Con la proclamazione ufficiale di mercoledì 15 ottobre 2025 da parte del giudice Giuseppe Colazingari, presidente dell’Ufficio centrale elettorale del Tribunale di Aosta, si è chiuso definitivamente l’iter di verifica dei risultati del ballottaggio per l’elezione del sindaco e del vicesindaco di Aosta, che ha visto prevalere la coalizione formata da Raffaele Rocco e Valeria Fadda (area autonomista) su quella di Giovanni Girardini e Sonia Furci (centrodestra) con 6.419 voti contro 6.404, con una differenza di 15 preferenze.
Il risultato, già comunicato verso le 3.30 di lunedì 13 ottobre è stato quindi confermato, con il depennamento di un voto a testa per ogni coalizione dopo la verifica dei 22 verbali di scrutinio, relativi ad altrettante sezioni, scrutinio che si è tenuto nelle palestre della scuola “Luigi Einaudi” di Aosta.
Ogni sezione ha scrutinato circa 600 schede, tranne una che ne ha esaminate 472, per un totale di 13.072 votanti. delle schede esaminate, 168 sono state dichiarate nulle e 79 bianche, con 12 voti annullati per irregolarità: 10 a danno della coalizione Girardini–Furci e 2 per la coalizione Rocco–Fadda. Le contestazioni, riportate nei verbali di sezione, riguardano prevalentemente scritture fuori dallo spazio di voto, segni non consentiti o inchiostri non regolamentari.

Le contestazioni nei verbali
Sezione 3 (2 contestazioni):
- la scheda presenta un voto valido sia un nominativo, “Girardini Giovanni”, scritto a matita;
- la scheda presenta un voto espresso con una penna (non conforme).
Sezione 9 (2 contestazioni):
- in due voti per la coalizione “Girardini-Furci” non è chiara la volontà dell’elettore.
Sezione 13 (1 contestazione):
era presente, come rappresentante di lista, la candidata vice sindaca Sonia Furci;
- Furci contesta l’annullamento della scheda in quanto riporta la scritta “Girardini” in alto a destra, a fianco della coalizione “Rocco-Fadda”, al di fuori dello spazio di voto. La scritta è presente nella zona di colore grigio. La signora Furci ritiene che la scheda sia valida e da assegnare alla coalizione “Girardini-Furci”. Il presidente di seggio (Barbara De Vecchio) ritiene la scheda nulla.
Sezione 16 (2 contestazioni):
- a destra del riquadro della coalizione “Girardini-Furci” è presente la scritta “Girardini”;
- a destra del riquadro della coalizione “Girardini-Furci” sono presenti 3 numeri 2, 14, 15.
Questi numeri, nella lista della Lega corrispondono ad Ornella Bionaz, Roberto Lazzaron ed Alessandro Liviero, nella lista di Forza Italia a Marco Castiggion, Giuseppe Mammoliti ed Antonio Marchesano, nella lista della Renaissance a Barbara Stefania Anello, Jonathan Furini e Moreno Golia e nella lista di Fratelli d’Italia ad Antonio Chirico, Michela Giorgi e Adela Hritcu.
Sezione 20 (3 contestazioni):
- 3 voti non attribuiti alla coalizione “Girardini-Furci” per la (non) chiara volontà dell’elettore. Le schede non offrono la possibilità di identificare quale lista o candidati siano stati prescelti.

Nessun errore riscontrato nella verbalizzazione
Nei giorni successivi al ballottaggio, erano state riportate dichiarazioni di Giovanni Girardini, secondo cui in alcune sezioni sarebbero stati «invertiti i voti» tra le due coalizioni. Tuttavia, tale ipotesi non ha trovato riscontro né nei verbali di sezione né nella verifica dell’Ufficio centrale elettorale. Girardini, che non era registrato come rappresentante di lista ma era presente al polo di scrutinio, non ha formalizzato contestazioni scritte durante le operazioni. L’Ufficio centrale, riunitosi lunedì 14 ottobre, ha eseguito un controllo di congruità tra i verbali e i plichi di schede, senza riaprire alcuna urna.
Come si vota e quando un voto è nullo
Nel secondo turno (art. 56 L.R. 4/1995), la scheda riporta il nome del candidato sindaco e vicesindaco e i simboli delle liste collegate.
Il voto è valido se espresso:
- sul riquadro con i nominativi dei candidati sindaco e vicesindaco;
- su uno dei simboli di lista collegati;
- su entrambi, purché la lista sia effettivamente collegata.
È invece nullo (art. 72-ter) se la scheda:
- non è conforme al modello ufficiale o manca di timbro o firma;
- contiene scritte o segni che possano rendere riconoscibile il voto;
- mostra incertezze tali da non consentire di dedurre con certezza la volontà dell’elettore.
Le schede nulle e contestate vengono vidimate e allegate ai verbali di sezione; le altre sono sigillate e custodite.
Voto contestato e voto annullato: la differenza
Un voto contestato è un voto il cui esito (valido o nullo) viene messo in dubbio durante lo scrutinio: il presidente e gli scrutatori devono verbalizzare la contestazione, firmare la scheda e allegarla al verbale per l’eventuale esame successivo. Un voto annullato, invece, è quello che il seggio o l’Ufficio centrale ha già giudicato nullo in via definitiva, cioè non attribuito ad alcuna coalizione.
Nel caso del ballottaggio di Aosta, le 12 schede citate sono state annullate definitivamente. Eventuali ricorsi potranno riguardare solo la loro interpretazione o validità.
Chi ritiene che lo scrutinio sia stato viziato da errori o irregolarità può presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) entro 30 giorni dalla proclamazione degli eletti (art. 130 del Codice del processo amministrativo).
Per essere ammissibile, il ricorso deve:
- indicare con precisione le sezioni e le schede contestate;
- fornire elementi documentali (verbali, copie, testimonianze) che dimostrino un errore materiale o un vizio procedurale;
- chiedere al giudice di autorizzare la verifica delle schede ritenute decisive.
Solo il Tar potrà eventalimente disporre l’apertura dei plichi e la riconta delle schede contestate.
Il margine di 15 voti che ha deciso la vittoria di Raffaele Rocco e Valeria Fadda resta uno dei più stretti nella storia delle elezioni comunali di Aosta, ma, come ha stabilito l’Ufficio centrale, nessuna anomalia è emersa nei verbali tale da incidere sul risultato finale. Rocco è stato proclamato sindaco mercoledì 15 ottobre, e dovrà ora convocare il primo Consiglio comunale entro il 30 ottobre per la presentazione della Giunta e l’avvio della nuova amministrazione.