Oltre 1.100 passaggi di cura in nove mesi: la COT si conferma il cuore della sanità territoriale

Le operatrici del COT nella sede dell'Azienda Usl della Valle d'Aosta
Le operatrici del COT nella sede dell'Azienda Usl della Valle d'Aosta

In soli nove mesi di attività piena, la Centrale operativa territoriale (COT) dell’Azienda Usl Valle d’Aosta ha gestito 1.191 passaggi assistenziali tra casa, ospedale e strutture, prendendo in carico 1.029 pazienti fragili, anziani e non autosufficienti, con un’età media di 76 anni.
Un risultato che conferma il ruolo strategico di questo nuovo strumento nella continuità assistenziale e nella riduzione dei ricoveri evitabili, come previsto dal Decreto ministeriale 77/2022 che ha ridisegnato la sanità territoriale italiana.

Un modello già pienamente operativo

Attivata a metà 2024 e finanziata attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la COT valdostana, situata nei locali di via Guido Rey 1, ad Aosta, è stata una delle prime in Italia a entrare in funzione: «si tratta di uno degli strumenti più concreti della riforma sanitaria – ha spiegato il direttore generale dell’Usl, Massimo Ubertie il suo avvio anticipato testimonia la capacità del nostro sistema di innovare e di mettere al centro il cittadino, garantendo risposte rapide e coordinate, soprattutto per le persone più fragili».

Nei primi nove mesi del 2025, la COT ha indirizzato 649 pazienti verso le cure domiciliari, 519 verso strutture territoriali e 23 verso strutture sanitarie fuori Valle.
Tra i casi domiciliari, 391 pazienti hanno ricevuto cure infermieristiche a casa e 268 sono stati avviati a percorsi di riabilitazione post-ricovero.

«Questi numeri – ha sottolineato Roberta Oriani, infermiera coordinatrice della COT – dimostrano come la Centrale sia ormai un nodo fondamentale per la gestione integrata dei bisogni sanitari, assicurando interventi tempestivi e appropriati a casa del paziente o nelle strutture più idonee».
Le segnalazioni di presa in carico arrivano soprattutto dai reparti di geriatria (240 casi) e medicina (136), ma è significativo anche il dato di 54 pazienti gestiti direttamente dal domicilio, evitando l’accesso al Pronto soccorso, e di 33 pazienti intercettati proprio al Pronto soccorso, poi indirizzati a percorsi territoriali adeguati.

Roberta Oriani, coordinatrice del COT
Roberta Oriani, coordinatrice del COT

Dalla casa all’ospedale

La COT coordina quotidianamente il lavoro di medici di medicina generale, pediatri, specialisti e infermieri ospedalieri e territoriali, avvalendosi di una piattaforma digitale che consente di condividere dati clinici e monitorare in tempo reale i percorsi di cura. L’analisi dell’attività mostra un picco di richieste durante i mesi estivi, legato al caldo e alle patologie croniche dell’età avanzata, ma la struttura ha mantenuto la capacità di rispondere in tempi rapidi, anche nelle fasi critiche.

Tra le attività aggiuntive, la COT coordina anche il servizio di prelievi per pazienti oncologici fragili, in collaborazione con il Day hospital oncologico, organizzando gli esami direttamente a domicilio o in strutture territoriali vicine alla residenza. Una misura che per l’Azienda Usl “riduce gli accessi in ospedale e favorisce la continuità dei controlli clinici”.

«La sfida principale – ha osservato Laura Plati, dirigente del servizio delle professioni sanitarie – è rafforzare la comunicazione tra tutti gli attori del sistema. Stiamo investendo nella telemedicina e nella formazione degli operatori, perché la sanità territoriale funziona solo se chi ci lavora sa orientarsi tra servizi e strumenti digitali, con l’obiettivo di garantire un’assistenza sempre più inclusiva e personalizzata».

A poco più di un anno dalla sua attivazione, la COT valdostana si conferma così un punto di riferimento per la sanità di prossimità, capace di connettere il territorio con l’ospedale e di portare le cure direttamente a casa dei cittadini.

Tags: sanità territoriale, COT Valle d’Aosta, USL Valle d’Aosta, PNRR, assistenza domiciliare, fragilità, telemedicina
Fonte: comunicato stampa Azienda Usl Valle d’Aosta – 6 novembre 2025