Poco dopo le ore 3.30 di lunedì 13 ottobre 2025 si è concluso, nelle palestre della scuola “Einaudi” di Aosta, lo spoglio centralizzato delle schede per il ballottaggio ad Aosta, che si è tenuto domenica 12.
Il risultato è di strettissima misura: Raffaele Rocco, con vice Valeria Fadda, ha vinto con 6.420 voti, il 50,06%, rispetto a Giovanni Girardini, con vice Sonia Furci, che si è fermato a 6.405 preferenze, il 49,94%, con uno scarto di soli 15 voti (e dello 0.12%).
I votanti sono stati 13.070, il 45,7% degli aventi diritto, con 328 schede bianche (1,99%) e 524 schede nulle (3,18 %). Nel primo turno, il 28 settembre, Rocco e Fadda avevano ricevuto complessivamente 7.077 voti totali (45,29%) perdendone 672 in due settimane , mentre Girardini e Furci ne avevano raccolti 6.670 (42,69%), con 265 preferenze in meno.
Le reazioni
Il margine di 15 voti rende il risultato estremamente risicato. Come ha scritto sui social media Manuel Cipollone, consigliere eletto per Fratelli d’Italia, che sostiene la candidatura di Giovanni Girardini insieme a Forza Italia, Renaissance Valdôtaine e Lega Vallée d’Aoste, i «numeri sono ufficiosi, con differenze talmente risibili, che è impossibile commentarli a caldo. Non fate prevalere lo sconforto. Quello che è successo politicamente stasera resterà negli annali. Il 12 ottobre 2025 non è il sigillo di una vittoria, ma l’ultimo avviso, non troppo bonario, di sfratto».
«C’è naturalmente molto rammarico per aver perso per soli 15 voti – ha aggiunto Emily Rini, coordinatrice regionale di Forza Italia – uno scarto minimo, soprattutto se pensiamo al divario che, sulla carta, ci separava dall’alleanza autonomista di sinistra. Ma il dato più sconcertante è un altro: l’astensionismo. La maggioranza degli aostani ha scelto di non votare. E su questo la politica, tutta, deve interrogarsi profondamente. Non basta riempire i social di video e proclami o farsi vedere solo in campagna elettorale: serve esserci sempre, con serietà e costanza, stare in mezzo alla gente, ascoltare i problemi reali del territorio».
Giovanni Girardini ha quindi annunciato la richiesta di riconteggio, denunciando «troppi errori nello scrutinio» ed un’errata valutazione sulla «valanga di schede nulle contestate in sede di spoglio», annunciando l’abbandono della politica attiva nel caso venga confermata la sconfitta elettorale.
Lo scrutinio delle elezioni comunali non prevede l’attribuzione di voti contestati come per le regionali (che hanno portato ad un cambio di consigliere) e quindi, con questo esito, Raffaele Rocco e Valeria Fadda risultano ufficialmente eletti sindaco e vice sindaca di Aosta, salvo un ricorso al Tribunale amministrativo regionale che potrebbe mettere in discussione lo scrutinio. L’alleanza che li sostiene è composta da Union Valdôtaine, Federalisti Progressisti – Partito Democratico – +Aosta – Psi, Stella Alpina – Rassemblement Valdôtain, Pour l’Autonomie e dalla lista civica Rev-.
Raffaele Rocco e Valeria Fadda hanno espresso «soddisfazione per il risultato elettorale finora emerso, sia al primo che al secondo turno», definendolo «un segnale importante, che testimonia l’impegno e la partecipazione di tanti cittadini e cittadine che hanno voluto sostenere un progetto concreto di rinnovamento e di attenzione al bene comune», sottolineando il tema del forte astensionismo, invitando a «riflettere su una città oggi divisa e in parte disillusa», e ribadendo la necessità di «lavorare per ricostruire fiducia, dialogo e partecipazione attiva». In attesa della proclamazione ufficiale della Commissione elettorale, prevista per martedì 14 ottobre, Rocco e Fadda hanno ringraziato gli elettori assicurando «il massimo impegno per il bene di tutti i cittadini e per il futuro della comunità».
L’Union Valdôtaine, che li ha sostenuti, ha parlato di una «vittoria, seppur di misura», ma anche di «un segnale forte e inequivocabile che la comunità ha voluto esprimere» invitando a «raccogliere questo segnale» ed a «sanare la distanza tra l’istituzione e il cittadino», richiamando la necessità di «una politica che torni a essere servizio, vicina e per la gente».
L’UV ha sottolineato come il risultato elettorale, tanto alle regionali quanto alle comunali, confermi la fiducia dei valdostani, ma avverte che «non basta»: serviranno «umiltà, dedizione e spirito costruttivo per tradurre il consenso in risultati concreti. I cittadini non credono più alle parole, chiedono fatti, impegno e presenza. Sarà un compito difficile, ma necessario».

