L’affluenza nazionale al referendum abrogativo dell’8 e 9 giugno 2025 è calata sensibilmente rispetto ai referendum precedenti: alla chiusura delle urne, alle ore 15 di lunedì 9, la percentuale dei votanti si è fermata al 30,05% valore ben lontano dal 50% + 1 richiesto per validare i referendum.
Alle ore 19 di domenica 8 giugno la percentuale era circa del 15,6%, salendo, alle ore 23, alla fine del primo giorno, a circa il 22,7%.
In Valle d’Aosta l’affluenza finale è stata del 29,04% con 28.401 votanti su 97.805 elettori (12.976 maschi e 15.425 femmine). Ai cinque referendum del 2022 aveva votato il 16,53% mentre alle ultime elezioni europee, dove non è stato eletto nessun candidato valdostano, la percentuale dei votanti era stata 42,54%.
Ad Aosta ha votato il 31,81%, in 8.358 su 26.278 aventi diritto. Il Comune con la percentuale più alta è stato Valgrisenche con il 46,01%, 75 elettori su 163, quello con la percentuale più bassa Bionaz con il 16,11%, 29 elettori su 180.

I risultati (non validi)
Il primo referendum, quello con la scheda di colore verde, sull’abrogazione della disciplina dei licenziamenti illegittimi del contratto di lavoro a tutele crescenti, ha visto la vittoria del “sì”, con 16.531 voti sui 20.432 espressi, pari all’84,75%. I “no” sono stati 2.975, il 15,25%. Le schede nulle sono state 275 (1,35%) e quelle bianche 651 (3,19%).
Il secondo referendum, quello con la scheda di colore arancione, che chiedeva l’abrogazione parziale della normativa sui licenziamenti e la relativa indennità per quanto riguardava le piccole imprese, ha visto 16.515 “sì”, l’82,93% dei 20.906 votanti. I “no” sono stati 3.400, il 17,07% del totale. Le schede nulle sono state 299 (1,43%) e quelle bianche 692 (3,31%).
Il terzo referendum, quello con la scheda di colore grigio, che chiedeva l’abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi, su 21.398 voti validi, ha visto 17.201 “sì”, pari all’84,72%, mentre i “no” sono stati 3.102, il 15,28%. Le schede nulle sono state 288 (1,35%) e quelle bianche 807 (3,77%).
Il quarto referendum, quello con la scheda di colore viola, sull’esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltari, è quello, dei quattro sul lavoro, che ha avuto la percentuale di “sì” più bassa, l’80,50%, con 16.959 voti su 22.073 espressi con i “no” che sono saliti a con 4.101, il 19,47%. Le schede nulle sono state 294 (1,33%) e quelle bianche 711 (3,22%).
Infine, il quinto referendum, quello con la scheda di colore giallo, che chiedeva il dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la concessione della cittadinanza italiana, è stato quello più partecipato, con 22.517 voti e solo 13.899 “sì”, pari al 63,84%, con i “no” che sono stati 7.867, il 36.16% del totale. Le schede nulle sono state 242 (1,07%) e quelle bianche 519 (2,30%).

In sintesi, nei tre quesiti sul lavoro e in quello sui contratti a termine, si è registrato un sostanziale 80-88% di “sì”, confermando una forte adesione tra i pochi campioni di voto. Il quesito sulla cittadinanza ha registrato circa il 65% di “sì”, con un coinvolgimento leggermente inferiore rispetto agli altri.
Anche se in Valle d’Aosta l’affluenza è risultata leggermente più bassa rispetto alla media nazionale, l’esito resta chiaro: i referendum sono invalidi a livello regionale e nazionale, a causa della partecipazione troppo bassa.