Aosta, definita la nuova Giunta: al via con il Consiglio comunale del 29 ottobre

Valeria Fadda e Raffaele Rocco
Valeria Fadda e Raffaele Rocco

La nuova Amministrazione comunale di Aosta entra nel vivo. Il sindaco Raffaele Rocco e la vicesindaca Valeria Fadda hanno annunciato sabato 25 ottobre 2025 la composizione della Giunta comunale che guiderà la città nei prossimi cinque anni. Mercoledì 29 ottobre si riunirà poi per la prima volta il nuovo Consiglio comunale, chiamato ad approvare gli indirizzi di governo del mandato 2025-2030, a nominare il presidente del Consiglio e a fissare le indennità di funzione di sindaco, assessori e consiglieri.

Sei assessori, parità di genere e rappresentanza proporzionale

L’esecutivo sarà formato da sei assessori. Tre sono espressione dell’Union Valdôtaine, due del Partito Democratico e uno di Stella Alpina – Rassemblement. La scelta, spiegano Rocco e Fadda, nasce «da un lavoro collegiale», impostato su due criteri principali: rappresentanza proporzionale rispetto al risultato elettorale e funzionalità del Consiglio e delle commissioni.

Gli assessori designati sono:

  • Alina Sapinet (UV): istruzione, benessere attivo e sport;
  • Marco Gheller (UV): politiche sociali e biblioteche;
  • Corrado Cometto (UV): lavori pubblici e grandi opere;
  • Cecilia Lazzarotto (PD): cultura, turismo e manifestazioni;
  • Luca Tonino (PD): innovazione tecnologica e urbanistica;
  • Simonetta Salerno (SA- RV): allo sviluppo economico e decoro urbano

a cui si aggiunge Valeria Fadda, vice sindaca con deleghe a politiche di genere, legalità e politiche giovanili, con il sindaco Raffaele Rocco che dovrebbe mantenere la gestione del bilancio e finanze.

Il primo cittadino ha legato questa scelta a un obiettivo molto concreto: passare da interventi emergenziali e “a chiamata” a un Piano strutturale e visibile di manutenzione stradale, cura del verde, arredo urbano e pulizia. Nel programma di mandato questa è definita come “la prima cartolina della città e un dovere di rispetto verso chi la abita”.
Rocco e Fadda rivendicano anche la piena parità di genere: metà della squadra è composta da donne: «non è solo un fatto simbolico – hanno scritto – ma una scelta di prospettiva, coerente con l’impegno a costruire un’amministrazione più inclusiva e rappresentativa della comunità».

Parallelamente, alla lista civica Rev- è stato proposto di assumere la presidenza del Consiglio comunale con l’unico eletto, Samuele Tedesco, già assessore uscente all’istruzione, cultura e politiche giovanili. La scelta punta a due messaggi politici: riconoscere un ruolo istituzionale alla lista civica e valorizzare una figura giovane con esperienza d’aula: «è un modo per dare responsabilità alle nuove generazioni e riconoscere il lavoro svolto finora», ha spiegato Rocco.
Fuori dalla Giunta restano quindi i gruppi che hanno un solo eletto in Consiglio. È il caso di Pour l’Autonomie, dove l’unico consigliere eletto è Giorgio Giovinazzo, ma il sindaco chiarisce che nessuno verrà marginalizzato: «anche i gruppi non presenti in Giunta, e in particolare Pla, avranno un ruolo importante nell’attività amministrativa. Il loro contributo di idee sarà fondamentale per mantenere un clima di collaborazione» ha assicurato.

Il primo Consiglio comunale: giuramenti, surroghe, presidenza e linee di governo

La prima seduta del nuovo Consiglio comunale è stata convocata per mercoledì 29 ottobre, dalle 9 alle 13.30, nella sala consiliare del Municipio. All’ordine del giorno dodici punti, tutti deliberativi.

I passaggi principali:

  • esame delle condizioni degli eletti e convalida dei consiglieri;
  • surroga dei dimissionari, entrambi eletti in Consiglio Valle, Eugenio Torrione di AVS – Rete Civica VdA che lascia il posto a Katya Foletto e Clotilde Forcellati del PD che sarà sostituita da Umberto Fossà (già presente nella foto di gruppo della maggioranza diffusa nel giorno della proclamazione di Rocco e Fadda, quando non si era ancora dimessa). Il Consiglio voterà la surroga e verificherà anche per loro l’assenza di cause di incompatibilità;
  • giuramento del sindaco e dei consiglieri, sarà il momento formale in cui la nuova Amministrazione diventa pienamente operativa sul piano istituzionale;
  • elezione del presidente del Consiglio comunale e dei due vicepresidenti, una figura di garanzia per il funzionamento dell’Aula e per la gestione delle sedute. La maggioranza punta su Samuele Tedesco per la presidenza e su un equilibrio tra maggioranza e opposizione per le due vice presidenze;
  • comunicazione ufficiale della composizione della Giunta, dove il sindaco presenterà in Aula la squadra di governo e le deleghe:
  • approvazione degli indirizzi generali di governo 2025-2030, l’atto politico centrale della seduta. Il documento, che verrà sottoposto al voto del Consiglio, traduce il programma elettorale della coalizione Rocco-Fadda in un mandato amministrativo vincolante per la struttura comunale.
Eugenio Torrione bacia Katya Foletto
Eugenio Torrione bacia Katya Foletto

Il programma di governo: decoro urbano, partecipazione e servizi di prossimità

Gli indirizzi di governo che Rocco porta in Aula strutturano il mandato su cinque grandi assi, che saranno poi inseriti nel Documento unico di programmazione e nel bilancio.

