Il 22 maggio 2025 si è svolta un’importante udienza presso il Tribunale di Aosta relativa a un’indagine per spaccio di droga: sette persone, residenti in Valle d’Aosta e Lombardia, sono comparse davanti al Giudice per le indagini preliminari (GIP) per essere sottoposte a interrogatori pre-cautelari.
Le accuse, a vario titolo, riguardano spaccio, detenzione e approvvigionamento di sostanze stupefacenti, principalmente cocaina.
L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Aosta, è durata circa un anno e ha portato al sequestro di diversi quantitativi di droga. La maggior parte degli indagati ha scelto di non rispondere alle domande del giudice. La Procura ha richiesto diverse misure cautelari: una custodia in carcere, due arresti domiciliari e quattro obblighi di firma. Il GIP dovrà decidere se accogliere o meno queste richieste. Tra gli indagati figura Domenico Cataldo, 29 anni, residente ad Aosta e presidente della sezione locale della curva sud del Milan. Secondo l’accusa, Cataldo avrebbe gestito lo spaccio nella zona. La Procura ha richiesto per lui gli arresti domiciliari, ma il giudice per le indagini preliminari si è riservato la decisione dopo l’interrogatorio.
Nel mese di aprile, i Carabinieri hanno arrestato due giovani: Marco Perna, 26 anni, originario della Campania ma residente a Courmayeur. Durante una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 150 dosi di cocaina e 3.000 euro in contanti. Il giudice ha disposto per lui il divieto di dimora in Valle d’Aosta; Andrea Seniga, 24 anni, residente in Valle d’Aosta. Fermato in auto in media valle, è stato trovato con 60 grammi di cocaina e una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa. È stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti e porto abusivo di arma.
Inoltre, la Valle d’Aosta è stata coinvolta nell’operazione “Millennium”, una maxi-inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. L’indagine ha portato all’arresto di 97 persone legate alla ‘ndrangheta, tra cui alcuni soggetti che operavano anche in Valle d’Aosta, dove venivano effettuate cessioni di cocaina.
Questi eventi evidenziano una crescente attività di spaccio nella regione, con legami anche a organizzazioni criminali di rilievo nazionale.