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Dalla montagna alla sanità: la Giunta disegna il 2026 valdostano

redazione aostapresse.it

martedì 23 Dicembre 2025 • h. 15:00

Dalla montagna alla sanità: la Giunta disegna il 2026 valdostano

di redazione aostapresse.it | Mar 23 Dic 25 – h. 15:00

La conferenza stampa di fine anno della Giunta regionale, che si è tenuta nella serata di lunedì 22 dicembre 2025 al Centro Saint-Bénin di Aosta, di fronte a Palazzo regionale, ha messo al centro tre parole chiave per il 2026: attrattività, sicurezza e identità, con un filo conduttore di forte continuità tra la chiusura del 2025 e l’avvio della nuova legislatura.

Leonardo Lotto: Europa, innovazione e giovani

L’assessore agli affari europei, innovazione, Pnrr, politiche nazionali per la montagna e politiche giovanili, Leonardo Lotto, il primo a parlare della nuova Giunta regionale, ha definito il 2026 come l’anno in cui la Valle d’Aosta dovrà «interpretare il mondo che cambia» tra guerre ai confini d’Europa, emergenza climatica, crisi demografica e rivoluzione digitale entrata nella fase delle regole.
​La Regione, «abbastanza piccola da non potersi permettere inerzie e abbastanza autonoma da costruire risposte originali», punta a una presenza stabile nei processi decisionali dell’Unione europea e ad un uso responsabile dell’intelligenza artificiale per semplificare i servizi e «restituire diritti e tempo» ai cittadini.
​Per Lotto la montagna è il banco di prova delle trasformazioni globali, dal cambiamento climatico allo spopolamento, mentre il Pnrr entra nella fase più delicata: chiudere i progetti in tempo non basta, occorre che lascino in eredità competenze, infrastrutture durevoli e amministrazioni più robuste, con le politiche giovanili come punto di sintesi su casa, lavoro, mobilità e partecipazione alle decisioni.​

Carlo Marzi, Erik Lavevaz, Speranza Girod, Luigi Bertschy, Renzo Testolin, Leonardo Lotto, Mauro Baccega, Davide Sapinet e Giulio Grosjacques

Carlo Marzi, Erik Lavevaz, Speranza Girod, Luigi Bertschy, Renzo Testolin, Leonardo Lotto, Mauro Baccega, Davide Sapinet e Giulio Grosjacques

Speranza Girod: agricoltura, media montagna e consorzi

New entry nell’Esecutivo regionale, l’assessora all’agricoltura e risorse naturali, Speranza Girod, ha puntato sulla connessione strutturale tra agricoltura e turismo, con una norma sulla multifunzionalità per rendere più attrattive le aziende e integrare il reddito agricolo con attività agrituristiche e di filiera corta.
​Partendo dall’esperienza diretta di Fontainemore, dove era sindaca, Comune di media montagna colpito da eventi estremi, ha indicato come priorità la tenuta dei territori più fragili, dove anti-economicità e carenza di manodopera rischiano di accelerare abbandono e dissesto, proponendo nuove figure professionali e possibili indennità compensative per mantenere il presidio.​
Girod ha chiesto una revisione della legge sui 176 Consorzi di miglioramento fondiario, oggi retti quasi solo da volontari, ipotizzando Consorzi di secondo livello e Piani di lavoro pluriennali, in «un lavoro stretto e continuo» fra Regione, Enti locali, Consorzi, imprese e cittadini, anche per affrontare innovazioni normative e sanitarie che toccano il comparto.​

Mauro Baccega: bilancio, credito e casa

L’assessore al bilancio, finanze e politiche creditizie, Mauro Baccega, ha presentato il bilancio 2026‑2028, recentemente approvato, come «strumento solido» che evita l’esercizio provvisorio e consente di programmare interventi con prudenza e visione, destinando una quota significativa di risorse alle giovani generazioni, dall’edilizia scolastica alla tutela del territorio, fino alla viabilità e alle infrastrutture sportive.​
Sul piano politico ha definito la maggioranza «autonomista, federalista e liberale», con l’obiettivo di garantire stabilità in un contesto nazionale ed europeo complesso e un confronto costante con il Governo italiano per difendere le prerogative dello Statuto speciale e ottenere risorse adeguate alle sfide della montagna.
​Per il 2026 Baccega punta a migliorare l’accesso al credito di imprese e professionisti, a rafforzare i mutui agevolati per acquisto e ristrutturazione della casa, anche seconde case, legandoli alla riqualificazione energetica e alla sicurezza degli edifici, ed a rivedere la legge sull’edilizia residenziale pubblica per risposte «più snelle e più giuste» alle famiglie in fragilità abitativa, con la finanziaria regionale Finaosta nel ruolo «di vero motore finanziario dello sviluppo regionale».​

