Colpo di scena post-elettorale: l’Union Valdôtaine guadagna un seggio in più in Consiglio regionale, a scapito di Alleanza Verdi e Sinistra – Rete Civica VdA. A seguito del riconteggio delle schede elettorali effettuato dall’Ufficio elettorale regionale presso il Tribunale di Aosta, che il 9 ottobre 2025 ha proclamato ufficialmente gli eletti, il Mouvement passa da 12 a 13 consiglieri: il nuovo seggio va a Cristina Machet, già presidente del partito, che entra così in Consiglio Valle grazie alle sue 1.246 preferenze.
Di conseguenza, AVS – Rete Civica VdA scende da tre a due seggi, con la mancata conferma di Andrea Campotaro, tra i volti più attivi del movimento negli ultimi mesi di campagna elettorale ed aveva ottenuto 343 preferenze. Il riconteggio ha riguardato i voti contestati e la ripartizione dei resti, modificando il quadro definito la notte dello spoglio.
In pratica, il quoziente elettorale di 1.549 ha assegnato, in maniera proporzionale ai voti 32 dei 35 seggi del Consiglio Valle e, nel calcolo dei resti, il valore più alto è stato quello della lista di Forza Italia – La Renaissance, che con 1.419 ha ottenuto il primo dei tre seggi residui, assegnato ad Aldo Domanico, che ha riportato 364 preferenze. Il secondo seggio è andato agli Autonomisti di Centro, che presentavano un resto di 738, grazie al quale è ritornato in Consiglio Valle Marco Viérin, che ha ottenuto 1.032 voti, uno in meno del consigliere regionale uscente Stefano Aggravi.
Il terzo ed ultimo seggio disponibile, sulla base dei conteggi ufficiosi, era stato assegnato ad AVS – Rete Civica VdA, che aveva un resto di 718 mentre l’UV presentava un resto di 716. Entrambe le liste presentavano dei voti contestati, 3 per AVS e 7 per l’Union Valdôtaine: il riconteggio ha trasformato quattro di questi in voti validi per l’UV, consentendo così il sorpasso, per due preferenze, ai danni di AVS. Il movimento guidato da Elio Riccarand, una volta ottenuti i verbali e la proclamazione dei risultati, valuterà se presentare ricorso contro la decisione del Tribunale.

Il nuovo assetto in Consiglio Valle, composto da 35 consiglieri, vede quindi 13 seggi all’Union Valdôtaine, 6 agli Autonomisti di Centro, 4 a Fratelli d’Italia, 4 a Forza Italia – La Renaissance, 3 al Partito Democratico, 3 alla Lega Vallée d’Aoste e 2 ad AVS – Rete Civica VdA.
Le forze autonomiste, UV ed Autonomisti di Centro, che dovrebbero formare una coalizione di governo, dispongono insieme di 19 voti, la maggioranza minima, ma non sono escluse aperture verso il PD, partner di governo uscente, che amplierebbe la maggioranza a 22 consiglieri o, in alternativa, verso Forza Italia, che farebbe salire la maggioranza a 23 consiglieri.