Renzo Testolin incaricato di formare il nuovo governo regionale

Il siège central dell'Union Valdôtaine, dove si tengono le riunioni politiche
Il siège central dell'Union Valdôtaine, dove si tengono le riunioni politiche

Con 76 voti favorevoli e una sola astensione (Franco Montrosset di Jovençan), il Conseil fédéral dell’Union Valdôtaine ha conferito nella serata di giovedì 23 ottobre 2025 a Renzo Testolin, l’incarico di formare la nuova maggioranza e il nuovo Governo regionale.
L’assemblea, riunita nel salone della Fédération des cooperatives a Saint-Christophe, ha approvato quasi all’unanimità la proposta del Comité fédéral del movimento autonomista.

Il presidente della Regione uscente, il più votato alle elezioni del 28 settembre con 3.808 preferenze, ha avviato venerdì 24 ottobre un nuovo giro di consultazioni con le forze politiche rappresentate in Consiglio Valle: «l’obiettivo è raccogliere tutti gli elementi utili a delineare un quadro chiaro per le decisioni che dovrà prendere l’Union – ha dichiarato Testolin – le cose fatte bene richiedono tempo, non ci sono i tempi tecnici per chiudere tutto entro martedì».
La prima seduta della XVII legislatura, prevista per martedì 28 ottobre, si limiterà quindi, con ogni probabilità, solo alla convalida degli eletti e al giuramento dei consiglieri, rinviando la nomina del nuovo Governo e delle cariche apicali: «i tempi sono veramente stretti – ha ribadito – ma la mattinata è stata proficua per individuare punti comuni e opportunità per creare un governo allineato sugli argomenti più importanti e capace di dare stabilità per i prossimi cinque anni».

Tre scenari per la maggioranza

Secondo il documento approvato dal Conseil, l’Union “ha la responsabilità di svolgere un ruolo centrale nel contesto politico della Valle d’Aosta” e ora si trova di fronte a tre possibili opzioni:

  • una maggioranza autonomista con AdC (19 seggi complessivi);
  • la continuità con AdC e PD (22 seggi);
  • un nuovo asse politico con Forza Italia-Renaissance (23 seggi).

Un’eventuale alleanza con il centrodestra unito (24 seggi), ipotizzata dal commissario di Fratelli d’Italia Enzo Amich, appare al momento improbabile.

Il via libera all’incarico è arrivato dopo il parere favorevole del costituzionalista Nicola Lupo, che ha chiarito l’assenza di ostacoli giuridici alla rielezione in Giunta di Renzo Testolin e Luigi Bertschy, nonostante i precedenti incarichi. Una questione che aveva diviso il dibattito politico delle scorse settimane, ma che l’Union considera ora «definitivamente risolta».

Il percorso di formazione del governo sarà coordinato da Testolin insieme alla Commissione politica, composta dal presidente UV Joël Farcoz, dai due vice Patrizia Morelli e Amedeo Follioley, dal capogruppo uscente in Consiglio Valle, Aurelio Marguerettaz e dal responsabile degli Enti locali Michel Martinet. Dopo il confronto con i partiti, sarà nuovamente convocato il Conseil fédéral per approvare il perimetro politico e, successivamente, la squadra di governo.

Renzo Testolin in Consiglio Valle
Renzo Testolin in Consiglio Valle

Il confronto con le forze politiche

Tra i primi a essere ascoltati venerdì 24 ottobre, gli Autonomisti di Centro,  che riuniscono i movimenti Pour l’Autonomie, Stella Alpina, Azione e Rassemblement Valdôtain ed esprimono sei consiglieri, che avevano chiesto un “confronto reale e trasparente” tra le forze autonomiste per definire le priorità programmatiche della nuova Legislatura: «è necessario individuare al più presto una cornice politica e programmatica capace di offrire risposte concrete e tempestive alla comunità valdostana – si legge in una nota diffusa prima dell’incontro con il presidente incaricato – mettendo al centro le persone, le imprese e i territori, con una visione condivisa di sviluppo e di buon governo». AdC ha chiesto che il successo elettorale del blocco autonomista venga riconosciuto nella composizione del futuro Esecutivo, così come dal Partito Democratico, che ha eletto tre consiglieri,  è arrivata la conferma della “disponibilità a proseguire su un progetto autonomista e progressista” esprimendo “fiducia in un esito positivo della trattativa”.

Sul versante del centrodestra, i toni sono stati cautamente interlocutori ma aperti al dialogo. Il neo consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alberto Zucchi, ha ribadito che la disponibilità del suo movimento  vale solo in una logica di coalizione unitaria così come la Lega Vallée d’Aoste, che, per voce della segretaria Marialice Boldi ha rilanciato l’idea della maggioranza ampia a 24 seggi «per garantire stabilità e consentire riforme che richiedono una maggioranza qualificata», mentre dalla coordinatrice regionale di Forza Italia, Emily Rini, è arrivato l’apprezzamento per il metodo di lavoro ricordando l’impegno con i valdostani «e non con l’UV».
Sabato 25 ottobre è previsto l’incontro con la delegazione di AVS – Rete Civica VdA, che chiuderà il primo giro di consultazioni.

Verso la nuova Legislatura

Il percorso verso la formazione della nuova maggioranza si annuncia dunque ancora articolato. Se da un lato l’Union Valdôtaine punta a mantenere la regia del processo e a garantire continuità amministrativa, dall’altro i potenziali alleati, autonomisti, progressisti e centrodestra, muovono ciascuno con proprie condizioni e visioni. Per ora Renzo Testolin mantiene il riserbo e invita alla prudenza. Ma il messaggio di fondo è chiaro: la ricerca di un equilibrio politico stabile e condiviso resta la priorità, anche a costo di qualche giorno in più di trattativa.

articolo modificato dopo la pubblicazione iniziale