Accordo tra Union Valdôtaine e Forza Italia: nasce la nuova maggioranza con gli AdC

Le firme di Joël Farcoz e di Maurizio Gasparri all'accordo tra Union Valdôtaine e Forza Italia
Le firme di Joël Farcoz e di Maurizio Gasparri all'accordo tra Union Valdôtaine e Forza Italia

La politica valdostana entra in una nuova fase. Nella giornata del 4 novembre 2025, Union Valdôtaine e Forza Italia hanno sottoscritto un accordo politico-programmatico che sancisce l’ingresso degli azzurri nella nuova maggioranza regionale, insieme agli Autonomisti di Centro. Il documento è stato firmato ad Aosta e Roma dal presidente UV Joël Farcoz e dal senatore Maurizio Gasparri, responsabile nazionale Enti locali di Forza Italia.

L’intesa, articolata in più punti, impegna i due movimenti a “rafforzare il dialogo istituzionale fra il Governo regionale e il Governo nazionale” e a promuovere un coordinamento politico permanente per affrontare i dossier strategici della Valle d’Aosta. Entro trenta giorni sarà costituita una Commissione di monitoraggio con rappresentanti di entrambi i partiti, incaricata di seguire l’avanzamento dei lavori e di garantire “una più proficua interlocuzione con lo Stato italiano”.

Tra i “dossiers” (sic.) prioritari individuati figurano:

  • la revisione dello Statuto speciale, partendo dal principio dell’intesa;
  • l’approvazione delle norme di attuazione su pensioni e previdenza per Vigili del fuoco e Corpo forestale valdostano;
  • la definizione della norma in materia di concessioni idriche;
  • il riconoscimento delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale;
  • l’istituzione di zone franche montane e produttive speciali;
  • la garanzia di una rappresentanza valdostana al Parlamento europeo;
  • il potenziamento del Tunnel del Monte Bianco e l’ammodernamento del Gran San Bernardo;
  • la collaborazione con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica sui temi energetici e infrastrutturali.

L’accordo prevede una verifica dei risultati nel marzo 2027 e un referente politico di Forza Italia che, insieme al deputato valdostano, Franco Manes (nell’accordo non viene citata la senatrice valdostana Nicoletta Spelgatti della Lega, partner di governo nazionale con Forza Italia), fungerà da punto di raccordo istituzionale con il Governo nazionale.

Maurizio Gasparri, responsabile di Forza Italia per gli Enti locali
Maurizio Gasparri, responsabile di Forza Italia per gli Enti locali

«Una svolta storica»

La segreteria regionale di Forza Italia Valle d’Aosta, guidata da Emily Rini, ha definito l’intesa «una svolta storica di cui la Valle d’Aosta aveva bisogno», spiegando che «rafforzerà il raccordo e l’interlocuzione con il Governo nazionale per portare risultati concreti e soluzioni a vantaggio dell’intera comunità valdostana».

In una riunione «in forma allargata e in una sala gremita», i dirigenti azzurri hanno ratificato all’unanimità l’ingresso nella nuova maggioranza regionale, che si formalizzerà con la nomina di Mauro Baccega ad assessore regionale alle finanze, incarico che aveva già svolto dall’8 luglio 2013 al 10 giugno 2014: «la maggioranza di cui abbiamo deciso di fare parte – si evidenzia – poggia su basi solide, sia a livello valoriale sia programmatico, con l’individuazione di tematiche di interesse regionale e di dossier prioritari sui quali abbiamo garantito la massima attenzione affinché si possano trovare soluzioni concrete».

L’ingresso in maggioranza, segna di fatto l’uscita di Forza Italia dalla coalizione del centrodestra valdostano, con la quale si era presentata alle elezioni regionali, sottolineata dall’uscita dal gruppo di Eleonora Baccini, che ha formato,con l’aiuto di Andrea Manfrin della Lega, quello di Renaissance Valdôtaine.
Forza Italia specifica però che il programma di legislatura «ricalca in gran parte il programma elettorale comune di centrodestra» e come la scelta di accordarsi con l’Union Valdôtaine (di cui la stessa Emily Rini ed i consiglieri regionali Marco Sorbara e Mauro Baccega sono stati esponenti di rilievo) rappresenti «un segno di coerenza, serietà e linearità nei comportamenti», in quanto «alternativa al Partito Democratico».
«La Valle d’Aosta ha di fronte a sé sfide grandi e importanti – chiosano da Forza Italia VdA – la cui definizione non può che passare attraverso rapporti stabili e di leale collaborazione con lo Stato, e noi ci poniamo come garanti di questa collaborazione politica, nell’ottica di un’auspicabile apertura all’intera area di centrodestra».

Emily Rini, coordinatrice di Forza Italia Valle d'Aosta insieme ad Alberto Zucchi, di Fratelli d'Italia
Emily Rini, coordinatrice di Forza Italia Valle d’Aosta insieme ad Alberto Zucchi, di Fratelli d’Italia

La replica del Partito Democratico

Di segno opposto la posizione del Partito Democratico della Valle d’Aosta, che ha espresso «netta contrarietà» alla nuova alleanza.
«Dopo un’esperienza di governo pluriennale condivisa con le forze autonomiste – ha scritto Luca Tonino, segretario regionale del PD, neo assessore comunale ad Aosta, dove governa alleato con l’UV – oggi ci è stata comunicata una scelta diversa: quella di avviare un nuovo percorso politico insieme a Forza Italia. Una decisione che segna una rottura netta con la linea di collaborazione che per anni ha garantito stabilità e buona amministrazione alla nostra Regione».

