Il progetto “The Stone” a Breuil-Cervinia ha suscitato un acceso dibattito pubblico, coinvolgendo aspetti giudiziari, urbanistici e ambientali. “The Stone” è un complesso residenziale di otto piani progettato per sostituire l’ex hotel Fosson nel centro di Breuil-Cervinia. Il progetto, firmato dall’architetto Gianluca Peluffo, prevede un edificio moderno in pietra e vetro, con elevati standard di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Inizialmente previsto su nove piani, è stato successivamente ridotto a otto per rispondere a osservazioni tecniche e legali.
Nel maggio 2023, la Guardia di Finanza ha arrestato l’imprenditore Ezio Colliard, amministratore unico della Vico Srl, e l’architetto Valerio Cappelletti, membro della commissione edilizia del Comune di Valtournenche, con l’accusa di corruzione per il rilascio delle autorizzazioni edilizie relative a “The Stone”. Successivamente, è stato indagato anche Tiziano Colliard, figlio di Ezio, ritenuto coinvolto nelle decisioni strategiche dell’azienda.
Nel dicembre 2024, il giudice per l’udienza preliminare di Aosta ha assolto tutti gli imputati “perché il fatto non sussiste”, evidenziando l’assenza di prove certe di un patto corruttivo e sottolineando che le dichiarazioni raccolte non erano sufficienti a dimostrare l’accusa.
Il progetto ha incontrato una forte opposizione da parte di residenti e ambientalisti. Una petizione online ha raccolto oltre 35.000 firme contro la costruzione, accusata di deturpare il paesaggio e compromettere l’identità storica di Cervinia. I critici sostengono che l’edificio rappresenti una “svendita” del patrimonio culturale e turistico della località.
In risposta, l’architetto Peluffo ha difeso il progetto, affermando che “The Stone” è un intervento di qualità architettonica che si inserisce nel contesto urbano esistente, già caratterizzato da edifici di grandi dimensioni realizzati negli anni ’70 e ’80.

Nonostante le polemiche, il Comune di Valtournenche ha rilasciato il permesso di costruire per “The Stone” il 31 dicembre 2024. La decisione ha suscitato ulteriori proteste, con lettere di dissenso inviate alla sindaca Elisa Cicco da parte di residenti e proprietari di immobili confinanti, che lamentano la mancanza di trasparenza e il mancato coinvolgimento della cittadinanza nel processo decisionale .
La Procura di Aosta ha presentato ricorso in appello contro la sentenza di assoluzione pronunciata il 23 dicembre 2024 nel processo relativo al progetto edilizio “The Stone” a Breuil-Cervinia. La Procura contesta questa decisione, sostenendo che vi siano elementi sufficienti per ritenere che sia avvenuto un accordo corruttivo. Secondo l’accusa, Cappelletti, membro della commissione edilizia del Comune di Valtournenche, avrebbe favorito l’approvazione del progetto in cambio di una tangente di 300.000 euro e dello sblocco di una trattativa per l’acquisto di terreni nell’area camper di Cervinia. Parte della somma sarebbe stata anticipata con un assegno circolare da oltre 10.000 euro, consegnato nel maggio 2023 nei pressi di uno studio notarile ad Aosta.
La difesa ha sempre sostenuto che i pagamenti erano legati a consulenze professionali e non a favori illeciti. Il giudice, pur riconoscendo la mancanza di prove certe per una condanna, aveva definito “sospetto” il susseguirsi temporale dei fatti e non del tutto inverosimile la ricostruzione dell’accusa.
Ora, la Corte d’Appello di Torino sarà chiamata a riesaminare il caso.