Città curata e vivibile
Nasce un Assessorato dedicato a manutenzioni, verde pubblico e decoro urbano. L’obiettivo è passare a una manutenzione programmata e trasparente (asfalti, marciapiedi, arredo urbano, illuminazione, aree verdi), con un cronoprogramma visibile ai cittadini. È considerata la base di credibilità dell’amministrazione.

Mobilità sostenibile e pianificazione urbana integrata
La Giunta annuncia la revisione del Piano regolatore generale comunale (Prgc) e l’adozione di un Piano della mobilità sostenibile integrata (Pmsi). Il principio dichiarato è doppio: da un lato, fluidificare traffico e accessibilità nei punti più delicati (ad esempio l’asse dell’Arco d’Augusto e piazza della Repubblica), dall’altro ridurre l’impatto ambientale, rafforzare il trasporto pubblico, ampliare ciclabilità e intermodalità nei quartieri. Il PRGC dovrà anche fermare nuovo consumo di suolo e favorire il recupero delle aree già urbanizzate.

Welfare di prossimità e servizi alla persona
Il documento mette al centro due temi: la rete sociale di quartiere e l’invecchiamento attivo. Il Comune parla di “presìdi di comunità” nelle strutture di aggregazione (bocciofila Cogne, via Brocherel, Torre piezometrica), che diventano luoghi dove si intrecciano servizi sociali, sostegno leggero sanitario in collaborazione con l’Azienda Usl, alfabetizzazione digitale e attività per famiglie e anziani. Per l’infanzia viene confermato l’investimento sul sistema 0-6 anni e sul coordinamento con Regione e Plaine per continuità educativa nido-scuola dell’infanzia.

Economia locale e aree strategiche
Due dossier emergono come prioritari: l’area mercatale e il sistema commerciale di prossimità. Per il mercato coperto l’amministrazione esplicita l’idea di un polo agroalimentare moderno, con filiera corta, degustazione e funzioni culturali, anche tramite partenariato pubblico-privato. Per il commercio nei quartieri viene annunciato un “Patto per il commercio e l’agricoltura”, tavolo permanente con associazioni e imprese per semplificare regole (dehors, tempistiche autorizzative), riqualificare gli spazi e sostenere le nuove aperture.

Impianti sportivi e spazi pubblici per i giovani
Tra gli impegni c’è un cronoprogramma vincolante sugli impianti sportivi strategici: area Montfleury (calcio), Tzamberlet (piscina scoperta e Palaindoor), nuovo palaghiaccio e maneggio come cittadella sportiva a valenza anche sovracomunale. Per i giovani viene annunciato il rafforzamento del centro Plus come hub e la creazione di un “Patto per la notte” per gestire in modo condiviso movida, orari e convivenza tra divertimento e diritto al riposo.

Il documento chiarisce anche un punto politico-metodologico: l’Amministrazione vuole istituzionalizzare strumenti di partecipazione stabile, come i Consigli di quartiere partecipati e il bilancio partecipativo, con risorse comunali destinate ogni anno a progetti scelti direttamente dai residenti.

La prossima maggioranza comunale, nella foto pubblicata sui social il 15 ottobre
La prossima maggioranza comunale, nella foto pubblicata sui social il 15 ottobre

Indennità e costi della politica

Tra i dodici punti in calendario rientra anche la deliberazione sulle indennità di funzione di sindaco, vice sindaca, assessori, presidente del Consiglio e consiglieri, secondo quanto previsto dalla legge regionale 16/2025.

La proposta che andrà al voto recepisce il quadro aggiornato:

  • al sindaco di Aosta spetta un’indennità mensile lorda di funzione pari a 5.610 euro, con la facoltà per il Consiglio di aumentarla fino a un massimo del 20%. A questa si aggiunge una diaria mensile forfettaria di 1.300 euro per le spese di mandato;
  • alla vice sindaca spetta l’80% dell’indennità del sindaco;
  • a ciascun assessore il 75% dell’indennità del sindaco;
  • al presidente del Consiglio comunale il 25%;
  • a ciascun consigliere comunale il 20%.

La legge regionale consente inoltre, entro certi limiti, di aumentare il numero degli assessori da sei fino a otto senza nuovi oneri per il bilancio comunale, ridistribuendo le stesse risorse complessive tra più componenti della Giunta. Questo punto è politicamente delicato perché tiene insieme due esigenze: rappresentare tutte le forze di maggioranza e, al tempo stesso, garantire che le commissioni consiliari possano lavorare con numeri sufficienti.

L’indennità può essere ridotta in alcuni casi: ad esempio se un amministratore dipendente non chiede l’aspettativa dal lavoro, l’importo viene dimezzato; gli amministratori possono anche rinunciare in tutto o in parte al compenso.

Quanto guadagna e chi nella nuova Amministrazione comunale di Aosta

Carica Percentuale rispetto al sindaco Indennità lorda mensile
sindaco 100% € 6.910
(€ 5.610 + € 1.300 diaria)
vice sindaca 80% € 4.488
assessori comunali (6) 75% € 4.207
presidente del Consiglio 25% € 1.403
consiglieri comunali (29) 20% € 1.122

Tutti gli importi sono lordi e soggetti a trattenute fiscali e previdenziali.

La legge prevede inoltre che:

  • l’indennità sia ridotta del 50% per gli amministratori dipendenti che non chiedono l’aspettativa;
  • ogni amministratore possa rinunciare in tutto o in parte al compenso;
  • la Giunta possa essere portata fino a otto componenti, senza aumentare i costi complessivi per il Comune, redistribuendo le risorse tra più assessori.

La nuova griglia di compensi, precisa la delibera, intende adeguare le indennità agli standard regionali e nazionali, garantendo al tempo stesso la sostenibilità della spesa pubblica.