Centrodestra valdostano, resa dei conti in Consiglio e fuori: accuse, repliche e ferite aperte

Alberto Zucchi ed Emily Rini durante la recente campagna elettorale
Alberto Zucchi ed Emily Rini durante la recente campagna elettorale

La seduta pomeridiana del Consiglio Valle di mercoledì 5 novembre 2025 si è trasformata in un vero e proprio banco di prova per il centrodestra valdostano, lacerato dopo l’accordo politico-programmatico tra Union Valdôtaine e Forza Italia, che ha sancito l’ingresso degli azzurri nella nuova maggioranza che confermerà Renzo Testolin alla Presidenza della Regione.
Dopo giorni di tensioni e comunicati incrociati, il confronto è esploso in aula in una lunga sequenza di interventi che hanno messo in chiaro la frattura tra i partiti della coalizione nazionale.

Alberto Zucchi: «prima rottura del centrodestra dal 2022»

Ad aprire il fuoco politico è stato Alberto Zucchi, capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha parlato di «fallimento politico e morale dell’unità del centrodestra».
«È la prima volta – ha rimarcato – dal Governo Meloni in poi che il centrodestra si spezza in una regione. Ci spiace che i colleghi di Forza Italia abbiano scelto di rompere l’unità per entrare con l’Union Valdôtaine. Ma noi non rinneghiamo la nostra linea: si vince o si perde insieme. Non ci si allea con l’avversario».
Zucchi ha poi rivendicato il ruolo del suo partito come «principale forza del Governo nazionale» e avvertito che «le interlocuzioni con Roma non potranno essere monopolio di un solo partito: i ministri che si occupano dei dossier valdostani sono di Fratelli d’Italia».

Il primo intervento di Eleonora Baccin in Consiglio Valle
Il primo intervento di Eleonora Baccin in Consiglio Valle

Eleonora Baccini: «la vera incoerenza è di chi si è unito all’UV»

A infiammare ulteriormente il dibattito è intervenuta Eleonora Baccini, eletta nella lista Ensemble che vedeva riuniti i candidati di Forza Italia e della Renaissance Valdôtaine ma ora indipendente e leader del movimento che ha rotto con gli azzurri.
Nel suo primo intervento da consigliera, Baccini ha definito «paradossale che chi aveva promesso discontinuità dall’Union e dalla sinistra si ritrovi oggi in maggioranza con loro».
«Siamo stati accusati di usare Forza Italia come taxi elettorale – ha continuato – ma la matematica dei voti parla chiaro: senza di noi Forza Italia avrebbe raggiunto il quorum?».
Poi un passaggio personale sul ruolo delle donne in politica: «quando una donna sale su questa tribuna porta con sé un giudizio invisibile, quello che le chiede chi la manovra. Noi non siamo l’eco di nessun uomo».

Il contrattacco degli azzurri: “A volte il silenzio sarebbe d’oro”

Il giorno successivo, giovedì 6 novembre, è arrivata la durissima replica della segreteria regionale di Forza Italia Valle d’Aosta, che ha definito “maleducate e irrispettose” le parole di Baccini: «a volte il silenzio sarebbe d’oro. Basta guardare i numeri: ad Aosta Forza Italia è stato il partito più votato della coalizione, nonostante La Renaissance esprimesse il candidato sindaco. Se oggi la signora Baccini siede in Consiglio è anche grazie a Forza Italia».
Il comunicato, attribuibile alla coordinatrice regionale Emily Rini, dai toni decisamente taglienti, ha poi evocato le difficoltà organizzative della lista comune e ironizzato sulle «molteplici passioni» dell’ex candidato sindaco Giovanni Girardini, definendo la rottura «l’errore di fiducia di chi si è accorto troppo tardi di essere usato come un taxi».

Simone Perron: «Scelta incomprensibile, ma restiamo opposizione costruttiva»

Dal banco della Lega, Simone Perron ha parlato di «profonda delusione» per la scelta degli alleati di Forza Italia: «siamo sempre stati disponibili a un confronto – ha aggiunto – ma non a qualsiasi prezzo. Entrare in maggioranza con l’Union è una scelta che i valdostani non capiranno. Il centrodestra doveva essere un’alternativa, non un accessorio».
Perron ha però precisato che la Lega «non farà opposizione pregiudiziale, ma difenderà con coerenza il mandato ricevuto».

Marco Sorbara durante il suo primo intervento nella nuova legislatura in Consiglio Valle
Marco Sorbara durante il suo primo intervento nella nuova legislatura in Consiglio Valle

Pierluigi Marquis e Marco Sorbara difendono Forza Italia

La difesa degli azzurri è stata affidata in aula a Pierluigi Marquis, già presidente della Regione, ed a Marco Sorbara, che ha ricordato anche il suo percorso umano e politico dopo la lunga vicenda giudiziaria che lo aveva tenuto lontano dalla politica attiva.
Marquis ha rivendicato la «scelta di responsabilità» del partito: «siamo entrati in maggioranza per garantire stabilità e portare risultati concreti alla Valle d’Aosta. Le porte restano aperte a chi vorrà contribuire con serietà».
Sorbara ha parlato con tono più personale: «sono tornato qui dopo anni difficili, con la coscienza pulita e la voglia di lavorare. Non accetto che chi oggi siede accanto a me venga dipinto come traditore. Abbiamo fatto una scelta nell’interesse dei valdostani, non delle poltrone».

Il contrasto tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, amplificato dalle dichiarazioni e dai comunicati, sancisce una frattura profonda nel campo del centrodestra valdostano, fino a pochi mesi fa unito nelle campagne elettorali regionali e comunali. La scelta degli azzurri di legarsi all’Union Valdôtaine, letta da Alberto Zucchi come «un errore strategico che isola la Valle d’Aosta dal Governo nazionale», ha aperto una nuova stagione di competizione interna, in cui ciascun partito rivendica la propria legittimità a rappresentare la voce di Roma sul territorio.