggerire il patrimonio e, al tempo stesso, restituire una funzione a un pezzo della città oggi inutilizzato.

Casa Deffeyes, in via Croce di Città ad Aosta
Obiettivi finanziari e urbanistici
Sul piano finanziario, il Piano alienazioni rappresenta anche una leva per contribuire alla copertura degli investimenti previsti nel bilancio e nel programma triennale delle opere, senza ricorrere ad nuovo debito. La scelta di quali beni effettivamente porre in vendita e con quali modalità verrà valutata di volta in volta dalla Giunta, tenendo conto sia delle condizioni di mercato sia delle esigenze di lungo periodo dell’Ente.
Dal punto di vista urbanistico, l’Amministrazione sottolinea l’obiettivo di ridurre il numero di immobili comunali in stato di abbandono o degrado e, se possibile, favorirne il recupero da parte di soggetti privati o del terzo settore, in coerenza con le destinazioni d’uso previste dal Prgc.
Il Piano, che resta uno strumento flessibile e aggiornabile, viene presentato come un tassello della più ampia strategia di “cura” del patrimonio pubblico cittadino, accanto a interventi di rigenerazione urbana e di riuso di edifici strategici che l’ente intende mantenere nella propria disponibilità.









