Sala piena e clima da fine campagna elettorale nell’incontro di martedì 16 settembre 2025 che ha portato ad Aosta i co-portavoce nazionali di Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Con loro sono intervenute Marta Canuto, Chiara Minelli e Katya Foletto, mettendo al centro i dossier valdostani: riforme mancate, trasporti, energia, sanità e tutela dell’ambiente alpino.
“Un’alternativa possibile”: obiettivi e aspettative in Valle d’Aosta
Dal palco è arrivato un messaggio chiaro: AVS punta a consolidare la crescita nazionale anche in Valle d’Aosta. Fratoianni ha parlato di «un progetto coraggioso» che «vuole cambiare il modo di governare i territori», mentre Bonelli ha definito la Valle «strategica» e troppo spesso ignorata nel dibattito nazionale. L’aggregazione attorno al simbolo AVS, hanno sottolineato Minelli e Foletto, sta intercettando una domanda politica che chiede coerenza su clima, lavoro, diritti e servizi.
Le criticità della Regione: bilanci, concessioni, pianificazione
Chiara Minelli ha elencato una serie di inadempienze della maggioranza regionale. In cima, il bilancio consolidato della Regione e delle partecipate “dimenticato” all’ordine del giorno, con la prospettiva di una seduta straordinaria post-elettorale; poi la riforma elettorale: cinque anni senza un riequilibrio che superi il sistema delle tre preferenze e introduca davvero la doppia preferenza di genere. Terzo, il Piano regionale dei trasporti, previsto dal 1997 e ancora assente: «uno strumento fondamentale per programmare mobilità e investimenti che continua a mancare».
Altro punto forte: la norma di attuazione sulle concessioni idroelettriche, approvata in Commissione paritetica e dal Consiglio regionale ma «ferma a Roma da mesi». Per AVS questa stasi limita la capacità della Valle di esercitare fino in fondo la propria autonomia su una leva strategica come l’energia.

Trasporti: ferrovia, TPL e scelte strutturali
AVS rivendica il contributo dato all’elettrificazione della linea ferroviaria Ivrea – Aosta nella legislatura che si chiude («pochi mesi in Assessorato ma idee chiare», ha ricordato Minelli) e propone di riaprire la Aosta – Pré-Saint-Didier, completando elettrificazione e cadenzamento per un asse ferroviario davvero competitivo con l’auto. Nel breve periodo, priorità al trasporto pubblico locale: frequenze, integrazione tariffaria e intermodalità con bici e navette di vallata, così da rendere l’accesso ai servizi più equo anche fuori dall’asse centrale.
Energia e bollette: autonomia reale e comunità energetiche
Angelo Bonelli ha insistito su un modello che riduca il peso delle grandi utility e favorisca autoproduzione e autoconsumo tramite Comunità energetiche rinnovabili, con l’obiettivo di una autonomia energetica regionale effettiva. In questo quadro, CVA è vista come bene comune e perno industriale, ma con regole che premino davvero chi produce rinnovabile sul territorio e riducano il costo in bolletta per famiglie e PMI. Tra le proposte anche l’utilizzo dei prezzi zonali dell’energia per riflettere i vantaggi locali della produzione verde.

Ambiente e territorio: Cime Bianche e un Parco del Monte Rosa
Sul Vallone delle Cime Bianche, la posizione resta netta: stop a nuovi impianti funiviari e consumo di suolo in alta quota; il vallone è risorsa paesaggistica e naturalistica da preservare integralmente. Bonelli ha rilanciato l’idea di un Parco naturale del Monte Rosa come investimento sul futuro: conservazione, filiere turistiche leggere, ricerca e formazione in quota. «La crisi climatica impone modelli diversi da quelli del passato», ha detto, collegando scelte territoriali, sicurezza idrogeologica e qualità del lavoro.
Lavoro, sanità, equità: gli “otto sì” declinati in Valle
Katya Foletto ha elencato gli otto sì di AVS: pace, sanità pubblica più efficiente (liste d’attesa, personale, medicina territoriale), contrasto alla povertà con un reddito minimo regionale e politiche attive, tutela del lavoro e del commercio di vicinato, trasporti pubblici forti, autonomia energetica e CVA bene comune, difesa del Vallone delle Cime Bianche e una nuova legge elettorale con doppia preferenza di genere e governabilità chiara. Sul piano comunale, Foletto ha criticato lo spostamento dell’ex coalizione aostana verso il centro autonomista, rivendicando per AVS una proposta «accogliente, trasparente e ambientalista».

Generazioni e partecipazione: la staffetta verde-rossa
La serata si è aperta con Marta Canuto, 21 anni, che ha legato precarietà, diritto allo studio, casa e pace a un’idea di politica «che organizza e semina fiducia», ribadendo il suo impegno per la causa palestinese. Bonelli ha parlato di «staffetta generazionale»: liste aperte dai giovani e sostenute dall’esperienza, per costruire una classe dirigente nuova senza cedere alla retorica della rottamazione. Fratoianni ha riportato il tema pace-giustizia sociale-giustizia ambientale come triangolo inscindibile: «in un’economia di guerra, la transizione e i diritti rischiano di restare sulla carta; serve scegliere, a tutti i livelli».
Prospettiva politica: dalla Valle al quadro nazionale
Sul piano politico, AVS rivendica unità e coerenza programmatica. Nicola Fratoianni ed Angelo Bonelli vedono nella Valle un laboratorio dove misurare un’alternativa credibile, «capace di lasciare segni concreti» su trasporti, energia e tutela dell’arco alpino. L’obiettivo dichiarato: trasformare il consenso crescente in capacità di governo, a partire da riforme e progetti che toccano la vita quotidiana delle persone.