Confronto con le elezioni precedenti
Nel 2020 si tenne anch’esso un ballottaggio per il Comune di Aosta: al primo turno Gianni Nuti, con Josette Borre vice sindaca (recentemente eletta in Consiglio Valle), sostenuto da Union Valdôtaine, Progetto Civico Progressista ed Alliance Valdôtaine, ottenne 6.361 voti (38,84%) e, al ballottaggio, venne eletto con 6.794 voti (53,34%), superando sempre Giovanni Girardini, che aveva come candidata vice sindaca Roberta Balbis, in rappresentanza del suo movimento politico, Rinascimento Valle d’Aosta. In quell’occasione, il sindaco è risultato vincente con un margine relativamente più netto rispetto all’attuale risultato, e con un consenso superiore a quello del primo turno. L’affluenza al ballottaggio 2020 fu del 45,93%.
Nel 2015 non si arrivò al ballottaggio: il candidato Fulvio Centoz, con vice Antonella Marcoz, sostenuto da PD, Union Valdôtaine, Stella Alpina e movimenti autonomisti (anche lui recentemente eletto in Consiglio Valle), vinse già al primo turno con 8.938 voti (54,19 %). L’avversario più vicino era stato Loris Sartore, attuale assessore comunale all’ambiente uscente, che raccolse 2.094 voti (12,69 %) insieme alla candidata vice sindaca Giuliana Lamastra.
- Nel 2015 la coalizione autonomista/centrosinistra vinse in modo abbastanza solido, senza bisogno di ballottaggio;
- nel 2020 il passo verso il ballottaggio fu più serrato, ma il Gianni Nuti riuscì a consolidare un margine più confortevole nel secondo turno;
- nel 2025, il risultato è ai limiti della contabilità “statistica”: 15 voti di scarto su migliaia sono un margine estremamente stretto, e rendono il risultato “storico” per la sua incertezza.

Composizione del Consiglio comunale di Aosta
Sulla base dei voti di lista e delle preferenze indicate, questo sarà il nuovo Consiglio comunale di Aosta, come già evidenziato dopo il primo turno.
Consiglieri di maggioranza (18), da cui verranno nominati da cinque a sette assessori comunali:
- Union Valdôtaine (2.361 voti – 16,15 %)
Alina Sapinet, 383 preferenze;
Marco Gheller, 348;
Corrado Cometto, 333;
Giusy Bal, 226;
Stefano Coquillard, 210;
Sylvie Hugonin, 190;
Julien Charbonnier, 154;
(primo escluso Enrico Davì, 145). - Federalisti Progressisti PD – +Aosta – PSI (2.114 voti – 14,46%)
Clotilde “Titti” Forcellati, 262 (potrebbe optare per il Consiglio regionale);
Cecilia Lazzarotto, 260;
Luca Tonino, 258;
Sara Timpano, 163;
Silvia Caveri, 159;
Paolo Tripodi, 149
(primo escluso Umberto Fossà, 121;
secondo escluso Antonio Crea, 111). - Stella Alpina – Rassemblement Valdôtain (1.173 voti – 8,02%)
Simonetta Salerno, 217;
Monica Carradore, 155;
Nicolò Carlo Munier, 147;
(primo escluso Ivo Letey, 111). - Lista Rev- (1.529 voti – 3,62 %)
Samuele Tedesco, 245;
(prima esclusa Ilaria Ramolivaz, 89). - Pour l’Autonomie (560 voti – 3,83 %)
Giorgio Giovinazzo, 168;
(prima esclusa Monica Schiavello, 75).
Consiglieri di minoranza (8):
- Forza Italia (1.822 voti – 12,46%)
Refat “Tati” Mehmeti, 170;
Christian Chuc, 137;
(primo escluso Antonio Marchesano, 118, eletto nel caso delle dimissioni di Sonia Furci, dopo quelle di Giovanni Girardini). - La Renaissance Valdôtaine (1.799 voti, 12,31%)
Cristina Dattola, 222;
Arianna Viglino, 210;
(primo escluso Davide Papalia, 145). - Fratelli d’Italia (1.377 voti, 9,42%)
Giuseppe Manuel Cipollone, 193;
(primo escluso Luca Lattanzi, 116, eletto nel caso delle dimissioni di Giovanni Girardini). - Lega Vallée d’Aoste (1.004 voti – 6,87%)
Sylvie Spirli, 179;
(prima esclusa Flavia Giulia Varetti, 125). - Alleanza Verdi e Sinistra – Europa Verde – Sinistra Italiana (1.073 voti, 7,34 %)
Eugenio Torrione (candidato sindaco, eletto ma si dimetterà per incompatibilità con il Consiglio regionale), subentra Katya Foletto, candidata vice sindaca;
(primo escluso Gianpaolo Fedi, 122).
Dal precedente Consiglio comunale sono quindi confermati gli assessori uscenti Alina Sapinet, Corrado Cometto, Clotilde Forcellati e Samuele Tedesco, il presidente del Consiglio comunale Luca Tonino e le consigliere Cecilia Lazzarotto, Cristina Dattola e Sylvie Spirli, con 19 nuovi eletti, pari al 70,37%. Della Giunta comunale uscente 4 dei 7 componenti sono stati rieletti, per una percentuale di rinnovo del 42,9%.