La lista e il programma per le prossime elezioni regionali da parte di Valle d’Aosta Aperta, coalizione tra Area Democratica – Gauche Valdôtaine, Ambiente Diritti Uguaglianza – Adu VdA, Uniti a Sinistra (gruppo formato da Rifondazione Comunista e Risorgimento Socialista) e Movimento 5 Stelle, sono stati presentati ufficialmente in un bar di Aosta lunedì 21 luglio 2025.
I candidati sono 16 donne e 19 uomini e comprendono figure giovani (21–26 anni) e più esperte (fino a 79 anni), tra cui spiccano, la consigliera regionale uscente Erika Guichardaz, l’ex deputata valdostana Elisa Tripodi, l’ex consigliera regionale Daria Pulz, e gli ex consiglieri comunali ad Aosta Patrizia Pradelli, Vincenzo Caminiti, Carola Carpinello e Pietro Verducci.
Valle d’Aosta Aperta si presenta come una coalizione civico-progressista ed ecosocialista, nata come progetto politico unitario di lungo periodo, e non solo elettorale. Riunisce movimenti, liste civiche, esponenti della società civile e attivisti di sinistra, con un’impostazione chiaramente di opposizione rispetto all’attuale governo regionale e alla destra, ma anche autonoma rispetto alle coalizioni di centrosinistra tradizionali. I valori fondanti sono l’antifascismo, la giustizia sociale, l’uguaglianza, i diritti civili e l’ambientalismo radicale. I temi centrali del programma riguardano la difesa dei servizi pubblici (scuola, sanità, trasporti), la lotta alla precarietà abitativa e lavorativa, la transizione ecologica vera, contro grandi opere (ad esempio contro il progetto della funivia Cime Bianche), l’opposizione netta alla destra e ai compromessi con essa.
Alle elezioni regionali e comunali ad Aosta del 2020 aveva creato, insieme al Partito Democratico ed a Rete Civica il Progetto Civico Progressista, che è entrato in crisi durante la legislatura a causa di divisioni interne e partecipazione al governo. Valle d’Aosta Aperta si distingue per non avere legami organici con partiti nazionali (come il PD) e si definisce come alternativa autonoma e popolare. Il suo programma è più radicale, in particolare sul piano ecologico e sociale, e più critico verso l’autonomismo tradizionale, che considera responsabile di stagnazione e clientele.

Il programma elettorale
Questi i cardini della proposta politica di Valle d’Aosta Aperta, riassunti in sette macro-obiettivi, presentato dall’ex assessore regionale Raimondo Donzel con lo slogan «Tutta un’altra Valle»:
- Promozione di una cittadinanza attiva, per dare piena attuazione alla Costituzione e ai valori dell’antifascismo e della pace;
- Solidarietà forte verso chi subisce situazioni di povertà e precarietà e impegno a rafforzare i diritti del lavoro e i salari;
- Rilancio della sanità, scuola e trasporto pubblici;
- Sostegno effettivo al diritto all’abitare;
- Promozione della parità di genere e contrasto a qualunque forma di discriminazione;
- Attuazione reale di politiche ambientali contro il consumo di suolo e grandi opere (Cime Bianche), per un turismo e un’agricoltura sostenibili in montagna;
- Una proposta di governo forte e alternativa alla destra illiberale, xenofoba, misogina, omo-bitransfobica e ultraliberista e ai suoi alleati di comodo.
I candidati
- Guido Aiazzi, vice ispettore Polizia locale ad Aosta, 45 anni, di Aosta;
- Chiara Berard detta Isabelle, attivista e fotografa, 26 anni, di Aosta;
- Paola Brunet, infermiera in pensione, già assessora comunale a Chamois, 71 anni, di Aosta;
- Vincenzo Caminiti, autista bus, ex consigliere comunale ad Aosta, 64 anni, di Aosta;
- Massimo Cappelli, educatore professionale, 53 anni, di Saint-Marcel;
- Carola Carpinello, consulente finanziaria, già consigliera comunale ad Aosta, 58 anni, di Nus;
- Fulvio Cavalet-Giorsa, logopedista, 59 anni, di Aosta;
- Jeannette Chenal, operatrice socio sanitaria, 45 anni, di Quart;
- Carlo Elio Cheney detto Elio, agente di commercio in pensione, 77 anni, di Saint-Christophe;
- Claudia Maria Craciun, studentessa, 26 anni, di Aosta;
- Paolo Dattola, studente lavoratore, 21 anni, di Gignod;
- Nina-Ionela Dragan, assistente familiare, attivista per i diritti, 51 anni, di Sarre;
- Giuseppe Favara, dipendente pubblico, 48 anni, di Aosta;
- Marco Luigi Foretier, ingegnere, 61 anni, di Aosta;
- Alexandre Glarey detto Alex, funzionario comunale, attivista per il clima e i diritti, 51 anni, di Morgex;
- Erika Guichardaz, dipendente regionale, già amministratrice comunale, consigliera regionale, 48 anni, di Jovençan;
- Christian Guzzi, dipendente Cogne acciai speciali, ex arbitro Aia, 34 anni, di Brissogne;
- Valentina Lelli, impiegata comunale, 40 anni, di Aosta;
- Francesco Lucat, insegnante in pensione, 79 anni, di Emarèse;
- Filippo Macinato, autista autobus, 61 anni, di Verrès;
- Maurizio Nigrisoli, tecnico scolastico in pensione, 69 anni, di Sarre;
- Ivan Palmieri, impiegato, 48 anni, di Châtillon;
- Ernesto Pison, revisore legale, presidente del Comitato discarica sicura Pompiod, 66 anni, di Aymavilles;
- Patrizia Pradelli, operatrice socio sanitaria in pensione, già consigliera comunale ad Aosta, 65 anni, di Arvier;
- Daria Pulz, insegnante di filosofia, già consigliera regionale, 57 anni, di Valpelline;
- Anca Valentina Radu, detta Valentina, operatrice socio sanitaria e caregiver, 48 anni, di Aosta;
- Andrea Robin Preillan, tecnico dell’Assessorato regionale agricoltura e risorse naturali, 51 anni, di Avise;
- Simona Rossi, educatrice di sostegno, 40 anni, di Aosta;
- Vilma Shengjergji, imprenditrice, 44 anni, di Sarre;
- Sharon Erika Standen detta Erika, impiegata 58 anni, di Montjovet;
- Bruno Trentin, dipendente dell’Azienza Usl VdA, presidente dell’associazione Mi Ripiglio, 65 anni, di Nus;
- Elisa Tripodi, funzionaria pubblica, già deputata della Repubblica, 38 anni, di Saint-Rhémy-en-Bosses;
- Erika Vecco, commessa, 51 anni, di Aosta;
- Pietro Diego Verducci, insegnante, già consigliere comunale ad Aosta, 52 anni, di Quart;
- Carlo Pietro Zanotto, insegnante in pensione, 67 anni, di Aosta.
Non essendo ufficialmente presente in Consiglio regionale, visto che il gruppo dove è iscritta la consigliera Erika Guichardaz ha mantenuto la denominazione “Progetto Civico Progressista”, per Valle d’Aosta Aperta è necessario, sulla base dall’articolo 7 della legge regionale 3/1993 provvedere alla raccolta firme per la presentazione formale della lista, tra un minimo di 900 ed un massimo 1.400 di elettori di cittadini iscritti nelle liste elettorali che risiedono in uno dei Comuni della Valle d’Aosta ininterrottamente da almeno un anno.