La Regione Valle d’Aosta e l’Azienda Usl hanno varato il progetto “Ultra – Università in liaison con il Polo traumatologico alpino”, un accordo operativo con il Dipartimento di scienze chirurgiche dell’Università di Torino per portare all’ospedale regionale “Parini” competenze universitarie, formazione strutturata e ricerca clinica, con ricadute immediate sull’assistenza.
L’intesa parte da un dato semplice: la Valle d’Aosta ha 124mila residenti ma ogni anno accoglie 3,5 milioni di presenze turistiche. In montagna il trauma è frequente (sci, alpinismo, trekking, bike). “Ultra” mette a sistema ciò che già funziona e lo potenzia, collegando i servizi valdostani con la rete accademica torinese.
Chi entra subito in rete
- Ortopedia e traumatologia;
- Radiologia (urgenza, interventistica, neuroradiologia);
- Recupero e rieducazione funzionale.
L’obiettivo: un ecosistema unico in cui assistenza, formazione e ricerca si sostengono a vicenda, facendo del “Parini” un presidio clinico e formativo di rilevanza sovraregionale.
Cosa prevede ULTRA (in concreto)
- Formazione e aggiornamento: percorsi formativi comuni; tutoraggio per tirocini; periodi di frequenza del personale Usl nei reparti universitari; specializzandi presenti nei servizi valdostani e nei centri traumatologici invernali;
- Ricerca e innovazione: partecipazione a studi multicentrici con la propria casistica “alpina”, valorizzata perché unica per volumi e tipologia di traumi;
- Integrazione clinica: rete tra reparti universitari e Parini per consulenze specialistiche, procedure di alta complessità, percorsi condivisi dei pazienti e sedute operatorie mirate.
Perché conta
Secondo l’Assessorato regionale alla sanità, salute e politiche sociali l’iniziativa è un passaggio cruciale: garantisce qualità clinica, aggiornamento continuo e innovazione. Per i professionisti è un canale stabile di crescita; per residenti e turisti significa cure di livello più alto senza spostarsi; per la Regione è anche attrattività di medici e specializzandi.
Il direttore generale dell’Azienda Usl, Massimo Uberti, ha parlato di «trasformazione profonda del sistema»: si aprono al “Parini” competenze di altissimo livello e una rete clinica che supera i confini regionali. Il professor Paolo Fonio, direttore del Dipartimento di scienze chirurgiche dell’Università di Torino, sottolinea l’occasione di modelli condivisi e aggiornamento tecnico-scientifico continuo, convinto che il percorso «si allargherà presto ad altre discipline».
Prospettiva
“Ultra” è pensato per estendersi progressivamente oltre le tre strutture iniziali, in base alle opportunità e agli interessi reciproci, con governance definita da convenzioni operative tra Regione, Azienda Usl e Università. Tradotto: meno retorica, più protocolli, più formazione sul campo e più ricerca utile ai pazienti.