Il bar della stazione ferroviaria di Châtillon, noto come “Buffet della Stazione”, ha chiuso i battenti il 27 aprile 2025 dopo 34 anni di attività gestiti da Simona e suo marito Massimo. La chiusura è stata causata dal mancato rinnovo del contratto di locazione da parte di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), che ha proposto un nuovo canone d’affitto significativamente più elevato: da 2.500 a 6.500 euro a trimestre, oltre a un conguaglio annuale di 15.000 euro.
I gestori hanno ritenuto insostenibile questa cifra, soprattutto considerando che la linea ferroviaria è attualmente inattiva e che l’edificio ha 150 anni.
Il locale non era solo un bar, ma anche una tabaccheria e punto di riferimento per residenti, studenti e viaggiatori, offrendo un servizio essenziale in una zona della stazione priva di altri servizi attivi. La chiusura ha suscitato preoccupazione tra i cittadini e ha portato a un’interrogazione in Consiglio comunale. Il sindaco ha sottolineato che si tratta di una trattativa tra privati, ma ha riconosciuto l’importanza del servizio offerto dal bar.

A seguito dell’interessamento del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, RFI ha espresso la volontà di trovare un accordo bonario con gli attuali gestori, sospendendo l’iter per il recupero dei locali inizialmente previsto per il 30 aprile. RFI ha dichiarato che procederà con una gara pubblica per l’assegnazione del bar solo nel caso in cui la società Coyo Coyo srl, attuale gestore, dovesse rinunciare alla stipula di un nuovo contratto.
La senatrice valdostana Nicoletta Spelgatti ha ringraziato il ministro Salvini per l’intervento tempestivo e ha auspicato una soluzione rapida e positiva per tutte le parti coinvolte. In un momento particolarmente difficile per la famiglia, la comunità locale spera che le trattative in corso possano portare alla riapertura del bar, restituendo un servizio fondamentale alla stazione di Châtillon.