Il PD definisce la nuova compagine «una maggioranza fragile e contraddittoria, tenuta insieme solo da logiche di potere e non da un progetto politico per la Valle d’Aosta», e accusa l’UV di aver costruito un’alleanza «contro qualcuno, non per qualcosa» evidenziando anche l’incoerenza con quanto avvenuto ad Aosta, dove «UV, Autonomisti e PD hanno dato vita a una coalizione solida e vincente, fondata sulla serietà e sulla responsabilità».

«Riprodurre a livello regionale un’alleanza chiusa, spostata a destra e priva di visione comune – insiste Tonino – significa ignorare il messaggio di equilibrio e apertura che gli elettori hanno chiaramente mandato». Per i democratici, il rapporto con lo Stato «non può essere affidato a scorciatoie politiche o ad accordi locali, ma deve passare da un’autorevole e competente Giunta regionale», confermando quindi la propria intenzione di restare all’opposizione «come alternativa credibile e costruttiva, capace di mettere al centro persone, territori e futuro della Valle d’Aosta».

Le critiche di AVS – Rete Civica VdA

Sulle trattative tra Union Valdôtaine e Forza Italia si è espressa anche AVS – Rete Civica VdA, che ha denunciato “l’ennesima dimostrazione di una politica valdostana prigioniera dei numeri e delle convenienze del momento”.

«In Valle d’Aosta si continua a trattare, a cercare numeri, a rincorrere accordi – ha stigmatizzato il movimento guidato da Elio Riccarandè passato un mese dalle elezioni e non c’è ancora una maggioranza in grado di governare. Non è un caso: è il risultato di una legge elettorale inadeguata che consente che tutto si decida dopo, guardando a destra, al centro o a sinistra a seconda della convenienza del momento, come se fosse la stessa cosa. Ma non è la stessa cosa».

Secondo AVS «scegliere con chi allearsi e con chi costruire un governo non è un dettaglio tecnico, ma una questione di visione, di valori e di identità politica. La Valle d’Aosta merita di più una legge elettorale che imponga ai movimenti di scegliere prima da che parte stare, perché la politica non può essere un gioco di equilibri provvisori: o si sceglie una direzione chiara, oppure si resta in balia, tutte le volte, degli interessi personali».

Sulla stessa linea la consigliera comunale di Aosta Katya Foletto, che ha rilanciato l’appello di AVS – Rete Civica VdA definendo l’attuale stallo «una conseguenza diretta di un sistema che incentiva trattative infinite anziché trasparenza e responsabilità verso gli elettori» auspicando, ironicamente, «la nascita degli “Autonomisti di destra” così da completare l’intero arco autonomista pronto a dare vita ad un unico grande gruppo autonomista regionalista moderato ma antifascista e forse in fondo in fondo anche un pochino progressista… che all’elettorato piace la modernità».

Joël Farcoz, presidente dell'Union Valdôtaine
Joël Farcoz, presidente dell’Union Valdôtaine

Per Fratelli d’Italia è «un errore strategico»

Sull’intesa UV–FI interviene anche Fratelli d’Italia Valle d’Aosta, che parla di «errore politico e strategico più grave che potesse essere commesso in questo momento». Per il commissario Enzo Amich, escludere il partito che «esprime il presidente del Consiglio Giorgia Meloni» significa rinunciare a una collaborazione che avrebbe potuto rafforzare i rapporti con Roma e portare «benefici concreti ai valdostani».
Amich sottolinea il radicamento dei quattro eletti regionali, Massimo Lattanzi, Alberto Zucchi, Massimiliano Tuccari (ex dirigente di Forza Italia) e Aldo Domanico, e avverte che «nessuna forza politica della coalizione può parlare o agire in rappresentanza esclusiva del Governo nazionale», che trova la sua sintesi nell’azione congiunta di tutti i partiti che lo compongono. Il commissario regionale di Fratelli d’Italia ha quindi annunciato che continuerà a lavorare «con responsabilità e in piena libertà di voto», ma senza condividere «né nel metodo né nel merito» la scelta dell’Union Valdôtaine, ritenuta un’occasione persa per aprire una fase nuova nei rapporti con lo Stato.

“Dossier” o “dossiers”?

Nell’accordo tra UV e FI si ripete per quattro volte il termine francese “dossiers”, che nella lingua comune italiana resta invariato al plurale e quindi la forma corretta è “i dossier” e non “i dossiers”.
Scrivere “dossiers” con la “s” finale, come nel testo dell’accordo, è un gallicismo improprio: in francese è corretta (“les dossiers”), ma in italiano non si pluralizza.

In un documento ufficiale o giornalistico, la formulazione più appropriata sarebbe quindi: “seguire costantemente lo stato di avanzamento dei dossier” e non “dei dossiers”.

È un errore frequente nei testi amministrativi o politici bilingui soprattutto in Valle d’Aosta, dove capita che termini francesi entrino in testi italiani senza piena adattazione. Ma se vogliamo mantenere una forma linguisticamente corretta in italiano standard, va usato “dossier” anche al plurale.

Il testo dell’accordo del 4 novembre 2025 tra Union Valdôtaine e Forza Italia