Union Valdôtaine, Stella Alpina, Pour l’Autonomie, Rassemblement Valdôtain insieme al Partito Democratico hanno definito una coalizione in vista del voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale ad Aosta, con l’election day fissato per domenica 28 settembre 2025, in concomitanza con le elezioni regionali.
L’intesa esclude esplicitamente una candidatura del sindaco uscente Gianni Nuti, in nome di una rinnovata strategia d’azione, ed è quindi emerso l’ingegnere Raffaele Rocco (63 anni, nato a Bologna), che sta concludendo la sua attività come dirigente regionale, come candidato sindaco in quota autonomista, mentre il PD ha proposto l’avvocata Valeria Fadda (39 anni) per il ruolo di vice, figura considerata idonea e ben accolta dalle anime del centrosinistra valdostano. A Valeria Fadda era stato chiesto di entrare in lista per comunale di Aosta già nel 2020, ma aveva scelto di non accettare la proposta.
Tuttavia, resta ancora da definire formalmente l’accordo: i colloqui proseguono e permangono divergenze soprattutto sul ruolo del vice, dove sono state respinte le proposte di Luca Tonino, presidente del Consiglio comunale e segretario regionale del PD, di Clotilde Forcellati, assessore comunale uscente, ma anche, senza chiederglielo direttamente, dell’ex assessora Giuliana Ferrero, da oltre dieci anni lontana dalla politica attiva e dell’ex consigliera comunale Giuliana Lamastra, che si era resa disponibile ma poi non è più stata contattata.
Al momento quindi il ticket Rocco-Fadda è il profilo più convincente per la coalizione riformista e autonomista. La proposta di Fadda è già stata sottoposta al’UV che l’ha valutata positivamente, mentre alcune perplessità sono arrivate da Rassemblement Valdôtain che non l’ha ancora accettata.
Tra i candidati su cui si era ipotizzato un coinvolgimento autonomista figuravano anche Jean Dondeynaz, segretario regionale del sindacato Cisl, e Stefano Borrello, esponente di Stella Alpina, già assessore regionale, che tuttavia hanno poi declinato le proposte. Dalla sede nazionale del Partito Democratico è stata chiesta chiarezza sul ruolo e sul peso della sinistra cittadina (Rete Civica e Avs) nelle liste, anche per assicurarsi una rappresentanza proporzionale alla loro forza elettorale.
Il precedente “politico” di Valeria Fadda

Durante il Consiglio regionale del 25 gennaio 2024, la maggioranza propose Valeria Fadda per il ruolo di presidente del Corecom, insieme ad altri tre componenti: Sabina Fazari, Emanuele Burzio e Cesarino Cerise. Tuttavia Valeria Fadda ottenne solo 16 voti, mentre per diventare presidente erano necessari almeno 18 ed il reintegro del voto vide la vittoria della candidata presentata dall’opposizione, la collega Elena Boschini, che raggiunse il minimo di voti necessari.
L’esito inatteso della votazione suscitò un acceso dibattito politico con il gruppo di FP‑PD che condannò fortemente l’esito, denunciando che ci furono franchi tiratori nella maggioranza che sabotarono Fadda in segreto, definendo il suo affossamento «vigliacco e antidemocratico».
D’altra parte, l’opposizione chiese chiarimenti circa il fallimento della nomina, sottolineando una crisi interna e criticando le modalità di selezione dei candidati.
Il centrodestra ufficializza Giovanni Girardini e Sonia Furci

Nell’area del centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega Vallée d’Aoste, La Renaissance Valdôtaine, Noi Moderati e Unione di Centro) è stata ufficializzata la candidatura del leader della Renaissance, Giovanni Girardini (60 anni) che avrà come candidata vice sindaca Sonia Furci, 46 anni, dipendente dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta e presidente di un’associazione di volontariato che ha l’obiettivo di aiutare genitori con figli malati gravi: «finalmente inizia una nuova avventura – ha commentato Giovanni Girardini sui social nella serata di venerdì 8 agosto – l’ennesima della mia vita spericolata e certamente non monotona, ma ricca come non tante vite riescono ad essere. Magari durerà solo fino al 28 settembre, ma magari durerà più a lungo. Sono un uomo maturo ormai, almeno per l’età, e ho imparato a non dare nulla per scontato e a tenere i piedi per terra e ho imparato anche ad incassare colpi e legnate pesanti. Chi ben incomincia, però, si dice che sia a metà dell’opera e credo che Sonia, che non posso dire di conoscere benissimo, sia una bella persona, una persona sinceramente dolce e attenta anche per esperienza di vita. Sono caratteristiche che ritengo fondamentali e importanti, alla base dell’empatia che sindaco e vicesindaco devono avere per entrare in sintonia e in contatto con i cittadini. Di questo ho motivo di essere davvero contento. Il compito per il quale ci presentiamo alla città però mi intimorisce, credo in modo sano, perché so che il servizio che mi potrebbe essere chiesto di fare è molto impegnativo».
La scelta di Sonia Furci è arrivata dopo settimane di discussioni, in cui la principale candidata al ruolo avrebbe dovuto essere Sylvie Spirli, consigliera comunale uscente della Lega: «volevo ringraziare, uno ad uno, le tantissime persone che ieri mi hanno scritto e chiamato per manifestami vicinanza ed esprimere la loro delusione per la mia mancata candidatura a vice sindaco di Aosta – ha scritto sui social – ciò mi rende estremamente orgogliosa perché vuole dire che il lavoro svolto in questi 5 anni ha lasciato un segno nel cuore di tante persone. E questo è il regalo più bello che mi potevate fare! Volevo anche tranquillizzare chi teme che io possa mollare: non ho mai mollato di un centimetro. Sono e resto in prima linea per il bene della comunità! Ora, a testa bassa, per conquistare Aosta e la Regione! Ed io sarò in prima linea per raggiungere questo obiettivo. Mai nessuno spegnerà il mio sorriso e la mia voglia di fare politica con la P maiuscola».