Un discorso fitto di temi e di prospettive per i prossimi cinque anni di Governo regionale, sempre guidato da Renzo Testolin, che verrà riconfermato presidente nella giornata di giovedì 6 novembre 2025, segnando l’avvio della 35ª Giunta regionale, dopo che il dibattito si è prolungato per oltre cinque ore nel pomeriggio di mercoledì 5. Nell’Aula del Consiglio Valle, Testolin ha illustrato nella mattinata il programma di legislatura 2025-2030, definito «un progetto collettivo che riguarda un’intera comunità», fondato su due parole chiave: sostenibilità e resilienza.
Autonomia, identità e rapporto con lo Stato
«La nostra autonomia – ha iniziato Testolin – deve essere interpretata in modo dinamico, esercitando con decisione le nostre competenze e difendendo la nostra identità». Il presidente incaricato ha annunciato una forte azione per la revisione dello Statuto speciale, chiedendo che venga riconosciuto il Principio dell’intesa preventiva con lo Stato, e un rilancio delle Norme di attuazione, con priorità ai dossier su concessioni idriche, previdenza dei Vigili del fuoco e Corpo forestale, zone franche montane e zone produttive speciali. L’obiettivo dichiarato è consolidare un rapporto «trasparente e leale» con il Governo nazionale, ma anche rafforzare la cooperazione transfrontaliera e la partecipazione valdostana alla francofonia internazionale, fino alla richiesta di una rappresentanza diretta al Parlamento europeo.
Economia, innovazione e lavoro
Sul piano economico, Renzo Testolin ha promesso un’azione per rendere la Valle d’Aosta «un laboratorio innovativo», puntando su ricerca, startup, cooperazione e una nuova rete tra imprese. Ha annunciato il completamento del Centro unificato di ricerca scientifica, la valorizzazione del distretto dell’energia di Châtillon e nuove misure per l’imprenditoria giovanile e femminile.
Per il lavoro, ha indicato come priorità la formazione continua, l’inclusione delle persone con disabilità e il sostegno all’Alleanza per il lavoro di qualità: «un’economia forte – ha sottolineato – si basa su competenze adeguate e su un mercato equo».

Infrastrutture e mobilità sostenibile
Il programma conferma le grandi partite infrastrutturali: seconda canna del tunnel del Monte Bianco, ammodernamento del Gran San Bernardo, messa in sicurezza della frana di Quincinetto e rilancio dell’aeroporto “Corrado Gex”.
Sul fronte ferroviario, Testolin ha ricordato la riapertura della linea Aosta – Ivrea elettrificata nel dicembre 2026, con nuovi treni Intercity diretti verso Torino e Milano, ed ha ipotizzato una riqualificazione sostenibile della tratta Aosta – Pré-Saint-Didier.
Tra le misure di mobilità interna spiccano il nuovo appalto per il trasporto pubblico su gomma, l’integrazione ferro-gomma, agevolazioni tariffarie e il completamento della “Ciclovia Baltea”.
L’obiettivo, ha detto il presidente incaricato, è «una Valle d’Aosta più connessa, dove la digitalizzazione renda i servizi più accessibili e la Pubblica amministrazione più efficiente».
Agricoltura, territorio e ambiente
Il settore agricolo è definito «fulcro della sostenibilità e primo presidio della comunità». Previsti incentivi agli investimenti, sostegno all’agricoltura di montagna ed “eroica”, e una riforma complessiva della gestione idrica con nuovi bacini e piani di tutela delle acque.
La sicurezza del territorio sarà al centro della strategia di prevenzione del rischio idrogeologico, mentre il governo punta a completare il Piano territoriale paesistico e a promuovere politiche di rigenerazione urbana e ambientale.
Ampio spazio anche alla transizione energetica: «l’obiettivo è una Valle d’Aosta fossil fuel free», con sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili, dell’idrogeno verde e della mobilità elettrica.

