Il Conseil fédéral dell’Union Valdôtaine, riunito nella serata di mercoledì 30 ottobre 2025 a Saint-Christophe, ha approvato all’unanimità un documento che conferma il mandato al presidente incaricato Renzo Testolin a proseguire le interlocuzioni non solo con gli Autonomisti di Centro (AdC), ma anche con le forze moderate elette in Consiglio Valle, vale a dire Partito Democratico e di Forza Italia, con l’obiettivo di “comporre una maggioranza e un governo che possano soddisfare al meglio le condizioni di stabilità, affidabilità e competenza”.
La decisione, formalizzata in un breve testo scritto a mano dalla vicepresidente Patrizia Morelli durante la riunione, segna una svolta dopo giorni di incertezza e di trattative difficili con AdC, che aveva espresso freddezza di fronte alla proposta unionista di due assessorati (sanità e innovazione) e della presidenza del Consiglio regionale: «il Conseil fédéral ci ha dato il mandato di continuare le consultazioni con le forze moderate, dal PD a Forza Italia passando per gli Autonomisti di Centro – ha spiegato Testolin – e questo faremo nei prossimi due o tre giorni, per arrivare a una scelta complessiva che tenga conto degli equilibri politici e delle esigenze di stabilità».
Il documento approvato dal parlamentino unionista invita il presidente incaricato a valorizzare il risultato elettorale dell’UV “in rapporto alla composizione del Governo regionale e agli ambiti che meglio rappresentano le priorità politiche e amministrative del movimento”. Le soluzioni che emergeranno dalle trattative, sottolinea la decisione “dovranno essere condivise con il gruppo consiliare e il Comité fédéral prima di tornare nuovamente al voto del Conseil fédéral”, previsto all’inizio della prossima settimana.

Il documento del Conseil Fédéral
Nella mattinata di venerdì 31 ottobre, l’Union Valdôtaine ha poi ufficializzato in bella copia il documento scritto a mano nella sera precedente: “le Conseil Fédéral de l’Union Valdôtaine à la suite du rapport fait par le Président chargé Renzo Testolin quant aux interlocutions qui se sont ensuivies dans les derniers jours avec les forces politiques représentées au Conseil de la Vallée – si legge – dans le but de composer une majorité et un gouvernement qui puissent remplir au mieux les conditions de stabilité, fiabilité, compétence, souhaitées; afin de valoriser le résultat électoral de l’Union Valdôtaine par rapport à la composition du gouvernement régional et aux domaines qui mieux représentent les priorités politiques et administratives de l’UV; donne mandat au Président chargé Renzo Testolin de poursuivre les rencontres avec les Autonomistes de Centre et avec les forces modérées (PD et FI/Renaissance) afin de trouver la meilleure solution, qui sera à partager avec le Groupe des élus au Conseil et avec le Comité fédéral, avant d’être soumis au Conseil fédéral de l’Union Valdôtaine”.
Trattative complicate e scenari aperti
Dopo l’iniziale ipotesi di un monocolore con AdC, l’Union apre dunque un nuovo perimetro politico che esclude la possibilità di un accordo di governo con Fratelli d’Italia, Lega ed AVS – Rete civica VdA, ma si estende verso le aree centriste e moderate. In termini numerici, un’alleanza con PD e FI garantirebbe 20 seggi, uno in più rispetto al solo accordo con AdC, mentre un’intesa più ampia comprendente tutte e tre le forze arriverebbe teoricamente a 26 consiglieri su 35, per quando sia altamente improbabile un’alleanza che veda insieme Partito Democratico e Forza Italia, per quando non si possa escludere il fatto che alcuni eletti nel movimento di centro destra potrebbero decidere di uscire dal gruppo ed entrare in maggioranza.
La scelta di riaprire il dialogo con più interlocutori risponde al perdurare dell’impasse con AdC e alla volontà dell’UV di evitare un governo debole e di breve durata: «le alternative emergeranno nei prossimi incontri – ha confermato Testolin – che saranno fondamentali per individuare la formula più stabile e rappresentativa».
Il tempo stringe: l’obiettivo resta quello di arrivare a un’intesa prima della seduta del Consiglio Valle del 5 novembre, convocata dalle ore 9, anche nei giorni successivi, dove è prevista, all’ordine del giorno, l’elezioni del presidente del Consiglio e dell’Ufficio di Presidenza, del presidente della Regione e dei relativi assessori regionali, nonché delle Commissioni consiliari permanenti: «dare tempi tassativi è difficile, perché non dipende solo da noi» ha ammesso lo stesso Renzo Testolin.
Gli AdC chiedono “rispetto reciproco, responsabilità e chiarezza”
Da parte loro gli Autonomisti di Centro (dove si sono i movimenti Pour l’Autonomie, Stella Alpina con Azione e Rassemblement Valdôtain) confermano l’intenzione di restare al tavolo, ribadendo, in una nota, “la disponibilità al confronto sui punti programmatici già posti all’attenzione del presidente incaricato”, precisando che l’obiettivo resta quello di “condividere, in tempi certi, una proposta di governo stabile, coerente e capace di rispondere alle reali esigenze della comunità valdostana”.
Gli Autonomisti richiamano anche la necessità di mantenere un dialogo fondato su basi chiare: “ogni fase di questo percorso deve poggiare su principi di rispetto reciproco, responsabilità e chiarezza. Tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Valle godono infatti di una propria dignità e legittimazione, nel pieno mandato ricevuto dagli elettori: un principio che deve restare saldo anche nella definizione degli equilibri di governo e nella costruzione di una prospettiva amministrativa e politica solida”.
Le ipotesi sulla nuova Giunta regionale
Nel frattempo, all’interno dell’UV si discute anche della distribuzione dei futuri Assessorati, con la volontà di mantenere per il movimento i dicasteri più identitari, agricoltura e istruzione e cultura, che potrebbero essere affidati, rispettivamente, a Speranza Girod ed Erik Lavevaz, mentre dovrebbero essere confermati gli incarichi agli assessori uscenti Luigi Bertschy (sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile), Davide Sapinet (opere pubbliche, territorio e ambiente) e Giulio Grosjacques (turismo, sport e commercio): per gli alleati restano disponibili gli Assessorati alla sanità, salute e politiche sociali, quello agli affari europei, innovazione e politiche della montagna, nonché la Presidenza del Consiglio Valle.
 
							