Mauro Baccega durante il suo intervento

Mauro Baccega durante il suo intervento

Erik Lavevaz: scuola 0‑6, campus e cultura identitaria

L’assessore all’istruzione, cultura e politiche identitarie, Erik Lavevaz, ha parlato di una legislatura nel segno della continuità con il quinquennio precedente, orientata a rafforzare in modo coordinato scuola, università e cultura come assi dello sviluppo regionale.​
Sul fronte scolastico ha individuato due nodi centrali: la situazione degli edifici della città di Aosta, con «la questione cronica» delle palestre, e il decollo definitivo del sistema educativo 0‑6, che trasformerà i nidi da servizi a pagamento a parte gratuita ed integrata del Sistema educativo ordinario, con un impatto rilevante per le famiglie.​
In cultura, Lavevaz ha messo al centro la gestione «dei gioielli del patrimonio regionale», con numerosi cantieri in corso o in partenza, ed una governance che leghi musei, archivi, biblioteche e siti storici, mentre sul versante identitario ha annunciato il rilancio del Brel (Bureau régional ethnologie et linguistique) come hub della cultura valdostana e una maggiore coordinazione delle società storiche e delle associazioni culturali.​

Davide Sapinet: viabilità, casa pubblica e clima che cambia

L’assessore alle opere pubbliche, territorio e ambiente, Davide Sapinet, ha legato l’apertura al traffico del ponte di Chevril al messaggio di una Valle d’Aosta «più connessa», anticipando per il 2026 un Piano di manutenzione straordinaria su ponti, viadotti, gallerie e strade verso le testate di valle, oltre alle nuove connessioni intervallive.​
Fra le priorità ha citato «una Valle più sicura» con opere di protezione idrogeologica, dalla messa in sicurezza dei versanti alla manutenzione dei corsi d’acqua, anche in sinergia con l’Assessorato all’agricoltura in aree come Bionaz, e una Valle «più efficiente e virtuosa» nella gestione dei rifiuti, in stretto coordinamento con gli Enti locali.
​Sapinet ha richiamato inoltre l’implementazione della ciclabile di fondovalle (Ciclovia Baltea), gli interventi sull’edilizia residenziale pubblica Arer, con la riqualificazione di alloggi sfitti e trenta nuovi alloggi alle case Giacchetti, più nuovi progetti al quartiere Dora, la revisione del Piano territoriale paesaggistico e la gestione delle grandi concessioni idroelettriche, in un quadro fortemente condizionato dai cambiamenti climatici.

Carlo Marzi ripreso durante il suo intervento

Carlo Marzi ripreso durante il suo intervento

Carlo Marzi: nuovo “Parini” e integrazione sociosanitaria

L’assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Carlo Marzi, ha riassunto il 2026 sotto il titolo «lavorare assieme», indicando nell’integrazione socio-sanitaria la chiave per dare continuità ai progetti avviati con il Piano della salute e del benessere sociale del 2023.​
Ha ricordato che la gara per il nuovo ospedale regionale “Parini”, rilanciata nella scorsa legislatura, si è chiusa nel 2025 e che il 2026 vedrà l’avvio dei lavori «per una struttura moderna e funzionale» integrata con Centrale operativa territoriale, Case della comunità, Aggregazioni funzionali territoriali e ospedali di comunità, al J.B. Festaz di Aosta ed a Verrès.​
Sul versante sociale Marzi ha rivendicato la riforma delle leggi regionali su disabilità, invecchiamento e politiche familiari, la sperimentazione, la prima in Italia, di un modello certificato di prevenzione e monitoraggio del bullismo, l’avvio del servizio “Sollievo” e del Centro unico per i giovani con disturbo dello spettro autistico al Cea di Gressan, oltre a nuovi progetti di coabitazione per anziani e di autonomia abitativa per persone con disabilità.​

