La nuova legislatura del Consiglio Valle si è aperta con una frattura politica netta tra gli Autonomisti di Centro (AdC). Nelle sedute di mercoledì 5 e giovedì 6 novembre 2025, a poche ore dalla formazione della nuova maggioranza che sostiene il Governo Testolin bis, si è consumata in aula la separazione tra il consigliere Marco Carrel, rimasto unico componente del gruppo originario, e i cinque colleghi eletti con lo stesso simbolo, che hanno dato vita al nuovo gruppo AdC-RV-SA insieme a Rassemblement Valdôtain e Stella Alpina.
Marco Carrel: «voglio sapere se sono maggioranza o opposizione»
In apertura della riunione pomeridiana del 5 novembre, con tono fermo e visibilmente contrariato, Carrel ha preso la parola rivolgendosi direttamente al presidente della Regione incaricato, Renzo Testolin: «preso atto del neo costituito gruppo consiliare AdC-RV-SA, considerato che il programma condiviso da tutti gli eletti di Autonomisti di Centro è il medesimo ed è stato portato al tavolo delle trattative per la formazione del nuovo Governo, ribadito che soltanto dopo il veto espresso dal presidente Testolin sulla mia persona io e il collega Aldo Di Marco abbiamo abbandonato la riunione, chiedo al presidente di esplicitare se il gruppo Autonomisti di Centro e il sottoscritto debbano ritenersi forza di maggioranza o di opposizione».
Il veto a cui Carrel fa riferimento è quello che, secondo quanto da lui dichiarato pubblicamente il 3 novembre, ha escluso Pour l’Autonomie, il suo movimento, di cui è stato l’unico eletto ed il più votato della coalizione, da qualsiasi ruolo nella nuova Giunta e persino nella maggioranza.
Renzo Testolin ha rimandato la questione al presidente del Consiglio, Stefano Aggravi, che ha replicato con un sorriso ironico: «direi che questa legislatura comincia molto bene… e vi ringrazio per mettermi subito alla prova». A quel punto il consigliere Andrea Manfrin della Lega ha chiesto che fosse chiarita la posizione ufficiale dei gruppi, anche in vista della composizione delle Commissioni consiliari.

Aurelio Marguerettaz: «la maggioranza è UV, FI e AdC-RV-SA»
Dopo una breve sospensione per una riunione di maggioranza, è stato Aurelio Marguerettaz dell’Union Valdôtaine a fare chiarezza: «abbiamo oggi nove gruppi consiliari. L’accordo di maggioranza, e quindi i gruppi che sostengono il governo Testolin, sono Union Valdôtaine, Forza Italia e AdC-RV-SA. Tutti gli altri gruppi sono da considerarsi minoranza».
Una precisazione che sancisce formalmente l’uscita degli Autonomisti di Centro dalla maggioranza, riducendo Carrel ad un gruppo di una sola persona.
Marco Carrel ha poi ribadito che il gruppo AdC «non esiste più nella forma originaria» e che «l’accordo non è tra AdC e Union Valdôtaine, perché AdC ne è rimasto fuori come gruppo consiliare».
Il più politico degli interventi è stato quello di Carlo Marzi, assessore uscente e poi confermato nella nuova giunta, che ha cercato di spostare la questione su un piano più ampio: «essere Autonomisti di Centro non è un timbro sulla pelle. Siamo in sei in quest’aula, e cinque di noi hanno scelto di aderire a un progetto politico che guarda al futuro del centro autonomista. Il nostro obiettivo è allargare questa area, non dividerla».
Marzi ha ricordato che la nuova alleanza AdC-RV-SA nasce dall’incontro tra tre componenti, Stella Alpina, Rassemblement Valdôtain e Azione, che hanno deciso di accogliere la proposta politica di Testolin «dopo un confronto leale e legittimo».

Un isolamento politico che pesa
La vicenda segna un punto di non ritorno per Marco Carrel, ex assessore regionale all’agricoltura e oggi consigliere d’opposizione “in solitaria”. Rimasto unico rappresentante di Pour l’Autonomie, Carrel paga l’esclusione dal nuovo esecutivo e la rottura con gli ex compagni di lista, che ora siedono tra i banchi della maggioranza accanto a Union Valdôtaine e Forza Italia. Un isolamento che ha anche risvolti pratici: nelle prossime settimane il suo gruppo, ora monocratico, dovrà ridefinire spazi, presenza nelle Commissioni e dotazioni di personale.
Dietro la frattura si legge una diversa idea di centro autonomista: da un lato quella di Carrel, più radicata nel progetto di Pour l’Autonomie e vicina alla linea ispirata da Augusto Rollandin; dall’altro quella dei cinque ex compagni che, uniti a Stella Alpina e Rassemblement, hanno scelto di entrare nel governo Testolin per «garantire stabilità e continuità all’azione amministrativa». Uno strappo che potrebbe ridisegnare la geografia del fronte autonomista nei prossimi mesi.









