La Via Francigena ha compiuto un importante passo avanti nel suo percorso verso il riconoscimento come Patrimonio mondiale dell’Unesco. In questi giorni, tra il 19 e il 20 maggio 2025, è stato firmato un protocollo d’intesa tra il Ministero della Cultura e sette Regioni italiane, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana e Lazio, per sostenere congiuntamente la candidatura del tratto italiano del cammino.
L’iter, che vede la Regione Toscana come capofila per la redazione del complesso dossier di candidatura, ha ricevuto un nuovo impulso grazie a questo accordo. Il Ministero della cultura ha stanziato 1,1 milioni di euro per la preparazione della documentazione necessaria. Secondo quanto emerso, la Regione Toscana prevede di concludere la stesura del dossier entro giugno 2025. Una volta finalizzato, il dossier sarà sottoposto agli organi competenti dell’Unesco per la valutazione.
La Regione autonoma Valle d’Aosta è pienamente coinvolta nel percorso di candidatura della Via Francigena a Patrimonio mondiale dell’Unesco, visto che è una delle sette Regioni italiane firmatarie del protocollo d’intesa con il Ministero della cultura per sostenere la candidatura del tratto italiano del cammino. Questo accordo formale impegna le Regioni a sostenere congiuntamente la candidatura del tratto italiano della Via Francigena. Alla cerimonia di firma, svoltasi a Venezia durante il Festival delle Regioni, erano presenti per la Valle d’Aosta il presidente della Regione, Renzo Testolin, e l’assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Il coinvolgimento della Valle d’Aosta si concretizza attraverso diversi aspetti:
- Adesione formale: la firma del protocollo sancisce l’impegno ufficiale della Regione a collaborare attivamente per il raggiungimento dell’obiettivo;
- Partecipazione alla governance: la Valle d’Aosta farà parte della struttura di coordinamento e gestione del sito candidato, insieme alle altre regioni e al Ministero;
- Contributo alla valorizzazione e tutela: La Regione si impegna a partecipare alle azioni di valorizzazione, promozione e salvaguardia del tratto valdostano della Via Francigena, che si snoda dal Colle del Gran San Bernardo fino a Pont-Saint-Martin;
- Sviluppo del piano di gestione: insieme agli altri enti firmatari, la Valle d’Aosta contribuirà all’elaborazione e all’attuazione del piano di gestione del sito, un documento fondamentale richiesto dall’Unesco per garantire la conservazione e la fruizione sostenibile del patrimonio nel tempo.
La partecipazione della Valle d’Aosta è cruciale, considerando che il suo territorio rappresenta la porta d’ingresso in Italia della Via Francigena storica, un tratto di grande valore paesaggistico e culturale. L’Amministrazione regionale ha già lavorato negli anni passati per preparare il terreno a questa candidatura, e la firma del protocollo rappresenta un ulteriore e decisivo passo avanti.
Le Istituzioni valdostane hanno sottolineato l’importanza di questo passo, evidenziando come la Via Francigena rappresenti un patrimonio che unisce passato e futuro e come la Valle d’Aosta si ponga come “custode di un patrimonio universale”. La candidatura è vista come un’opportunità per avvicinare ulteriormente le persone alle radici della civiltà.

Sebbene vi sia un forte auspicio da parte delle Istituzioni coinvolte per un esito positivo e un riconoscimento in tempi relativamente brevi, con alcune fonti che menzionano speranze per il 2025, è importante sottolineare che il processo di valutazione dell’Unesco ha tempistiche proprie e non vi è ancora una data ufficiale per la decisione finale.
In sintesi, la Valle d’Aosta è pienamente coinvolta nel processo, sia a livello istituzionale che per il valore intrinseco che il suo territorio rappresenta per la Via Francigena. La sua partecipazione è essenziale per il successo della candidatura dell’intero tratto italiano.
L’iscrizione nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità rappresenterebbe un traguardo di grande prestigio per la Via Francigena, riconoscendone l’eccezionale valore universale come itinerario culturale, storico e spirituale che attraversa l’Europa.