Limiti di mandato, il parere di Nicola Lupo: «Nessun ostacolo alla rielezione di Testolin e Bertschy»

Il professor Nicola Lupo
Il professor Nicola Lupo

Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha affidato al costituzionalista Nicola Lupo, professore ordinario di Diritto costituzionale e pubblico alla LUISS “Guido Carli” di Roma, l’incarico di formulare un parere pro veritate sulla corretta interpretazione del comma 3 dell’articolo 3 della legge regionale n. 21 del 2007, che stabilisce i limiti di mandato per i componenti della Giunta regionale.

L’incarico, deliberato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle il 10 ottobre 2025 (delibera n. 84/2025), è stato formalizzato con il provvedimento dirigenziale n. 142 del 15 ottobre 2025, per un importo complessivo di 13.920 euro (12.000 euro di compenso, più 1.920 euro di oneri previdenziali a carico del Consiglio regionale).

La decisione è arrivata dopo il voto a maggioranza (3 a 2) dell’Ufficio di Presidenza: favorevoli i consiglieri Aurelio Marguerettaz e Corrado Jordan dell’Union Valdôtaine e il presidente del Consiglio Alberto Bertin, contrari i leghisti Paolo Sammaritani e Luca Distort. La richiesta di un terzo parere “super partes” è stata motivata dalla “complessità e delicatezza della questione”, anche alla luce dei due pareri già depositati e di segno opposto, quello del professor Enrico Grosso (favorevole alla rieleggibilità) e quello del professor Andrea Morrone (contrario).

Il contenuto del parere Lupo

Nel documento, datato 22 ottobre 2025, il professor Lupo conferma la legittimità della rielezione in Giunta del presidente Renzo Testolin e del vicepresidente Luigi Bertschy, ritenendo che entrambi non ricadano nel divieto previsto dalla legge regionale 21 del 2007. La sua conclusione si fonda su un elemento tecnico e temporale: la XV legislatura regionale (2018-2020), in cui Testolin e Bertschy sedettero in Giunta, durò meno di due anni e sei mesi, soglia minima fissata dalla legge per far scattare il divieto.
«Nella XV legislatura – scrive Lupo – i due consiglieri hanno ricoperto una carica in Giunta solo dal 10 dicembre 2018 al 19 ottobre 2020, per un periodo di un anno, dieci mesi e nove giorni. Di conseguenza, entrambi rientrano nell’eccezione abilitativa prevista dal secondo periodo dell’articolo 3, comma 3, della legge regionale 21 del 2007».
Pertanto, secondo il costituzionalista, il prossimo incarico sarebbe legittimo, essendo il terzo consecutivo ma con una delle legislature precedenti inferiore ai due anni e sei mesi.
«La disposizione non risulta in alcun modo applicabile ai due consiglieri regionali – conclude Lupo – e l’eventuale elezione dei medesimi debba considerarsi pienamente valida, senza alcuna conseguenza negativa per il Consiglio regionale».

Luigi Bertschy e Renzo Testolin
Luigi Bertschy e Renzo Testolin

Dubbi di costituzionalità sul limite dei mandati

Nel suo parere, Lupo segnala inoltre che il limite di mandato previsto per i componenti della Giunta valdostana rappresenta una “anomalia nell’ordinamento italiano”, in quanto introdotto in un sistema di tipo parlamentare, dove il Presidente e gli assessori non sono eletti direttamente dai cittadini.
Il giurista evidenzia come una simile previsione possa sollevare dubbi di legittimità costituzionale, soprattutto per possibile contrasto con l’articolo 51 della Costituzione, che tutela il diritto di ogni cittadino ad accedere alle cariche pubbliche “in condizioni di uguaglianza”.

«In una forma di governo parlamentare come quella valdostana – scrive Lupo – le limitazioni alla continuità del potere sono già garantite dagli strumenti di controllo del Consiglio regionale. Il limite dei mandati, concepito per i vertici eletti direttamente, risulta in questo contesto difficilmente giustificabile».

Le implicazioni politiche

Il parere Lupo chiude il triangolo giuridico tra le tre diverse interpretazioni emerse nelle ultime settimane:

  • Andrea Morrone (Bologna), per AVS-Rete Civica: divieto assoluto di rielezione;
  • Enrico Grosso (Torino), per Testolin e Bertschy: rieleggibilità consentita;
  • Nicola Lupo (Roma), per il Consiglio Valle: rieleggibilità confermata con eccezione temporale e dubbi sulla stessa norma.

Ora la parola passerà all’aula del Consiglio regionale, che nella seduta inaugurale dalla XVII legislatura del 28 ottobre 2025, a partire dalle ore 9, dovrà eleggere il nuovo presidente dell’Assemblea, l’Ufficio di Presidenza (due vice presidente e due segretari), il presidente della Regione e gli assessori della sua Giunta e la nomina della Commissioni consiliari permanenti.