Una nuova legge per la competitività, dinamicità delle imprese valdostane

Roberto Rosaire, relatore del disegno di legge sulla competitività, dinamicità e internazionalizzazione delle imprese industriali e artigiane
Roberto Rosaire, relatore del disegno di legge sulla competitività, dinamicità e internazionalizzazione delle imprese industriali e artigiane

Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha approvato all’unanimità, martedì 22 luglio 2025, un nuovo disegno di legge in materia di competitività, dinamicità e internazionalizzazione delle imprese industriali e artigiane, che abroga la legge regionale n. 6/2003.

Gli obiettivi della nuova legge, presentata in aula dal consigliere Roberto Rosaire, sono quelli di sostenere lo sviluppo industriale e artigianale con strumenti aggiornati, più flessibili e mirati, rafforzare la competitività, promuovere la transizione ecologica, sostenere la digitalizzazione e incentivare l’internazionalizzazione ed introdurre misure di semplificazione, come digitalizzazione delle domande, bandi a sportello e riduzione dei tempi di concessione.

Sono previsti contributi a fondo perduto per l’acquisto di beni strumentali sostenibili e ad alta efficienza energetica, progetti di marketing, campagne pubblicitarie e partecipazione a fiere, così come mutui agevolati per investimenti materiali e immateriali. Le azioni dirette della Regione prevedono studi di mercato, partecipazioni collettive a eventi promozionali, organizzazione di seminari e convegni.

Tra le novità salienti la semplificazione procedurale e ampliamento delle spese ammissibili e l’apertura a progetti legati all’economia circolare e alla transizione ecologica. È stato approvato anche un ordine del giorno di Rassemblement Valdôtain per includere le consulenze per il passaggio generazionale tra quelle ammissibili a contributo, sia a favore di familiari che dipendenti).

Il relatore Roberto Rosaire ha rimarcato il fatto che la nuova legge è allineata ai Piani strategici regionali e l’equità tra beneficiari, mentre Stefano Aggravi ha sottolineato il focus sul patrimonio artigianale e sulla continuità d’impresa. Per Erik Lavy la nuova normativa offre strumenti utili ma servono anche politiche per giovani, sull’AI e collaborazione universitaria mentre Aldo Di Marco ha rimarcato la coerenza della legge con “Valle d’Aosta 2030”, utile a rilanciare il tessuto produttivo. Infine, Christian Ganis, pur con riserve sui click day, i tetti bassi ed vincoli d’uso, ha annunciato il voto favorevole.

Luigi Bertschy, assessore regionale allo sviluppo economico ha rivendicato la solidità del sistema di finanziamenti già attivi, per oltre 5 milioni di euro nel 2025, ha sottolineato il valore della contaminazione tra misure e della formazione imprenditoriale ed ha ricordato il coinvolgimento dell’Università della Valle d’Aosta per coltivare competenze adeguate. Una riforma attesa e condivisa che sostituisce una legge ormai datata, risalente al 2003, che aggiorna gli strumenti di sostegno e integra visione strategica, sostenibilità e apertura ai mercati esteri.
L’unanimità dell’Aula testimonia un ampio consenso politico, pur con sensibilità diverse sulle priorità di intervento.