La Valle d’Aosta sarà protagonista assoluta alla Cerimonia di apertura dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. Federica Brignone e Federico Pellegrino sono stati scelti dal CONI come portabandiera della squadra italiana, un riconoscimento storico che lega direttamente il Tricolore a due dei volti più rappresentativi dello sport valdostano.
La decisione, annunciata ufficialmente dal presidente del CONI Luciano Buonfiglio nella giornata di venerdì 12 dicembre 2025 segna un primato assoluto: per la prima volta nella storia olimpica un Paese schiererà quattro portabandiera. Insieme a Brignone e Pellegrino, guideranno la delegazione azzurra Arianna Fontana ed Amos Mosaner.
Due cerimonie, quattro alfieri
La Cerimonia di Apertura del 6 febbraio 2026 si svolgerà per la prima volta in due sedi diverse, riflettendo l’anima diffusa dei Giochi: a Milano, allo stadio San Siro, sfileranno Arianna Fontana e Federico Pellegrino mentre a Cortina d’Ampezzo toccherà a Federica Brignone e Amos Mosaner guidare la squadra italiana. Una scelta che entra nella storia dei cinque cerchi non solo per il numero dei portabandiera, ma anche per il valore simbolico delle storie rappresentate.
Per Federico Pellegrino, fondista delle Fiamme Oro, si tratta di un traguardo che va oltre il palmarès sportivo. Due argenti olimpici nelle sprint di PyeongChang 2018 e Pechino 2022, due Sfere di cristallo nel 2016 e 2021 ed un ruolo attivo anche a livello istituzionale, come membro del Consiglio nazionale del CONI in quota atleti: «apprendo la notizia con gioia e molta emozione – ha dichiarato Pellegrino – perché in tutta la carriera ho cercato di essere un esempio e ho sempre sentito la responsabilità di rappresentare il mio Paese. Mi rende orgoglioso essere il primo atleta nato in Valle d’Aosta a rivestire questo ruolo. E credo che, per chiudere la mia carriera a Milano-Cortina 2026, non ci potesse essere modo migliore».
Per Federica Brignone, la designazione assume un valore ancora più intenso. Nata a Milano, figlia d’arte (sua madre è Ninna Quario), plurimedagliata olimpica nello sci alpino e prima italiana a conquistare la Coppa del Mondo generale, Brignone sfilerà a Cortina dopo aver superato uno dei momenti più difficili della sua carriera, l’infortunio al piatto tibiale e alla testa del perone: «è un sogno che si realizza – ha commentato – dal giorno dell’infortunio è stata la motivazione per lottare e rialzarmi. Ringrazio il presidente Buonfiglio per avermi concesso l’onore di essere portabandiera alle Olimpiadi in Italia».
Bronzo in gigante a PyeongChang 2018, argento in gigante e bronzo in combinata a Pechino 2022, Brignone rappresenta una delle immagini più forti dello sport italiano contemporaneo.
La scelta del CONI: equilibrio e storia
Il presidente del CONI Luciano Buonfiglio ha spiegato i criteri che hanno portato a una decisione senza precedenti: «abbiamo tenuto conto di equilibrio di rappresentatività, di genere, tra federazioni, del curriculum e della storia. È stato un puzzle difficile. Tanti atleti meritavano questo ruolo. Ci siamo ispirati alla tradizione cercando una soluzione inedita».
Tra i “mai” che rendono storica la scelta: mai quattro portabandiera, mai un atleta valdostano, mai un atleta del curling, mai una donna scelta due volte (Fontana), mai una cerimonia di apertura divisa su due sedi.
Immediata la reazione delle Istituzioni regionali. Il presidente della Regione Renzo Testolin e l’assessore al Turismo e Sport Giulio Grosjacques hanno espresso, in una nota congiunta «grande soddisfazione» per la designazione dei due atleti valdostani: «la scelta di Federica e Federico premia non solo i loro straordinari risultati sportivi – si legge ancora – ma anche il loro percorso come atleti, la passione e l’impegno. È un riconoscimento che valorizza la tradizione degli sport invernali valdostani e rappresenta un motivo di orgoglio per tutta la comunità».
Un riconoscimento che va oltre il gesto simbolico della bandiera: Federica Brignone e Federico Pellegrino saranno testimonial della Valle d’Aosta davanti al mondo, nel momento più iconico dei Giochi ed a Milano e Cortina, il Tricolore avrà anche un chiaro accento valdostano.










