Ieri Germania e Olanda hanno fatto marcia indietro e sospenderanno i rimpatri dei rifugiati afghani. Le due nazioni facevano parte dei sei Stati firmatari della lettera di martedì con cui si chiedeva alla Commissione europea di non sospendere i voli verso Kabul.
Invece Austria, Danimarca, Belgio e Grecia restano nella loro posizione decisi a non cambiare idea nonostante l’avanzata dei talebani.
La partenza delle truppe occidentali dall’Afghanistan e la riconquista di molte città da parte dei talebani ha spinto decine di migliaia di persone alla fuga. Chi in passato è riuscito a scappare adesso rischia di essere rispedito in una situazione di alto pericolo dove le possibilità di subire ritorsioni o addirittura di perdere la vita sono altissime.
I nove ambasciatori dei Paesi dell’Unione europea ancora presenti a Kabul hanno sconsigliato di effettuare i trasferimenti.