Targa UV in via Ollietti, scoppia la polemica: Riccarand critica, l’Union risponde

La targa commemorativa dell'80esimo di fondazione dell'Union Valdôtaine
La targa commemorativa dell'80esimo di fondazione dell'Union Valdôtaine

Una nuova targa commemorativa per l’ottantesimo dell’Union Valdôtaine installata in via Ollietti ha acceso il dibattito in città. Elio Riccarand, storico, già assessore regionale e coordinatore di AVS – Rete Civica VdA ha criticato la «moltiplicazione delle targhe», alla quale è seguita la replica ufficiale del Mouvement: «non è autocelebrazione, ma memoria storica condivisa».

Le critiche: «Perché una seconda targa a 200 metri?»

Elio Riccarand ha ricordato la targa del 1985 per il quarantennale, apposta in corso Padre Lorenzo sul sedime dell’antica Maison Quendoz, primo siège del movimento. Nota che la nuova placca 2025, «di dimensioni analoghe», è stata collocata in via Ollietti, «a circa duecento metri» dalla prima, e si interroga sulla logica di una seconda installazione per lo stesso evento fondativo. Nella sua lettura, la scelta di via Ollietti sottolineerebbe le origini istituzionali dell’UV, nell’edificio che fu sede del primo Consiglio regionale, più che le radici associative legate ai canonici di Sant’Orso e a monsignor Stevenin.

La replica dell’UV: «Segni di storia, non autocelebrazione»

Per l’Union Valdôtaine, le due targhe «non sono atti celebrativi di parte», ma «segni di memoria storica» in luoghi simbolici della nascita dell’autonomismo. Il Mouvement ha ricostruito: la targa del 1985 in corso Padre Lorenzo (Maison Quendoz, primo siège), e la targa del 2025 sulla facciata ovest dell’ex Palazzo della Provincia, dove al secondo piano il 13 settembre 1945 i sedici fondatori firmarono l’atto costitutivo. Nello stesso edificio si riunì il primo Consiglio regionale della Valle d’Aosta: «non appartengono a un partito – sottolinea l’UV – appartengono alla Valle d’Aosta, alla sua storia democratica, al suo percorso autonomista».

Il presidente dell'Union Valdôtaine, Joël Farcoz, durante le celebrazioni per l'80esimo di fondazione del 'Mouvement'
Il presidente dell’Union Valdôtaine, Joël Farcoz, durante le celebrazioni per l’80esimo di fondazione del ‘Mouvement’

Toni e contesto

L’Union Valdôtaine collega la posa delle targhe a un più ampio tema di tutela della memoria e di rispetto delle scelte democratiche, ribadendo la volontà di «continuare a custodire» questi segni nel tempo. La polemica, partita nel fine settimana del 13 settembre (data dell’atto fondativo), arriva dunque a ridosso delle celebrazioni dell’ottantesimo.

Al netto dei toni, il merito del confronto è storico-topografico: per l’UV le due lapidi presidiano due luoghi fondativi diversi ma complementari (il siège associativo e il luogo della firma e del primo Consiglio Valle), per Elio Riccarand il raddoppio rischia di apparire come operazione di immagine. La discussione rilancia il tema, sempre vivo in Valle d’Aosta, di come e dove si rappresenta lo spirito autonomista nello spazio pubblico.