La mostra “Maria Bonino. La vita è la realizzazione del sogno della giovinezza”

L'ingresso della mostra su Maria Bonino alla biblioteca regionale di Aosta
L'ingresso della mostra su Maria Bonino alla biblioteca regionale di Aosta

Ad Aosta, dal 6 al 24 maggio 2025, si tiene la mostra “Maria Bonino. La vita è la realizzazione del sogno della giovinezza”, un’esposizione dedicata alla memoria della dottoressa Maria Bonino, pediatra biellese che ha dedicato la sua vita alla cooperazione sanitaria in Africa. La mostra è ospitata presso la Biblioteca regionale di Aosta e offre ai visitatori un percorso emozionante attraverso fotografie, lettere e testimonianze che raccontano l’impegno e la dedizione di Maria Bonino nel migliorare le condizioni sanitarie dei bambini africani.

La mostra, organizzata dalla Fondazione Maria Bonino rappresenta un’occasione per riflettere sul valore della solidarietà internazionale e sull’importanza dell’impegno individuale nel promuovere la salute e il benessere delle comunità più vulnerabili.

Maria Bonino (1953–2005) è stata una medica pediatra italiana, originaria di Biella, nota per il suo instancabile impegno nella cooperazione sanitaria in Africa. La sua vita è diventata un simbolo di altruismo, dedizione e responsabilità civile.

Laureata in Medicina all’Università di Torino, si è specializzata in pediatria ed ha iniziato la carriera in Italia, ma ben presto ha scelto di dedicare la sua vita professionale alla cooperazione internazionale, lavorando in contesti difficili in Africa sub-sahariana. Ha operato per diversi anni in Angola, Zambia, Uganda e Sudan, attraverso ong, Istituzioni internazionali e missioni sanitarie.

Due citazioni di Maria Bonino all'interno della mostra alla biblioteca regionale di Aosta
Due citazioni di Maria Bonino all’interno della mostra alla biblioteca regionale di Aosta

In Africa, Maria Bonino ha gestito progetti pediatrici, ospedali, centri nutrizionali e programmi di vaccinazione: il suo lavoro si è concentrato soprattutto su salute materno-infantile, malnutrizione, malaria e formazione del personale sanitario locale. Era nota per lavorare sul campo, direttamente con la popolazione, spesso in condizioni precarie e senza garanzie di sicurezza.

Maria Bonino è morta il 24 marzo 2005, a soli 51 anni, in Angola, dove stava affrontando un’epidemia di febbre emorragica da virus Marburg, simile al virus Ebola. Pur consapevole dei rischi, decise di rimanere per curare i bambini infetti. Fu una delle prime vittime dell’epidemia tra il personale medico internazionale. La sua morte ha commosso profondamente l’opinione pubblica e il mondo della cooperazione italiana.

Dopo la sua scomparsa è nata la Fondazione Maria Bonino, che sostiene progetti sanitari in Africa, con particolare attenzione alla pediatria e alla formazione del personale locale. Il suo esempio è citato spesso come modello di medico umanitario, e il suo diario, i suoi scritti e le sue lettere sono stati raccolti e pubblicati.

Una citazione significativa è: «io sono felice quando riesco ad aiutare, ad essere utile, quando vedo un bambino riprendersi, una madre ritrovare la speranza».

Come sostenere la Fondazione Maria Bonino
Come sostenere la Fondazione Maria Bonino

Per approfondire la vita e il lavoro di Maria Bonino, si può consultare il libro “Maria Bonino. Una vita per l’Africa”, pubblicato dalla Fondazione Maria Bonino che raccoglie testimonianze, lettere e riflessioni della pediatra, oltre a racconti di chi ha lavorato con lei, una pubblicazione curata per celebrare la sua memoria e promuovere la cultura della cooperazione o anche “Africa. Storia di Maria Bonino” di Giorgio Bona, un racconto biografico pensato anche per i più giovani, con taglio divulgativo e pedagogico, ottimo per scuole, educatori e famiglie.

Per ulteriori informazioni sulla mostra e sulle attività della Fondazione Maria Bonino, è possibile visitare il sito ufficiale della fondazione.