Furti in serie, riunione del Cosp. Il sindaco Bertolin: «Arnad è esasperata, non violenta»

redazione aostapresse.it

martedì 9 Dicembre 2025 • h. 18:00

Furti in serie, riunione del Cosp. Il sindaco Bertolin: «Arnad è esasperata, non violenta»

di redazione aostapresse.it | Mar 9 Dic 25 – h. 18:00

Di fronte all’ondata di furti che da settimane colpisce la Bassa Valle, culminata nel pestaggio di un presunto ladro ad Arnad, martedì 9 dicembre 2025 si è riunito il Cosp, Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal presidente della Regione Renzo Testolin ed estesa ai sindaci della Plaine ed a quelli di Pontey, Leo Martinet, e di Arnad, Alexandre Bertolin, concentrato sulla situazione dei reati predatori e sulle misure urgenti da mettere in campo.

Il Cosp ha riconosciuto il “significativo incremento dei servizi di vigilanza” delle Forze dell’ordine e la necessità di migliorare la circolazione tempestiva delle informazioni tra cittadini, Comuni e polizia. Sono stati previsti incontri pubblici, organizzati dai sindaci con supporto tecnico delle Forze dell’ordine, per spiegare quando e come segnalare correttamente movimenti sospetti. Un aggiornamento della situazione arriverà nelle prossime settimane.

Alexandre Bertolin: «i cittadini non sono giustizialisti, ma stanchi»

Sui fatti di venerdì 5 dicembre e sulla reazione della popolazione, il sindaco di Arnad Alexandre Bertolin ha pubblicato un lungo intervento sui social media, un messaggio che prova a tenere insieme due piani: la condanna della violenza e il riconoscimento del malessere diffuso.
Bertolin conferma che nel solo comune di Arnad oltre trenta abitazioni e attività sono state colpite da intrusioni negli ultimi mesi: «Un furto non è solo una perdita materiale – ha scritto – ma compromette il senso di sicurezza, genera vulnerabilità, toglie serenità alle famiglie».
Il sindaco di Arnad ha difeso il lavoro delle Forze dell’ordine «che operano spesso in sotto-organico», ma ha ribadito che «la normativa attuale garantisce, troppo spesso, pene simili a una tirata d’orecchi per chi viola la proprietà privata» avvertendo che «la percezione è quella di un sistema che fatica a tutelare i cittadini».

Il sindaco di Arnad, Alexandre Bertolin durante la riunione del Cosp, seduto a fianco del presidente del Cpel, Alex Micheletto ed al Capo di Gabinetto della Questura di Aosta Mariateresa Pino

Il sindaco di Arnad, Alexandre Bertolin durante la riunione del Cosp, seduto a fianco del presidente del Cpel, Alex Micheletto ed al Capo di Gabinetto della Questura di Aosta Mariateresa Pino

Pur rifiutando ogni giustificazione della violenza, Bertolin ha riconosciuto che la mobilitazione dei residenti ha contribuito all’individuazione del sospetto, evitando che si dileguasse nei boschi: «Arnad non è un paese incline alla giustizia sommaria – ha precisato – ma una comunità coesa che sta vivendo un periodo complesso».
Il sindaco ha inoltre contestato alcune letture giornalistiche «sommarie e dai toni eccessivi», chiedendo un racconto più equilibrato, rilanciando l’idea di un coinvolgimento strutturato dei cittadini, nel rispetto della legge, come risorsa per la prevenzione, svelando l’autore, che era rimasto riservato, nel rispetto della deontologia professionale, della lettera inviata ad alcune testate giornalistiche e poi pubblicate anche sui social da diversi residenti, che risulterebbe essere «l’amico» consigliere di minoranza Yannick Joly.

«In veste di sindaco desidero ribadire che sono, e siamo – ha concluso Alexandre Bertolin – come sempre al servizio della comunità, e sarò personalmente pronto a difendere e sostenere il nostro paese a fianco dei nostri compaesani fin dove sarà necessario con l’unico obiettivo di tutelare Arnad e la sua gente».

Il presidente Testolin ha assicurato, nella riunione del Cosp, nuova sinergia tra Comuni e Forze dell’ordine e nelle prossime ore sia il questore sia il comandante dei Carabinieri ripeteranno l’invito a non organizzare ronde, a segnalare i casi sospetti e a non esporsi fisicamente.

La comunità, però, chiede qualcosa in più: strumenti, tempi più rapidi, tecnologia realmente operativa, e una presenza sul territorio percepibile.
È il banco di prova dei prossimi mesi, perché la notte di Arnad non resti un precedente e perché la paura non si trasformi in altro.