Quali sono i comuni valdostani più ricchi sulla base delle dichiarazioni dei redditi

La sede di Aosta dell'Agenzia delle entrate
La sede di Aosta dell'Agenzia delle entrate

I comuni più ricchi della Valle d’Aosta, secondo i dati più recenti sulle dichiarazioni dei redditi, sono principalmente località turistiche alpine che beneficiano di un’economia basata sul turismo, in particolare quello invernale.

Ecco la classifica dei dieci comuni valdostani con il reddito medio annuo più elevato:

  • Courmayeur: 36.252,60 euro;
  • Ayas: 29.144,40 euro;
  • Gressoney-Saint-Jean: 28.380,00 euro;
  • Chamois: 28.263,09 euro;
  • Gressoney-La-Trinité: 28.150,96 euro;
  • La Thuile: 27.704,86 euro;
  • Fontainemore: 27.016,65 euro;
  • Valtournenche: 26.742,27 euro;
  • Pré-Saint-Didier: 26.639,24 euro;
  • Torgnon: 26.557,94 euro.

Questi dati evidenziano come le località turistiche, grazie alla presenza di impianti sciistici e strutture ricettive, registrino redditi medi più elevati rispetto ad altri comuni della regione.

Al contrario, i comuni con i redditi medi annui più bassi sono:

  • Valgrisenche: 19.238,34 euro;
  • Allein: 19.529,25 euro;
  • Oyace: 19.935,06 euro;
  • Cogne: circa 20.000 euro

Questi comuni, spesso caratterizzati da una popolazione ridotta e da un’economia meno orientata al turismo di massa, presentano redditi medi inferiori rispetto alle località più turistiche.

La situazione del capoluogo regionale

Ad Aosta città, la situazione economica, misurata in termini di reddito medio dichiarato per contribuente, si colloca nella media regionale, ma non rientra tra i comuni più ricchi della Valle d’Aosta.

Secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) più recenti, il reddito medio annuo dichiarato nel 2023 (anno d’imposta 2022), è di 24.588 euro, posizionando il capoluogo al 14º posto tra i comuni valdostani, valore inferiore a quello di Courmayeur, Ayas o Gressoney, ma superiore a molti piccoli comuni montani.

Aosta rappresenta circa un terzo della popolazione valdostana e ha un’economia più diversificata (servizi pubblici, sanità, istruzione, commercio), ma meno “ricca” di quella dei comuni turistici di alta quota. I fattori che influenzano la situazione sono l’occupazione stabile nel pubblico impiego (Regione, ospedale, scuola) ma con stipendi medi e la presenza di attività commerciali, di ristorazione e liberi professionisti, con costi della vita moderati, ma in crescita, specialmente per affitti, bollette e servizi.

Il tessuto sociale aostano mostra differenze marcate tra la zona centrale (via Festaz, via Aubert) dove si registrano redditi più alti e le zone periferiche o popolari (quartiere Dora, Cogne, via Valli Valdostane) che mostrano livelli di reddito più bassi e fenomeni di disagio socio-economico. Aumentano le segnalazioni di povertà relativa, famiglie monoreddito e disoccupazione giovanile.

Sebbene non siano disponibili dati dettagliati sulla distribuzione dei redditi specificamente per Aosta, a livello nazionale si osserva che circa il 34% dei contribuenti dichiara un reddito inferiore a 15.000 euro, la fascia di reddito più rappresentata è quella tra 15.000 e 26.000 euro, comprendente quasi un terzo dei contribuenti e solo il 6,5% dichiara redditi superiori a 50.000 euro, e meno dell’1% supera i 120.000 euro. È ragionevole supporre che la distribuzione dei redditi ad Aosta segua un andamento simile, con una prevalenza di redditi medio-bassi e una minoranza di contribuenti con redditi elevati.

Negli ultimi anni, Aosta ha mostrato una crescita moderata dei redditi medi dichiarati, con un aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente, quando il reddito medio era di 22.553 euro. Tuttavia, persistono disuguaglianze tra diverse zone della città, con alcune aree che registrano redditi più elevati e altre che evidenziano situazioni di maggiore vulnerabilità economica.

In sintesi, ad Aosta non c’è povertà diffusa, ma nemmeno un’elevata ricchezza media, è una città di classe media ampia, con alcune fasce vulnerabili, non vive il boom turistico di Courmayeur o Cervinia, ma gode di una relativa stabilità occupazionale, tipica dei capoluoghi amministrativi, mentre la distribuzione del reddito in Valle d’Aosta riflette le dinamiche economiche legate al turismo e alla presenza di infrastrutture turistiche, con le località alpine più rinomate che registrano i redditi medi più elevati.