Giulio Grosjacques: turismo, grandi eventi e leggi di settore

L’assessore al turismo, sport e commercio, Giulio Grosjacques, ha ricordato che nel 2024 le presenze hanno superato quota 4,063 milioni e che tra gennaio e ottobre 2025 quel livello è stato praticamente raggiunto, con un pieno recupero delle quote di turismo straniero rispetto al pre‑pandemia.
​Il 2025 è stato segnato da una forte visibilità sui media grazie alle Coppe del mondo di snowboard cross, sci nordico e alpino, Trofeo Mezzalama, Giro d’Italia, TorX, Walserwaeg e gare di mountain bike Uci, eventi che nel 2026 saranno inseriti in un Piano di marketing strategico «per consolidare il brand “Valle d’Aosta” e destagionalizzare i flussi».​
Grosjacques ha richiamato il progetto “Lo sci per tutte le abilità”, riconosciuto come buona pratica dal ministro per le Disabilità, e i nuovi progetti “In3vie” e “Caspita” finanziati con fondi statali ed europei, mentre sul fronte imprese ha rimandato alla piena attuazione nel 2026 della legge regionale 25/2025 per gli investimenti sostenibili delle strutture turistico‑ricettive e commerciali e della legge 16/2025 sugli alloggi per il personale e il riuso degli alberghi dismessi, oltre alla volontà di rendere strutturali i contributi agli esercizi di vicinato.

Renzo Testolin conclude il suo intervento

Renzo Testolin conclude il suo intervento

Luigi Bertschy: lavoro, conciliazione, ricerca e mobilità

Il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, ha definito il 2026 «primo vero anno di attuazione del programma di legislatura», con tre pilastri: trasporti, politiche energetiche e lavoro di qualità.
​Sul versante sociale ha annunciato l’avvio del voucher per la conciliazione dei tempi di cura, sostenuto da 15 milioni di euro di fondi strutturali, pensato in particolare per favorire l’occupazione femminile, e la messa a regime della legge sul Centro unico della ricerca, destinato a diventare perno del sistema regionale di innovazione.
​In tema di mobilità Bertschy ha fissato per il 2026 la conclusione dei lavori dell’aerostazione di Aosta con apertura estiva, la chiusura dei cantieri per la riattivazione della ferrovia entro fine anno e la prosecuzione del confronto con le società autostradali per migliorare la scontistica per i valdostani, oltre alla chiusura dell’iter sulle Cime Bianche, al collegamento con Cogne e ai cantieri Chaz Dura a La Thuile e Maison Vieille a Courmayeur.​

Renzo Testolin: «una Valle viva, sicura e riconoscibile»

In chiusura il presidente Renzo Testolin ha proposto il titolo politico della nuova legislatura: «attrattività, sicurezza e identità», a fianco della sostenibilità, per descrivere una Valle d’Aosta che vuole restare «terra viva, accessibile e accogliente».​
Sulla tenuta economica ha ricordato un tasso di disoccupazione minimo al 3,2 per cento e una media intorno al 3,9, contro un’Italia al 6 – 6,5 per cento nel 2025, con circa 450 mutui concessi tramite Finaosta a sostegno dell’accesso alla casa, e ha rivendicato l’attrattività del sistema formativo con 1.109 iscritti all’università, di cui oltre 450 da fuori Valle.
​In termini di attrattività complessiva Testolin ha richiamato le oltre 4 milioni di presenze turistiche, i circa 340 mila visitatori al Forte di Bard e i 280 mila ai castelli, i 2.880 interventi dei Vigili del fuoco (più 550 dei volontari), i 650 interventi del Soccorso alpino valdostano e i 198 interventi tecnici di urgenza di Protezione civile dopo l’alluvione di aprile, numeri che giustificano sia l’investimento nella Protezione civile e nelle infrastrutture, sia il rilancio dell’identità autonomista, con il percorso «di modernizzazione dello Statuto speciale» e il ruolo del Trattato del Quirinale che porterà a marzo 2026 in Valle d’Aosta un nuovo vertice italo‑francese di alto livello.

Aurelio Marguerettaz, in fondo alla sala

Aurelio Marguerettaz, in fondo alla sala

Alla conferenza stampa hanno assistito una dozzina di giornalisti, l’Ufficio di presidenza del Consiglio Valle (il presidente Stefano Aggravi, i vice Loredana Petey e Massimo Lattanzi ed i segretari Laurent Viérin e Corrado Bellora) e numerosi dirigenti regionali, mentre in sala sedevano soltanto sei consiglieri regionali (Michel Martinet, Cristina Machet, Corrado Jordan, Luisa Trione e Josette Borre, e cui si è aggiunto, successivamente, Aurelio Marguerettaz).
Con l’avvicinarsi delle ore 18, per la cerimonia degli auguri sono arrivati altri consiglieri regionali e diverse autorità civili e militari, riempiendo rapidamente il Centro Saint‑Bénin, solitamente sede di mostre regionali, e costringendo gli addetti a sgomberare in fretta le sedie riservate alla stampa e a chiudere una conferenza durata circa un’ora e un quarto.

I dettagli degli interventi della Giunta regionale si possono approfondire qui.