Turismo, sport e cultura
Il presidente incaricato ha definito il turismo «una risorsa strategica e identitaria», puntando sulla destagionalizzazione, sull’inclusione turistica e sulla creazione di un Osservatorio regionale per monitorare flussi e contrastare l’overtourism.
Previsti nuovi collegamenti funiviari, fra Cime Bianche, Aosta – Pila – Cogne, e il completamento della gestione unitaria degli impianti a fune.
La cultura e l’istruzione vengono indicate come pilastri della crescita: Testolin propone il completamento del nuovo polo universitario alla Testafochi, l’aggiornamento delle scuole montane e la valorizzazione del plurilinguismo.
Tra i progetti culturali citati, il rafforzamento del Forte di Bard, la valorizzazione dei castelli e la tutela delle lingue storiche, francese, patois, titsch e töitschu, «perché restino vive e parlate».
Sanità e politiche sociali
Al centro del programma anche la realizzazione del nuovo ospedale “Umberto Parini”, con una struttura moderna e integrata nel tessuto urbano di Aosta.
Renzo Testolin ha annunciato investimenti su telemedicina, case di comunità, centri traumatologici, formazione del personale e nuove collaborazioni internazionali.
Sul piano sociale, il governo punta a un nuovo modello di welfare regionale, al sostegno alle famiglie e agli anziani, alla Casa del volontariato, a politiche per l’inclusione delle persone con disabilità e al contrasto della violenza di genere.
«Una Valle d’Aosta solida e coordinata»
In chiusura, Testolin ha rimarcato la necessità di una «solidità economico-finanziaria» e di un coordinamento efficace tra Regione, Enti locali e società partecipate.
Ha citato in particolare la CVA, «alla quale deve essere garantita la missione pubblica», e Finaosta, chiamata a rafforzare il proprio ruolo di direzione strategica.
Ha infine accennato al futuro della Casa da Gioco di Saint-Vincent, per la quale sarà «valutata con pragmatismo» la possibilità di una gestione privata attraverso gara.
«È un documento non esaustivo – ha concluso il presidente incaricato – ma una buona base di partenza per i prossimi cinque anni, un progetto collettivo che riguarda un’intera comunità».

La squadra: molte conferme e alcune novità
Al termine dell’illustrazione delle 43 pagine del programma, durata un’ora e 17 minuti, Renzo Testolin ha ufficializzato l’articolazione della nuova Giunta regionale, che ricalca in buona parte l’Esecutivo uscente ma introduce due ingressi e un rientro politico di peso.
- Luigi Bertschy (Union Valdôtaine) sarà ancora vice presidente ed è stato confermato alla guida dell’Assessorato regionale allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile;
- Leonardo Lotto (Stella Alpina – Azione) sarà al vertice dell’Assessorato regionale agli affari europei, innovazione, Pnrr, politiche nazionali per la montagna e politiche giovanili: è una delle nuove entrate;
- Speranza Girod (UV) guiderà l’Assessorato regionale all’agricoltura e risorse naturali: anche questa è una novità, con un profilo più direttamente legato al mondo rurale (suo marito, Pino Isabellon, consigliere regionale UV dal 2003 al 2018, era stato assessore all’agricoltura dal 4 luglio 2005 al 30 giugno 2013, per tre Giunte consecutive);
- Mauro Baccega (Forza Italia) torna alla guida di bilancio, finanze e politiche creditizie, incarico già svolto dal l’8 luglio 2013 al 10 giugno 2014, quando debuttò in Consiglio Valle con la Stella Alpina;
- Erik Lavevaz (UV), già presidente di Regione nella precedente legislatura entra in Giunta regionale occupandosi di istruzione, cultura e politiche identitarie;
- Davide Sapinet (UV) è confermato alla guida dell’Assessorato regionale alle opere pubbliche, territorio ed ambiente;
- Carlo Marzi (Stella Alpina) è confermato anche lui al vertice dell’Assessorato regionale alla sanità, salute e politiche sociali;
- Giulio Grosjacques (UV) anche lui resta alla guida del dicastero del turismo, sport e commercio.










