Vilma Gaillard, segretaria generale della Cgil Valle d’Aosta, ha definito la campagna per i referendum dell’8 e 9 giugno un’esperienza intensa e partecipata, che ha visto il sindacato impegnarsi attivamente in un contatto diretto con i cittadini, non solo nei luoghi di lavoro ma anche nei mercati, ospedali, fermate degli autobus e piazze.
Nonostante il mancato raggiungimento del quorum, Vilma Gaillard ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento e della consapevolezza democratica che l’iniziativa ha stimolato, in particolare tra i giovani.
La Cgil ha preso atto della sconfitta, ma rilancia l’impegno sindacale a partire dalle oltre 28.000 persone che hanno votato, ringraziando tutti i sostenitori, associazioni, studenti, donne, pensionati, che hanno contribuito alla campagna. Il sindacato continuerà il proprio lavoro di contrattazione, informazione e tutela dei diritti, riaffermando il valore della partecipazione democratica.

Fratelli d’Italia VdA ha commentato il risultato del referendum tramite un post ironico sulla segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein: il mancato quorum sarebbe una vittoria, stemperando le tensioni politiche. Emily Rini, coordinatrice di Forza Italia VdA, ha dichiarato: «Rispetto per chi si è recato alle urne, il governo di centrodestra ne esce rafforzato».
In sintesi, i partiti di centrodestra incassano il risultato come una vittoria strategica, interpretando l’astensione come ulteriore legittimazione ma in generale, il dibattito in Valle d’Aosta sul referendum rimane limitato, più concentrato sulla questione del quorum che sul merito dei quesiti.